AGOSTO 2021 PAG. 58 - LIBRI
Talassocrazia. I
fondamenti della geopolitca anglo-statunitense. M.Ghisetti, Anteo
Il dominio sugli oceani riveste una funzione centrale nella
competizione per il dominio mondiale. Basta guardare al mondo colombiano,
periodo geostorico in cui l’Inghilterra riuscì appunto, affermando la propria
insularità , del proprio essere un’isola al largo del grande continente, a
diventare il più forte attore politico mondiale tramite la doppia strategia
della politica dell’equilibrio in Europa – cioè giocando sulle divisioni tra
Stati europei onde evitare l’unificazione continentale – e del dominio egemonico
sugli oceani del mondo. Oggi gli Stati Uniti sono la vera isola contemporanea,
un’isola di dimensioni continentali che, grazie alla loro posizione insulare
unita al dominio che esercitano sull’oceano unito, sono in grado di proiettare
la loro potenza a ridosso delle coste di ogni altro Stato, attaccare ed
influenzare attivamente gli eventi in ogni angolo del mondo. Il libro individua ed espone i fondamenti
della geopolitica anglo-statunitense, ovvero i concetti, le prospettive, le
politiche e finanche le speranze, i desideri e i timori che fondano il discorso
geopolitico di Stati Uniti, Regno Unito e del potere marittimo contemporaneo.
Attraverso una indagine e citazione dei testi originali e della letteratura
accademica, il lavoro individua tali fondamenti nelle opere di Alfred Mahan,
Halford Mackinder e Nicholas Spykman, ovvero in coloro che hanno tracciato la
via seguita sia dagli autori che dagli Stati che si sono contesi e si
contendono tuttora una delle componenti essenziali nella lotta per l'egemonia
mondiale: il dominio sugli oceani. Inoltre, il libro indaga il modo in cui le
altre principali correnti geopolitiche si sono opposte o hanno cercato di
contrastare la talassocrazia anglo-statunitense, dalla geopolitica tedesca
classica all'odierno neo-eurasiatismo.
Il potere delle
mappe. Tim Marshall, Garzanti
Per comprendere quel che accade nel mondo abbiamo sempre
studiato la politica, l’economia, i trattati internazionali. Ma senza geografia
non avremo mai il quadro complessivo degli eventi: ogni volta che i leader del
mondo prendono decisioni operative, infatti, devono fare i conti con la
presenza di mari e fiumi, di catene montuose e deserti. Con “Le 10 mappe che
spiegano il mondo”, Tim Marshall ci aveva mostrato come catene montuose, fiumi,
mari e deserti influenzano in maniera decisiva le traiettorie storiche di una
nazione, le sue prospettive economiche e le scelte compiute dai leader che le
governano. Con questo nuovo libro, il viaggio continua nelle dieci aree
cruciali in cui si stanno giocando le partite decisive dei nostri tempi.
Scopriamo così perché siamo solo agli inizi di una lunga lotta per il controllo
del Pacifico; perché la prossima crisi di rifugiati in Europa è molto più
vicina di quanto si pensi; e perché la nuova frontiera della competizione
geopolitica sarà lo spazio. Dall’Australia al Sahel, dalla Grecia alla Turchia,
dal Regno Unito all’Arabia Saudita per poi volare oltre l’atmosfera terrestre Marshall
racconta in che modo le caratteristiche geografiche di un paese hanno condizionato
la sua forza e la sua debolezza nel corso della storia e, così facendo, prova a
immaginare il futuro delle zone più calde del pianeta.
Quaderno dei fari.
Jazmina Barrera, LNF
“Quando visito i fari, quando leggo o scrivo di fari, mi allontano da me stessa. […] Mi allontano nello spazio e vado in luoghi remoti. Mi allontano anche nel tempo, verso un passato che so di idealizzare, in cui la solitudine era più semplice. Mi discosto anche dai gusti del mio tempo perché oggi i fari sembrano figure romantiche e sublimi, due parole passate di moda.” Jazmina Barrera intavola un dialogo con le innumerevoli pagine che i grandi autori hanno dedicato ai fari – da Omero a Walter Scott passando per Stevenson, Lawrence Durrell e, naturalmente, Virginia Woolf – accompagnandoci in un periplo che dalle coste del New England, e dai fari cari a Edward Hopper, giunge fino alle scogliere della Cornovaglia passando per la Francia e la Spagna: un viaggio personale e ricchissimo che si intreccia a una riflessione profonda sui temi della scrittura, della letteratura e del collezionismo. Scritto con l’entusiasmo del naturalista, Quaderno dei fari è in parte un memoir e in parte un saggio letterario che conduce il lettore in un affascinante volo sopra un mare in tempesta per farlo atterrare in un luogo di pace: un’opera umana che custodisce la luce e ci guida in modo disinteressato.