Sicurezza marittima, l'Ue rafforza la presenza marittima coordinata
Non solo missioni specifiche e iniziative di politica di sicurezza e difesa comune. L’Ue sta sperimentando strumenti ulteriori per rafforzare il suo ruolo di garante della sicurezza marittima nelle aree più calde per lo shipping internazionale.
Vanno in questa direzione le due conclusioni adottate dal Consiglio europeo che estendono e rafforzano il concetto di presenza marittima coordinata (CMP) dell’Ue in seguito ai risultati positivi registrati nel caso pilota avviato l’anno scorso nelle acque prospicienti le coste dell’Africa occidentale e centrale.
L’iniziativa ha previsto, nell’area del Golfo di Guinea, il riconoscimento di una MAI (Maritime Area of Interest) e l’istituzione di una cellula di coordinamento in grado di migliorare l’efficienza delle azioni condotte, su base volontaria, dai mezzi dispiegati sotto comando nazionale dei vari Stati membri. Sotto il controllo politico del Consiglio europeo, che ha fornito anche gli orientamenti strategici, la CMP ha centrato gli obiettivi di potenziamento della condivisione delle informazioni, anche con i paesi partner dell’area.
Sulla scorta del successo il Consiglio ha deciso quindi di prorogare l’attuazione dell’iniziativa di altri due anni nel Golfo di Guinea e di estenderla al quadrante relativo all’Oceano indiano nord-occidentale.
La decisione di Bruxelles è stata accolta con favore dall’ECSA che considera il Golfo di Guinea ancora “un pericoloso focolaio di pirateria e un'area a rischio per l’operatività delle navi e la sicurezza dei loro equipaggi”.“Nonostante la riduzione del numero complessivo di incidenti nell’ultimo anno, i casi registrati di recente sono un valido promemoria della continua minaccia della pirateria,” fa sapere l’associazione che riunisce gli armatori europei. “Sebbene gli armatori continuino a svolgere il loro ruolo per mitigare il rischio, l’azione del governo rimane fondamentale attraverso lo spiegamento di risorse navali adeguate, lo sviluppo delle capacità e il supporto all’Architettura Yaoundé (il coordinamento dei Paesi dell’area, ndr)”.
L’ECSA ha espresso anche un forte apprezzamento per il riconoscimento da parte del Consiglio dell’importanza dell’operazione ATALANTA e del ruolo che questa ha svolto e che continua a svolgere per la sicurezza nella regione. Gli armatori europei sostengono il mandato dell’Operazione che “garantisce stabilità nella regione e fornisce un supporto essenziale in termini di condivisione e comunicazione delle informazioni”.
“L’estensione della presenza marittima coordinata è un’ulteriore conferma dell'impegno dell’Ue e degli Stati membri a rafforzare la sicurezza marittima in aree chiave, e in particolare nel Golfo di Guinea,” ha confermato Luisa Puccio, Direttrice per la politica marittima e commerciale dell’associazione. “L’ECSA evidenzia la sua volontà di continuare a lavorare con la Commissione e con gli Stati membri per garantire la sicurezza dei nostri marittimi e un ambiente stabile per il trasporto marittimo dell'UE, lo sviluppo regionale e il commercio mondiale”.