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DICEMBRE 2020 PAG. 32 - Interporto Campano guarda con fiducia al suo sviluppo


 

Come ogni crisi, anche l’emergenza sanitaria da Covid-19 può diventare per il comparto della logistica, della mobilità su ferro e dell’intermodalità un’occasione di sviluppo. Questa fase drammatica, infatti, oltre ad aver impresso una formidabile accelerazione ai processi di innovazione e digitalizzazione, ha anche confermato il ruolo di “servizi essenziali” della “rete” rappresentata dagli interporti. Inoltre, i progetti infrastrutturali che saranno contemplati dal Recovery Fund sicuramente daranno un ulteriore impulso allo sviluppo del settore. 


Tuttavia, affinché ciò si traduca in una reale opportunità, la qualità dei servizi, l’efficienza delle infrastrutture e delle strutture immobiliari saranno sempre più paradigmi indispensabili per competere.
Nel corso degli anni, dalla società Interporto Campano (concessionaria della Regione Campania per la gestione dell’interporto nolano), è stato realizzato a Nola un compound efficiente che riunisce centinaia di imprese e garantisce qualificati servizi alle merci ed alle persone, in primis la Sicurezza. Circa 500.000 mq di magazzini occupati da circa 200 aziende di varia natura, tra operatori industriali, distributori, logistici, spedizionieri e corrieri di livello internazionale, una stazione ferroviaria interna privata gestita da RFI (unico interporto in Italia), e un sistema di trasporto combinato (ferro, gomma, aria e mare) ne fanno uno dei maggiori hub strategici italiani.
Non deve stupire che, nel corso di tutto il 2020, nonostante l’emergenza sanitaria, l’interporto di Nola è rimasto regolarmente operativo e, senza soluzione di continuità, ha assicurato la movimentazione delle merci nel pieno rispetto delle normative di safety & security.
Interporto Campano, poi, oltre che ad attività di Real Estate ha puntato negli ultimi anni su un sempre maggiore rafforzamento del proprio comparto operativo, vale a dire delle sue società controllate nei settori della logistica, dei trasporti e dei servizi. 


I numeri delle società controllate da Interporto Campano che operano nel trasporto cargo e nei servizi terminalistici hanno registrato un costante incremento, durante i primi mesi del 2020, in pieno lockdown, ed ancora oggi durante questa seconda ondata della pandemia, mostrano un leggero incremento, seguendo il trend di crescita degli ultimi anni.
Un chiaro segnale della fase di crescita del polo intermodale e del trasporto ferroviario nell’Interporto di Nola.


Ad esempio, la ISC - Interporto Servizi Cargo ha registrato nel 2019 un fatturato “core” in crescita e insieme a ISC Intermodal (società MTO che si occupa della commercializzazione degli spazi sui treni operati da Interporto Servizi Cargo) ha approvato un Piano Industriale quinquennale 2020/2024 di ulteriore  forte crescita.  Un caposaldo del nuovo piano industriale è l’innovativo progetto TAC che consente l’utilizzo della rete ferroviaria oggi dedicata alla Alta Velocità per il trasporto merci
Inoltre, la ISC Intermodal, operatore MTO controllato da Interporto Campano, ha attivato recentemente un collegamento tra la Cina e l’Interporto di Nola, attraverso la ferrovia, che consente alla merce di arrivare via treno all’hub nolano senza nessun trasbordo intermedio con un transit time di circa 21 giorni, percorrendo 9.060 km di ferrovia, con tappe presso gli hub di Kaliningrad (Russia), Rostock (Germania), Verona (Interterminal). I vantaggi del servizio sono di tipo operativo, per il rapporto diretto con sdoganamento in importazione presso la dogana di Nola e per i ridotti rischi di dannosità della merce, e anche ambientali, specie in relazione alla riduzione di emissione di CO2, calcolata del 20% (fonte ecotransit.it). D’altro canto anche la sostenibilità si configura come uno dei maggiori key factor della società madre.  


Nel ramo Real Estate, infine, a Nola prosegue il dialogo con le istituzioni per il Progetto di Ampliamento dell’Interporto (circa 1 milione di mq), che rientra nel più ampio disegno di sviluppo del territorio dell’area nolana prefigurato dalla Regione Campania e dall’Asi Napoli.
L’Ampliamento, destinato ad aziende industriali, light industrial, operatori logistici, corrieri e aziende di produzione, rientra nel quadro delle prospettive di valorizzazione dell’area Zes Campania – in cui l’interporto è integralmente ricompreso - e può essere, in un contesto post pandemico, una occasione per soddisfare le nuove crescenti richieste del mercato. 


A distanza di più di dieci anni - quando a Nola ricoprivo il ruolo di Direttore Generale - l’interporto di Nola è cresciuto esponenzialmente. La società oggi ha tra i suoi obiettivi quello di sviluppare ulteriormente l’area e gestire attività operative “core” attraverso le sue controllate, TIN (Terminal Intermodale Nola), ISC (Interporto Servizi Cargo) e ISC Intermodal. Guardiamo con ottimismo e fiducia alle attività delle nostre società controllate oltre che per il potenziale specifico delle società sia per l’evoluzione del contesto, anche per due aspetti in particolare: in primis, la tendenza generale nei riguardi di tutto ciò che è “green”, che porta le merci verso trasporti meno inquinanti e congestionanti della gomma, come appunto il trasporto ferroviario. In secondo luogo, la costante domanda che ci perviene di trasporti ferroviari intermodali, non necessariamente con destinazione Nola, che evidentemente è frutto dell’efficienza che siamo in grado di garantire.

Alfredo Gaetani
Presidente Interporto Campano S.p.a.

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