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SETTEMBRE PAG. 34 - NEWS OBOR

 

 

Un ponte ferroviario tra Cina e Russia

Terminati i lavori di costruzione a fine agosto, con i test che continueranno per tutto il periodo autunnale, è prevista a inizio 2022 la piena operatività del ponte ferroviario sul fiume Amur che collega la città cinese di Tongjang con quella russa di Nizhneleninskoye. Prima infrastruttura del genere a collegare Russia e Cina il ponte è lungo 2.215 metri e permetterà di connettere la parte nord-orientale del paese asiatico con la ferrovia Transiberiana, aumentando così la capacità di trasporto merci con l’Europa. Con un tratto di 1.886 metri che passa per il territorio cinese il collegamento frontaliero, il quarto aperto tra i due Paesi, riduce di dieci ore il transit time tra la provincia cinese di Heilongjiang e Mosca, risparmiando 809 chilometri rispetto alle rotte tradizionali e offrendo una capacità annua di 21 milioni di tonnellate. Tra le sue caratteristiche tecniche peculiari la possibilità della circolazione alternata dei treni per permettere il transito dei treni sia con lo scartamento standard a 1435 millimetri, impiegato in Europa e Cina, sia quello in uso in Russia da 1520 millimetri. L’apertura di questa nuova connessione permetterà all’industria mineraria di Mosca di esportare a costi relativamente bassi i suoi prodotti non ferrosi. Stesso discorso anche per il settore chimico. A tal proposito China Railway Construction Corp ha firmato un contratto con la russa Irkutsk Oil Co per la prima fase di costruzione di un impianto in Russia, con un valore contrattuale di circa 614 milioni di yuan (94,74 milioni di dollari). Il progetto, secondo quanto riferito, creerà più di 3.000 posti di lavoro locali e fornirà 650.000 tonnellate di prodotti di polietilene. Il commercio Cina-Russia ha superato i 100 miliardi di dollari per tre anni consecutivi a partire dal 2020, stando ai dati forniti da Pechino. Nei primi sette mesi del 2021, il commercio bilaterale ha raggiunto 75,49 miliardi di dollari, con un aumento del 28% rispetto all’anno precedente.

Cresce ancora il traffico ferroviario verso l’Europa

Secondo i dati della municipalità di Chongqing sono quasi 25.000 i veicoli, appartenenti a 17 marchi di auto di lusso, per un valore superiore ai 10 miliardi di yuan (circa 1,6 miliardi di dollari), ad aver transitato a bordo di treni merci sulla rotta Cina-Europa. Da gennaio a luglio di quest’anno la movimentazione ha riguardato oltre 4.600 veicoli, con un valore pari a 2,6 miliardi di yuan, segnando una crescita di cinque volte superiore rispetto ai dati del 2020. Chongqing è un hub primario per i treni merci della BRI e la ferrovia Yuxinou (Chongqing-Xinjiang-Europe), ovvero il primo itinerario del servizio che collega i due continenti, ha registrato 1.359 viaggi nella prima metà dell'anno, con un aumento di oltre il 50% rispetto al 2020. Originariamente progettato per trasportare computer portatili per le aziende IT locali, la ferrovia di Yuxinou finora ha movimentato oltre 1.000 tipologie di merci che spaziano dagli interi veicoli e dai ricambi auto alle medicine e ai prodotti di consumo. Continuano, intanto, le inaugurazioni di nuove tratte sulla direttrice Cina – Europa. Recentemente un treno è partito dalla città di Wuwei, nella provincia di Gansu della Cina nordoccidentale, con destinazione Londra. Il convoglio è stato caricato con 12 milioni di mascherine, oltre 35.000 guanti medici, ricambi auto e tessuti, per un valore di oltre 16,72 milioni di yuan (circa 2,59 milioni di dollari) in totale. In questa rotta il treno uscirà dal territorio cinese attraverso l’interporto di Khorgos nella regione autonoma di Xinjiang Uygur e raggiungerà Londra in 20 giorni, con un viaggio di circa 10 giorni più breve rispetto a quello via mare. Wuwei ha visto partire già cinque treni merci quest’anno, con il valore totale delle merci che raggiunge i 106 milioni di yuan. nuova relazione anche sull’asse Chengdu – Gdansk, in Polonia. Il capoluogo provinciale del Sichuan, situato a sud-ovest della Cina, ha aggiunto otto nuove rotte nel 2021, per un totale di 66 possibili destinazioni in Europa.

Accelerata sull’internazionalizzazione del Rmb

La Banca centrale cinese ha annunciato che espanderà l’uso della propria valuta, il renminbi (Rmb), ai pagamenti transfrontalieri, come impegno per portare avanti l’internazionalizzazione della moneta. La firma dell’intesa Regional Comprehensive Economic Partnership stimolerà ulteriormente il commercio nella regione Asia-Pacifico, offrendo così maggiori opportunità di utilizzare il renminbi nelle attività commerciali e di investimento, spiega un dossier dell’ente. Per favorire l'internazionalizzazione del renminbi, il Paese asiatico esplorerà anche nuove opzioni per gli investimenti e i finanziamenti in questa valuta, intensificherà la cooperazione con altre nazioni e migliorerà l’infrastruttura per gli scambi e l'elaborazione delle transazioni in Rmb. In base ai dati dello studio l’uso transfrontaliero del renminbi, compresi i pagamenti e le ricevute, è aumentato del 44,3% su base annua raggiungendo il massimo storico di 28.390 miliardi di yuan (circa 4.400 miliardi di dollari) nel 2020.


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