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DICEMBRE 2020 PAG. 86 - Contesto in divenire per i Propeller siciliani


 

Questo difficile 2020 ha registrato effetti negativi anche per gli obiettivi fissati dai “propellerini” siciliani. L’obiettivo di strutturare una rappresentanza dell’International Propeller Club a Catania, così da coinvolgere nelle dinamiche dell’associazione la portualità e la logistica ubicate nella parte orientale dell’isola, ha subito un forte rallentamento.    


«Attivi da alcuni anni con una trentina di soci che coprono praticamente tutti i segmenti della filiera logistica avevamo intrapreso con fiducia l’operazione Catania con l’aperura di una apposita sezione,» spiega il presidente del Propeller Club di Palermo, Paolo Molinelli. «La pandemia, con le conseguenze del lockdown e l’impossibilità di potersi frequentare di persona hanno rallentato tutte le iniziative previste per coinvolgere gli operatori interessati». 


Tra queste spiccava l’organizzazione, inizialmente pensata in presenza di un’iniziativa sul modello delle “Shipping Week” che si tengono a stagioni alternate a Napoli e Genova.
«L’obiettivo era quello di porre all’attenzione del dibattito nazionale lo stato dell’arte del settore in Sicilia, discutendo delle cose da fare e delle potenzialità esistenti nell’isola per questo comparto. Le limitazioni imposte dalla crisi sanitaria ci hanno costretto ad una parziale retromarcia. Alla fine, con uno sforzo organizzativo notevole, siamo riusciti a mettere un su un evento online: due giorni di dibattito con la presenza di autorevoli rappresentanti istituzionali del cluster che ci hanno convinti ancor di più della bontà del progetto originale».      


In attesa dell’organizzazione degli eventi 2021 si fanno i conti con le difficoltà economiche e i gap infrastrutturali che penalizzano la Sicilia sotto l’aspetto logistico e che potrebbero trovare nel Propeller la giusta camera di compensazione per una compagine imprenditoriale che qui come in tutto il resto d’Italia è caratterizzata dalla divisione in svariate sigle e rappresentanze.   


«Puntiamo a consolidarci come un organismo terzo e indipendente rispetto al rapporto con le istituzioni» sottolinea Molinelli. «Soprattutto in un momento di difficoltà come questo in cui si percepisce una forte mancanza di liquidità nelle aziende. I prossimi appuntamenti riguarderanno infatti un’accurata discussione, anche a livello tecnico, in merito all’efficacia o meno delle misure emergenziali prese del governo». 


Una discussione che non potrà prescindere dagli interventi sulla fluidità dei trasporti che nell’isola registra forti ritardi infrastrutturali.     


«Il core-business di porti come Palermo e Catania, poggia quasi interamente sul cabotaggio e il traffico passeggeri turistico,» evidenzia Renato Coroneo, Consigliere P.R. dell’associazione. «A fronte dell’azzeramento delle crociere abbiamo registrato, nonostante tutto, una forte crescita del gommato.
Proprio questo trend sta evidenziando, ancor di più, la situazione critica in cui versa la rete stradale e autostradale siciliana, senza contare quella ferroviaria, vero e proprio elemento di freno per lo sviluppo delle attività logistiche e trasportistiche. C’è bisogno – conclude Coroneo – di una maggiore coesione tra la parte imprenditoriale e di una grande attenzione istituzionale. Come Propeller lavoreremo per il prossimo anno in questa direzione cercando di rendere più semplici i processi di confronto tra le parti».

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