ESPO, più personale nei porti per controllare le navi russe
Il nuovo giro di vite imposto alle attività economiche di Mosca, è utile ricordare, prevede, tra l’altro, il divieto per le navi battenti bandiera russa di entrare nei porti europei, ad eccezione dei prodotti agricoli e alimentari, degli aiuti umanitari e dell’energia; il divieto di acquistare, importare o trasferire nel territorio dell’Unione carbone e altri combustibili fossili solidi provenienti dalla Russia; il divieto per qualsiasi società di trasporto stradale russa e bielorussa di trasportare merci all’interno dell’Ue, anche in transito.
L’European Seaport Organization, in particolare, chiede ai governi di impegnarsi pianificando un aumento del personale e delle risorse sufficienti a garantire un’applicazione armonica delle misure. queste ultime, sottolinea una nota, “prevedono molti controlli aggiuntivi per determinare quali navi e carichi sono coperti dal divieto e quali devono essere esentati”.
“Carichi e navi bloccati potrebbero creare un’ulteriore congestione nei porti e nei terminali nei porti, che stanno già affrontando le conseguenze di una catena di approvvigionamento satura”.