MAGGIO 2021 PAG. 42 - Terzo Valico dei Giovi un nuovo modello di sviluppo
Presentato ad Alessandria un progetto condiviso per il territorio
Nuove infrastrutture ferroviarie e stradali per connettere persone e merci, ma non solo. Anche riqualificazione di borghi e edifici storici, creazione di sentieri e percorsi ciclabili, parchi giochi e impianti sportivi. Depurazione delle acque, illuminazione e digitalizzazione. Piccoli e grandi progetti condivisi con i cittadini, che siano utili alle comunità che abitano quei luoghi e allo sviluppo sostenibile del Paese. Costruire un’infrastruttura sostenibile, nella visione del Gruppo FS, significa non solo migliorare l’accessibilità di un territorio, ma anche dar vita a un vero e proprio progetto sociale, valorizzando quei luoghi dal punto di vista storico, culturale, turistico, ambientale.
Un progetto condiviso
Ne è un esempio il Terzo Valico dei Giovi, 53 chilometri di nuova linea ferroviaria che connetterà Genova, Torino e Milano creando un’unica area urbana e che, con il “Progetto condiviso di sviluppo del territorio piemontese” fa da apripista a questo nuovo modello di sviluppo infrastrutturale. Agli 11 comuni piemontesi interessati dall’attraversamento del Terzo Valico, infatti, sono stati destinati 60 milioni di euro di investimenti (11 già distribuiti e altri 49 pronti ad essere investiti) nell’ambito proprio del “Progetto condiviso”, nato da un’intesa fra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, il Commissario Straordinario del Terzo Valico, la Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria, 11 comuni piemontesi e RFI (Gruppo FS Italiane) supportata tecnicamente da Italferr (Gruppo FS Italiane).
La presentazione
L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi ad Alessandria dal Ministro per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, presente da remoto, dal Commissario Straordinario di Governo per il Terzo Valico e Nodo ferroviario di Genova Calogero Mauceri, coordinatore insieme alla Regione Piemonte del Progetto condiviso, dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e tutti i sindaci dei comuni interessati, dall’Amministratrice Delegata di RFI Vera Fiorani e dall’Amministratore Delegato di Italferr Aldo Isi.
“Questo progetto così importante coniuga in modo molto innovativo le opere necessarie per migliorare la qualità dei trasporti con un'ottica di integrazione tra territori e la visione di mobilità sostenibile - ha dichiarato il Ministro per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini - Il dialogo tra le diverse componenti tecniche e politiche e il coinvolgimento dei cittadini, insieme a una visione di sviluppo che va nella direzione della sostenibilità economica, sociale e ambientale, può diventare la chiave del cambiamento del nostro Paese, oggi e nel futuro”.
I 49 milioni di euro per gli 11 comuni dell’Alessandrino – da Tortona a Arquata Scrivia a Novi Ligure e Fraconalto, per un totale di circa 173 mila residenti – diventeranno immediatamente fruibili con l’ordinanza del Commissario Straordinario, in virtù dei poteri a lui attribuiti della Legge “Sblocca Cantieri”. Saranno assegnati a ciascun comune per gli interventi individuati e, una volta siglate con Rete Ferroviaria Italiana le convenzioni attuative, pronti ad essere utilizzati per la cantierizzazione delle opere previste. “Tra i nostri primi obiettivi c’era quello di chiudere l’annosa questione delle compensazioni che andava definita e risolta – hanno detto durante l’iniziativa il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi - La nomina del Commissario Mauceri, da noi richiesta con forza, è stata determinante per sbloccare questo importante investimento. Siamo felici di aver raggiunto l’obiettivo, ora con queste risorse potremo creare una ricaduta importante per tutto il territorio”.
“Il Progetto è frutto di un dialogo costante tra territorio, istituzioni e committenza con l’obiettivo di costruire uno scenario di interventi integrati in una prospettiva di sviluppo sostenibile delle Terre dei Giovi”, ha dichiarato Vera Fiorani, Amministratrice Delegata di RFI. E l’Amministratore Delegato di Italferr Aldo Isi ha continuato: “Progettare e realizzare infrastrutture sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale è al centro della mission di Italferr e per noi vuol dire anche dialogare con le comunità interessate, focalizzando in ogni territorio quelle che sono le esigenze locali per dare vita a opere che siano utili alla comunità e allo sviluppo del Paese”.
Qualche esempio concreto? Il “Progetto condiviso” del Terzo Valico prevede 14 nuovi chilometri di piste ciclabili, 94 chilometri di sentieri pedonali riqualificati, 36,2 chilometri di interventi di manutenzione straordinaria stradale, opere di consolidamento di scarpate e messa in sicurezza di ponti stradali, interventi di potenziamento della rete idrica e la digitalizzazione dei sistemi di comunicazione. E ancora, più nel dettaglio, la riqualificazione del patrimonio edilizio come il Complesso Conventuale dei Cappuccini, la seconda più importante pinacoteca del Piemonte, l’Accademia Enogastronomica del novese e l’Albergo Diffuso.