Header Ads

APRILE 2021 PAG. 26 - Enel X e Fincantieri impegnate nella transizione energetica

 

 

Enel X e Fincantieri hanno firmato una lettera di intenti per collaborare alla realizzazione e alla gestione di infrastrutture portuali di nuova generazione a basso impatto ambientale e per l’elettrificazione delle attività logistiche a terra. L’accordo, dedicato inizialmente a progetti nazionali, riguarda l’implementazione del cold ironing, ovvero la tecnologia per l’alimentazione elettrica da terra delle navi ormeggiate durante le soste; la gestione e ottimizzazione degli scambi di energia nelle nuove infrastrutture; sistemi di accumulo e di produzione di energia elettrica, anche tramite l’impiego di fonti rinnovabili, e l’applicazione di celle a combustile. La partnership prevede inoltre che le iniziative messe in campo in Italia possano essere replicate anche in altri Paesi come la Spagna, il Portogallo e la Grecia. La lettera di intenti potrà essere oggetto di successivi accordi vincolanti che le parti definiranno nel rispetto dei profili normativi e regolatori applicabili, ivi inclusi quelli in materia di operazioni tra parti correlate.


La collaborazione tra Enel X, global business line innovativa di Enel, e Fincantieri, uno dei maggiori costruttori navali al mondo, darà un nuovo impulso al processo di decarbonizzazione ed elettrificazione dei consumi energetici portuali. In Italia e successivamente negli altri Paesi europei, gli interventi di cold ironing riguarderanno un numero crescente di porti e banchine. L’iniziativa permetterà di creare una rete capillare europea di cold ironing.


“Il trasporto marittimo rappresenta una quota significativa di emissioni di gas a effetto serra. Le emissioni del settore ammontano a circa 940 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, pari a circa il 2,5% delle emissioni globali di gas serra. Enel e Fincantieri stanno unendo le forze per favorire la decarbonizzazione dei consumi navali in porto” ha dichiarato Eliano Russo, Head of e-Industries, Enel X.  “Il 90% dei porti europei si trova in aree urbane e l’opinione pubblica in molte città portuali denuncia l’inquinamento, il rumore e le vibrazioni prodotti dai motori delle navi ferme in banchina. Lo sviluppo del cold ironing permetterà di evitarlo, grazie alla connessione elettrica delle navi ferme in banchina con la terraferma. Digitalizzazione, sostenibilità e innovazione ci permettono oggi di offrire tecnologie intelligenti e efficienti per il rilancio del settore portuale e marittimo in Europa”.


Laura Luigia Martini, CEO Business Advisor ed Executive Vice President Corporate Business Development di Fincantieri, ha commentato: “Lo sviluppo di infrastrutture smart e integrate e la tutela del territorio proietterebbero il sistema portuale nazionale in una nuova fase, caratterizzata dai principi della sostenibilità. In virtù delle intese con Enel X metteremo a disposizione di un programma altamente innovativo il nostro patrimonio di competenze per porre le basi di un’autentica transizione green e digitale, che potrà avere uno straordinario riverbero sull’economia blu italiana e non solo”.


N/R Laura Bassi a Trieste
La N/R Laura Bassi, l’unica nave rompighiaccio oceanografica da ricerca italiana, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, di rientro dalla missione in Antartide, è arrivata nei giorni scorsi a Trieste presso lo stabilimento giuliano di Fincantieri, dove sarà sottoposta a un importante e delicato lavoro di completamento del suo equipaggiamento scientifico per lo studio e l’esplorazione dell’intero ecosistema marino. Al termine delle operazioni di allestimento, della durata di circa 2 mesi, la N/R Laura Bassi sarà impegnata nella sua prima campagna scientifica in Artico.


La N/R Laura Bassi verrà equipaggiata con un complesso di nuove strumentazioni che la renderanno ancora più performante nelle campagne scientifiche e di conseguenza più attrattiva per il sistema della ricerca nazionale e internazionale. Nel dettaglio, si prevede l’installazione di due nuovi sistemi di mappatura tridimensionale del fondale marino, degli ecoscandagli scientifici con cui poter “mappare” banchi di pesce fino a profondità abissali e di innovativi sistemi che permettono di “vedere” all’interno della terra per oltre 3.000 metri. Verranno inoltre installati sistemi di campionamento e carotaggio del fondo marino e strumenti che misurano le correnti in profondità mentre la nave è in navigazione.
L’operazione è possibile grazie a contributi afferenti al Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) e allo stesso Istituto Nazionale OGS, che per questo ha ricevuto un finanziamento specifico dal Ministero.


La N/R Laura Bassi giunge a Trieste al termine della sua seconda spedizione al Polo Sud nell’arco di 12 mesi, la 36a spedizione del PNRA, finanziato dal Ministero dell’Università e Ricerca e gestito dall’ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica, e dal CNR per la programmazione e il coordinamento scientifico. Al termine dei lavori la nave si dirigerà a Nord, per la sua prima campagna scientifica in Artico della durata prevista di due mesi.


“Questa operazione rappresenta un forte riconoscimento delle nostre capacità” ha affermato Giuseppe Bono, Amministratore delegato di Fincantieri. “Ogni progetto che riguardi unità destinate a operare specificamente ai poli, gli ambienti marini più estremi del pianeta, richiede infatti i più alti standard tecnologici che l’industria possa esprimere, e ciò vale soprattutto per una nave all’avanguardia come la Laura Bassi. Siamo consapevoli che la collaborazione con un partner di prestigio internazionale come l’OGS consolidi le nostre referenze anche in ambito scientifico”.


Agostino Vidulli, Direttore dell’ATSM di Fincantieri ha commentato: “Il refitting comporterà delle autentiche sfide sotto il profilo ingegneristico. Il focus sarà l’asportazione di una porzione del fondo dello scafo di circa 40 metri quadri e la ricostruzione della stessa annettendo una struttura sommersa per l’alloggio delle strumentazioni di ricerca. Questa fase dovrà essere condotta con assoluta precisione poiché da essa dipenderà l’accuratezza dei futuri rilevamenti, ma siamo certi che saremo all’altezza di un compito tanto ambizioso”.


Vard - 3 service operation vessel
Vard, fra le prime società al mondo nella realizzazione di navi speciali, ha firmato il contratto per la progettazione e la costruzione di 3 Service Operation Vessel (SOV) per la società scozzese North Star Renewables, che ha preferito il progetto della controllata di Fincantieri a quello di numerosi concorrenti.


Le unità, sviluppate da Vard in stretta collaborazione con il cliente, saranno costruite presso il cantiere di Vung Tau in Vietnam e consegnate tutte nel 2023. Serviranno il parco eolico di Dogger Bank, a circa 130 chilometri a largo della costa orientale dell’Inghilterra, nel Mare del Nord, che una volta completato sarà il più esteso al mondo. Su questo sito convergono le attività di alcuni tra i maggiori operatori del settore al mondo, tra cui SSE Renewables, Equinor ed Eni.
La più grande delle navi, basata sul design 4 19 di Vard, è stata progettata specificamente per la manutenzione programmata del parco eolico, con una lunghezza di 85 metri e la capacità di ospitare 78 persone in cabine singole; le altre due saranno basate sul design 4 12, sviluppato per la manutenzione correttiva, con una lunghezza di 78 metri e una capacità di 60 persone. Saranno tutte dotate di una passerella mobile, con elevatore, compensata rispetto al moto ondoso, un sistema per il trasferimento dall’imbarcazione ad altezza regolabile e una gru con compensazione 3D per la movimentazione del carico.


I progetti sono stati sviluppati per un ambiente marino estremo come quello del Mare del Nord, con particolare attenzione alla sicurezza, al comfort a bordo e soprattutto all’impatto ambientale, con una propulsione ibrida diesel-elettrica, comprensiva di un sistema a batterie, che consentirà in futuro di compiere operazioni a emissioni zero.
Il successo consente a Vard di rafforzare la propria posizione in questo particolare settore del mercato offshore e in quello delle navi speciali ad alta prestazione anche nelle condizioni ambientali più impegnative.

Francesco S. Salieri

Immagini dei temi di Bim. Powered by Blogger.