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MARZO 2022 PAG. 8 - NEWS DAL MONDO

 



La Carta per la diversità e l’inclusione di ICS

L’International Chamber of Shipping (ICS) ha lanciato la Carta della diversità marittima e dell’inclusione per incoraggiare le compagnie di navigazione a migliorare e rivedere annualmente le loro pratiche per creare opportunità per tutti, indipendentemente da sesso, razza, origine etnica, nazionalità, disabilità, età, orientamento sessuale, identità di genere o religione. L’iniziativa è frutto di un lavoro di 18 mesi, in collaborazione con l’ICS Diversity Panel e il Women's Panel, composto da rappresentanti di compagnie di navigazione, enti di beneficenza e sindacati di tutto il mondo, e ha ricevuto input e sostegno dall'International Transport Workers Federation (ITF). La Carta è progettata per essere uno strumento online personalizzabile per le compagnie di navigazione. Gli utenti possono scegliere tra una serie di azioni, impegni e metriche di monitoraggio e reporting che sono disposti a intraprendere. Ad esempio, le aziende possono impegnarsi a nominare un leader sulla diversità per fornire visibilità e guidare azioni chiave o per tenere traccia delle opportunità di promozione offerte a gruppi monitorati definiti per età, sesso o etnia.   

Joint Columbia Shipmanagement e Sea World Management

Columbia Shipmanagement (CSM), nel quadro di un piano di espansione delle sue attività in Francia, Italia e nel Principato di Monaco, ha siglato un accordo di joint venture, con Sea World Management (SWM), che a Monaco è radicata da anni. Sulla base dell’intesa è stata costituita una nuova società in joint, denominata Columbia Seaworld Management (CSM Monaco) che, attraverso una piattaforma integrata, fornirà alla clientela servizi marittimi nei settori delle cisterne, delle navi bulker, dei container, delle crociere, MPP, offshore, superyacht, private jet, asset management. Il gruppo Columbia vanta anche una significativa esperienza nel settore del “leisure” attraverso la sua Columbia Blue operation che offre il servizio più completo nel settore marittimo per le crociere, le spedizioni e il mercato yacht, insieme con servizi di management per jet aviation. Fornisce anche servizi alberghieri, igienici, di formazione e di equipaggio.

Maputo, aumenta l’export di carbone 

Il gruppo logistico-portuale Grindrod ha annunciato che aumenterà le proprie operazioni nei terminal del porto di Maputo per soddisfare la crescente domanda di esportazioni di carbone dal vicino Sudafrica. La capacità del terminal arriverà a 4,5 milioni di tonnellate l’anno entro la fine di giugno, rispetto alle attuali 1,5 milioni di tonnellate, mentre quelle del terminal Matola, che il gruppo quotato a Johannesburg controlla per il 65%, passeranno a 12 milioni di tonnellate l’anno, rispetto alle attuali 7,3. La decisione dell'azienda arriva mentre si registra un aumento della domanda di carbone con la ripresa economica post-pandemia, con le aziende sudafricane alla ricerca di alternative per esportare le proprie merci, a fronte delle difficoltà logistiche registrate nei porti e nelle ferrovie del paese.    

Hydrogen Valley transfrontaliera nel Nord Adriatico

Slovenia, Croazia e la Regione del Friuli Venezia Giulia hanno in programma di firmare una lettera di intenti per rafforzare la cooperazione nella costruzione di una “Valle dell’Idrogeno” transfrontaliera nel Nord Adriatico. Il progetto si inserisce nell’ambito dei programmi di transizione energetica per arrivare a una società carbon neutral entro il 2050. La cooperazione regionale dovrebbe sfociare in valli dell’idrogeno transfrontaliere, nel tentativo di creare un ecosistema energetico integrato che copra i settori dell'energia, dell’industria e dei trasporti. I partner intendono anche cooperare nell’innovazione e in altri progetti congiunti per migliorare lo sviluppo di soluzioni energetiche basate sempre sull'idrogeno e lavorare insieme nella ricerca scientifica e nella formazione. Nell’ambito della stretta collaborazione trilaterale, che prevede anche la condivisione di best practices e rispettive eccellenze, l’impegno è anche perseguire l’obiettivo Ue di ridurre le emissioni di almeno il 55% rispetto al 1990.

Algeria, prioritario lo sviluppo della rete ferroviaria

Il governo algerino punta allo sviluppo della rete ferroviaria per estendere le sue connessioni verso il sud del continente. Al riguardo è stato annunciato che saranno avviati prossimamente nuovi progetti per collegare i porti, le zone industriali ed i giacimenti di minerali (ferro, fosfato) con le differenti regioni del paese e le zone frontalieri (Nigera, Mali, Mauritania) con una strategia volta a ridurre l’isolamento di alcune città e risparmiare i costi e termini di trasporto delle merci e dei passeggeri. In questa ottica, l’Agenzia nazionale degli studi e di monitoraggio della realizzazione degli investimenti ferroviari ha ritiene prioritari alcuni progetti già lanciati, in particolare quelli dedicati al collegamento del complesso siderurgico di Bellara e del cementificio di Biskra al porto di Djendjen ubicato a Jijel. Ha inoltre precisato che il trasporto di fosfato da Djebel El Onk (Tebessa) a Oued Kebrit (Souk Ahras) sarà prossimamente assicurato per ferrovia. Intanto la società algerina nazionale di commercializzazione di prodotti petroliferi “Naftal” ha acquisito due nuove navi di approvvigionamento con una capacità di 2500 tonnellate. Denominate “Ghoufi” e “Kenadsa”, le due unità, che rafforzeranno i mezzi di approvvigionamento di carburante, entreranno prossimamente in servizio. Nel maggio 2021, “Naftal” aveva acquisito la “MT-Tolga”, di una capacità di 4.500 tonnellate, destinata ad approvvigionare le navi nazionali ed internazionali, soprattutto in alto mare. 

Nuova rotta da Dalian per l’Australia

La città cinese di Dalian, nella provincia nord-orientale del Liaoning, ha inaugurato una nuova rotta marittima con l’Australia, che ridurrà i tempi di movimentazione delle merci a circa 20 giorni. I nuovi servizi in export riguarderanno prodotti chimici, siderurgici e cerealicoli. Materie prime, generi alimentari e dispositivi sanitari costituiranno invece le principali voci di importazione. In passato, le merci australiane impiegavano circa 35-45 giorni per raggiungere il centro della Cina settentrionale, transitando attraverso la Corea del Sud. Le navi operative lungo la nuova rotta garantiranno il servizio con Sydney, Melbourne, Brisbane e altri porti nazionali.

Iran, cresce il peso dei porti

La movimentazione di merci nei porti iraniani è cresciuta del 19% durante i primi undici mesi dell’anno solare iraniano (21 marzo 2021 - 19 febbraio 2022). Come emerge da un rapporto della Ports and Maritime Organization (PMO), il carico e lo scarico di merci negli scali del paese ha raggiunto 140,186 milioni di tonnellate nel periodo menzionato, mentre la cifra si attestava a 117,517 milioni di tonnellate nello stesso periodo dell’anno scorso. Il settore container, in particolare, ha registrato 1,883 milioni di TEU, il 13% in più rispetto ai 1,662 milioni di TEU dello stesso periodo equivalente. Alle prese con un regime di sanzioni internazionali il sistema portuale rappresenta la principale porta di collegamento con il mondo per il paese mediorientale. Un ruolo che ha indotto il governo a definire una serie di progetti infrastrutturali e a prendere misure per incoraggiare gli investimenti. Secondo la Ports and Maritime Organization, la capacità dei porti del paese è aumentata da 180 milioni di tonnellate nell'anno solare iraniano 1392 (terminato nel marzo 2014) a 250 milioni di tonnellate nell'anno solare precedente (terminato nel marzo 2021). La capacità totale dei porti del paese dovrebbe raggiungere 280 milioni di tonnellate entro la fine dell'anno fiscale in corso.

Intermodalità, servizio MSC con Gibuti 

MSC ha avviato un nuovo servizio di trasporto intermodale tra il porto di Gibuti e l’Etiopia, il primo in assoluto per il paese, con una soluzione strada-ferrovia per facilitare importazioni ed esportazioni da Addis Abeba. Due i servizi settimanali: il primo (Petra) che consente di collegare il porto di Gibuti e l’Etiopia con Cina, Estremo Oriente e Sud-est asiatico via Singapore; il secondo (NWC IPAK) che rappresenta invece un collegamento diretto con il Nord Europa e - attraverso l’hub di trasbordo regionale al porto saudita di King Abdullah - con le regioni degli Stati Uniti, del Mediterraneo e dell’Asia centrale. L’amministratore delegato di MSC Ethiopia, Soji Thomas ha spiegato che sono tutti mercati chiave per Gibuti e l'Etiopia. Ha aggiunto che i nuovi servizi intermodali saranno vitali per le esportazioni di caffè e abbigliamento in queste regioni.

La Croazia rinnova i suoi porti

Le autorità croate hanno assegnato 45 contratti per la costruzione e ricostruzione di porti nelle contee di Zara, Sebenico-Knin, Spalato-Dalmazia e Dubrovnik-Neretva, per un valore totale di 47,7 milioni kuna (6,36 milioni di euro). I contratti finanzieranno la costruzione, riabilitazione e ricostruzione di sottostrutture nei porti aperti al traffico pubblico, quindi l’ammodernamento, ristrutturazione e realizzazione di infrastrutture per la pesca nonché la riabilitazione e ricostruzione dei beni marittimi in uso generale. I contratti sono stati assegnati ai direttori delle amministrazioni portuali della contea di Zara, Šibenik-Knin, Spalato-Dalmazia e Dubrovnik-Neretva, per 13 progetti nell’area del porto di Draga-Dugovača, il porto di Plemići, il porto di Pag, Sv. Filip i Jakov e Sukošan nella Contea di Zara, nei porti di Vrnaža e Bilica nella Contea di Sebenico e Tenin, i porti di Kaštel Stari e Makarska nella Contea spalatino-dalmata e i porti di Račišće, Drače, Cavtat e Trpanj nella Contea di Dubrovnik-Neretva. Intanto, è stato aperto ufficialmente il nuovo scalo di Tkon, il primo di 28 progetti per migliorare le infrastrutture portuali in Croazia finanziati da sovvenzioni dell'Unione Europea.

Studio svedese per riconvertire petroliere

Concordia Maritime AB, compagnia svedese di navi cisterna partner del gruppo Stena, sta valutando la fattibilità di riconvertire le petroliere della flotta in portacontainer. Il progetto di trasformazione è stato avviato in collaborazione con Stena Teknik e con una società di consulenza tedesca specializzata nella progettazione navale. La compagnia scandinava ha attualmente una flotta di nove navi P-Max da 62.550 Tpl costruite tra il 2005 e il 2011 che attualmente sono impegnate su charter a lungo termine. Le unità misurano 183 metri di lunghezza e 40 di larghezza e sono alimentate da motori diesel. Con una velocità di 14,5 nodi, hanno un’autonomia operativa di 14 mila miglia nautiche. Le prime stime, lasciano ipotizzare che le petroliere potrebbero avere – qualora convertite in portacontainer – una capacità di circa 2.100 TEU.





 


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