GENNAIO 2022 PAG. 38 - ICS, accelerare il ritmo della transizione energetica
L’International Chamber of Shipping (ICS) ha firmato un accordo di partenariato con l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA-International Renewable Energy Agency) per sostenere la decarbonizzazione del settore marittimo e il suo ruolo nella transizione verso un’energia globale del settore basata sulle rinnovabili.
Firmata durante un incontro tra i capi delle due organizzazioni alla dodicesima sessione dell’Assemblea IRENA 2022, la partnership fornirà un quadro nei prossimi due anni per ICS e IRENA per assistere la decarbonizzazione del settore marittimo e l’uso di tecnologie rinnovabili in questo settore chiave dell’economia mondiale.
Nel corso dell’Assemblea l’Agenzia ha presentato il report World Energy Transitions Outlook da cui emerge che oltre il 90% delle soluzioni che potranno determinare il successo degli obiettivi fissati al 2050 (in primis contenere l’aumento della temperatura globale a 1.5°) riguarderanno l’impiego di energie rinnovabili attraverso la fornitura diretta, l’elettrificazione, l’efficienza energetica, l’idrogeno verde e la bioenergia combinata con la cattura e lo stoccaggio del carbonio (BECCS).
Stando all’analisi i prossimi anni saranno caratterizzati da un rimodellamento dei sistemi energetici che richiederanno un aumento del 30% degli investimenti finora ipotizzati per condurre a termine la transizione energetica (131 trilioni di dollari da qui al 2050, con un ritorno cumulativo di almeno 61 trilioni di dollari entro lo stesso periodo). Saranno pertanto “necessari forti aggiustamenti nei flussi di capitale e un riorientamento degli investimenti per allineare l'energia a una traiettoria economica e ambientale positiva”.
Esigenza di cui tiene conto anche l’accordo con ICS, che permetterà una maggiore collaborazione con i membri globali di IRENA, più di 160 paesi e territori, proprio sulle questioni relative al ruolo crescente delle energie rinnovabili nella decarbonizzazione del trasporto marittimo.
In particolare le due organizzazioni organizzeranno uno scambio regolare di informazioni sull’offerta e la domanda di energia rilevanti per il settore marittimo e lo scambio di dati su scenari di “carburanti futuri” (come idrogeno verde e ammoniaca), sia per gli stati nazionali che per l’industria marittima.
“Dobbiamo ridurre la nostra dipendenza dai combustibili ad alta intensità di carbonio per alimentare le navi, anche perché negli anni a venire la flotta globale dovrà trasportare combustibili a zero emissioni di carbonio in paesi di tutto il mondo” ha dichiarato Guy Platten, segretario generale di ICS. “È fondamentale che il settore marittimo continui ad avvicinarsi ai produttori e ai consumatori per facilitare la transizione verso combustibili a emissioni zero, ed è una parte fondamentale della soluzione, non un ostacolo, alla transizione”.
Con il nuovo accesso ai governi di 167 paesi, ICS spera che l’accordo con IRENA stimolerà gli investimenti in ricerca e sviluppo da parte dei decisori politici a rendere ampiamente disponibili sul mercato combustibili a zero emissioni di carbonio. L’associazione ha fatto presente alla COP26 che sono necessari quasi 5 miliardi di dollari per accelerare il cambiamento nella ricerca e sviluppo verso combustibili a zero emissioni di carbonio nel settore marittimo, poiché è necessario sviluppare molteplici tecnologie nascenti per raggiungere un'implementazione su larga scala. Il passaggio a combustibili alternativi come idrogeno, ammoniaca, biocarburanti ed elettrificazione da fonti rinnovabili potrebbe ridurre dell'80% le emissioni del trasporto marittimo entro il 2050 come rilevato da IRENA. L'accordo di partenariato vedrà anche la consultazione tra i due organismi al fine di combinare le opportunità di rafforzamento delle capacità ed evitare la duplicazione delle risorse.
“Occorre un'azione urgente per accelerare il ritmo della transizione energetica globale e la decarbonizzazione dell’economia globale,” ha sottolineato Francesco La Camera, Direttore Generale di IRENA. “Il settore marittimo richiede livelli significativi di investimento e cooperazione per garantire che contribuisca positivamente all'agenda globale sul clima. Per risolvere queste sfide, dobbiamo continuare con gli sforzi per costruire una grande coalizione net zero, unendo l'industria e la comunità politica”.