OTTOBRE 2020 PAG. 6 - NEWS DAL MONDO
WTO, previsioni 2020 per il commercio mondiale: -9,2%
La World Trade Organization (WTO) prevede che quest’anno il volume complessivo del commercio mondiale diminuirà del 9,2%, mentre il prossimo anno è attesa una crescita del 7,2%. La stima rivede al ribasso quanto previsto dalla stessa WTO ad aprile (-12,9%) a causa delle rilevanti performance commerciali registrate negli scorsi mesi di giugno e luglio. A differenza della crisi 2008-2009 l’attuale situazione vede una maggiore contrazione del prodotto interno lordo mondiale mentre il calo degli scambi commerciali risulta più moderato; di conseguenza il volume degli scambi mondiali di merci dovrebbe diminuire solo di circa il doppio del Pil mondiale a tassi di cambio di mercato, piuttosto che di sei volte com’è avvenuto nella crisi del 2009. Secondo la WTO, la ripresa dovrà essere sostenuta a medio termine da una forte ripresa degli investimenti e dell'occupazione, motori che potrebbero essere notevolmente rallentati nel caso la fiducia venisse compromessa dal riacutizzarsi della pandemia.
Il settore europeo dei trasporti chiede una regolamentazione per i dati B2B
Otto associazioni europee del settore trasporti e passeggeri hanno firmato una dichiarazione congiunta per chiedere all’Ue l’adozione di un quadro comune sulla governance dei dati business-to-business. Obiettivo dell’iniziativa la creazione di parità di condizioni per tutti gli attori dell’economia globale attraverso ruoli e responsabilità chiari nei confronti degli aggregatori e dei generatori di dati. Il documento è stato sottoscritto da International Road Transport Union (IRU), International Association for Public Transport authorities (UITP), European Automobile Manufacturers Association (ACEA), The Community of European Railway and Infrastructure Companies (CER), European Shippers' Council (ESC), European Association of Automotive Suppliers (CLEPA), Airlines for Europe (A4E) ed European Community Shipowners' Associations (ECSA). Il primo principio nel quadro europeo sulla governance dei dati dovrebbe prevedere la fornitura volontaria degli stessi al fine di evitare la crescita di potere di poche grandi aziende a scapito di attori più piccoli come le PMI. Secondo le otto associazioni lo scambio di dati B2B dovrebbe continuare ad essere basato su accordi contrattuali volontari che costituiscono l’opzione più flessibile ed efficiente. Un altro principio dovrebbe riguardare la standardizzazione dell’interoperabilità dei dati.
Accordo FEPORT-DBTG
Federation of European Private Port Companies and Terminals (FEPORT) e International Dry Bulk Terminals Group (DBTG), tra le principali associazioni di terminalisti europee, hanno sottoscritto un memorandum of understanding per garantire maggiore visibilità al settore, in particolare al segmento dei terminal rinfuse. La cooperazione tra le due organizzazioni prevede diverse attività , tra cui lo scambio di informazioni, il coordinamento delle iniziative e azioni comuni per affrontare aree di reciproco interesse. Le due organizzazioni lavoreranno attivamente alle definizione di posizioni concordate con lo scopo di raggiungere i comuni obiettivi anche in ambito IMO. FEPORT rappresenta i terminalisti portuali privati europei mentre DBTG è la rappresentanza dei terminal operator attivi nel settore delle rinfuse secche.
Nasce Sea Cargo Charter per la decarbonizzazione dello shipping
Un gruppo di diciassette tra società armatoriali e gruppi industriali del settore energetico, agricolo, dell’estrazione mineraria e del commercio di materie prime che producono merci alla rinfusa trasportate principalmente per via marittima hanno costituito Sea Cargo Charter, sigla il cui obiettivo è allineare i livelli di nolo delle unità da trasporto delle rinfuse con la responsabilità ambientale. I 17 protagonisti dell’iniziativa ADM, Anglo American, Bunge, Cargill Ocean Transportation, COFCO International, Dow, Equinor, Gunvor Group, Klaveness Combination Carriers, Louis Dreyfus Company, Norden, Occidental, Shell, Torvald Klaveness, Total, Trafigura, e Ørsted. Alla base di Sea Cargo Charter la messa a punto di una procedura standard di calcolo delle emissioni di gas serra per incoraggiare un approccio più trasparente e coerente al monitoraggio delle emissioni.
Pirateria, diminuiscono gli assalti nell’ultimo trimestre
Nel terzo trimestre dell’anno gli attacchi di pirateria a livello mondiale sono diminuiti del 17% con 31 casi accertati contro i 41 dello stesso periodo del 2019. In particolare, si tratta di 13 attacchi contro rinfusiere, otto contro navi cisterna, tre contro portacontainer e dieci contro navi di altro tipo. Due delle navi sono state oggetto di colpi d’arma da fuoco ed una nave sequestrata. In questi incidenti si è registrato il rapimento di 31 marittimi e il ferimento di uno dei membri degli equipaggi. Nei primi nove mesi del 2020 si sono verificati globalmente 132 incidenti, con una crescita dell’11% rispetto ai 119 atti di pirateria nel corrispondente periodo dello scorso anno. A farne le spese sono state 44 navi cisterna, 34 unità portarinfuse, 20 portacontainer e 34 navi di altra tipologia. Cresce la pericolosità del Golfo di Guinea (+40%) dove si sono verificati 14 assalti.
IMO, nuovo pacchetto di misure per la decarbonizzazione dello shipping
Il gruppo di lavoro intersettoriale dell’International Maritime Organization (IMO) sulla riduzione dei gas serra prodotti dallo shipping ha concordato ulteriori misure per ridurre l’intensità delle emissioni. Il pacchetto di misure aggiuntive, con l’accordo pieno dell’International Chamber of Shipping (ICS) prevede azioni legalmente vincolanti per garantire una riduzione del 40% dell’intensità di carbonio su tutta la flotta globale entro il 2030 e costituisce un trampolino di lancio fondamentale per raggiungere il 100% di decarbonizzazione nel più breve tempo possibile dopo il 2050. L’ICS ha manifestato fiducia circa la formale adozione di questo nuovo pacchetto di regolamenti tecnici e operativi da parte del Marine Environment Protection Committee (MEPC) dell’IMO affinché possa entrare in vigore nel 2023.
Emissioni di CO2, minore impronta ecologica con l’uso di scrubber
Lo studio dal titolo “Comparison of CO2 emissions of MARPOL Annex VI compliance options in 2020” realizzato dall’organizzazione indipendente di consulenza e ricerca CE Delft ha evidenziato che le emissioni di anidride carbonica prodotte complessivamente dalle navi che utilizzano sistemi di depurazione dei gas di scarico sono inferiori a quelle delle navi che impiegano come combustibile fuel a basso tenore di zolfo. Lo studio prende le mosse dalle due opzioni previste in seguito all’introduzione dell’allegato VI della Marpol: impiegare un Exhaust Gas Cleaning System (EGCS), ovvero uno scrubber, in combinazione con oli combustibili con un contenuto di zolfo superiore allo 0,50% o allo 0,10%, oppure direttamente olio combustibile con un tenore massimo di zolfo dello 0,50% (Very Low Sulphur Fuel Oil - VLSFO) o con un tenore massimo di 0,10% (Ultra-Low Sulphur Fuel Oil - ULSFO). Secondo CE Delft entrambe le opzioni comportano un aumento delle emissioni di CO2 nell’intero ciclo well-to-wake (dal pozzo alla scia). Quantificando l’impronta di CO2 di entrambe le opzioni, risulta che l’uso di uno scrubber comporta un aumento compreso tra l’1,5% e il 3% delle emissioni di CO2 per una gamma di navi delle principali tipologie mentre l’aumento delle emissioni associate al processo di desolforazione in raffineria risulta superiore all’1% e, in molti casi, più volte superiore a seconda del grado di miglioramento della qualità del fuel, dell'efficienza della raffineria e del petrolio grezzo utilizzato.
Bunker, Singapore definisce nuovi standard
Singapore ha definito due nuovi standard volti a garantire la qualità e affidabilità della catena complessiva di fornitura di bunker. Si tratta dello Standard 660:2020 che copre il processo a monte della fornitura di bunker che va dal terminal cisterniero alla bettolina e del Technical Reference 80:2020 che riguarda i criteri e i requisiti metrologici per i misuratori volumetrici nonché i requisiti dei misuratori di portata massici utilizzati nell’ambito della catena di fornitura dei combustibili. Lo scalo asiatico è il più grande a livello mondiale in termini di volumi di combustibili erogati alle navi.
Zim inaugura il disgelo Israele – Emirati Arabi
A seguito degli storici accordi tra Israele ed Emirati Arabi Uniti la compagnia di navigazione israeliana ZIM ha avviato un collegamento marittimo containerizzato diretto tra i due paesi. La compagnia ha annunciato che il proprio servizio ZIM India - East Med Express (ZIE) offrirà un servizio diretto da Israele e il Mediterraneo orientale agli Emirati Arabi Uniti e che il proprio servizio ZIM Israel India (ZII) accetterà carichi con partenza da Jebel Ali e diretti al porto israeliano di Haifa.
Stampa 3D, alleanza Germania – Norvegia per la produzione di ricambi navali
Intesa tra la tedesca Thyssenkrupp e la norvegese Wilhelmsen Ships Service per costituire una joint venture nella fornitura di parti di ricambio per il settore marittimo prodotte con la tecnologia di stampa in 3D. Attualmente, hanno ricordato i contraenti dell’accordo, il settore navale spende circa 13 miliardi di dollari all’anno in pezzi di ricambio e che il 50% delle navi delle flotte mondiali ha più di 15 anni d’età . Obiettivo dell’intesa è rendere più semplice e meno costosa l’intera procedura che va dall’ordine di parti di ricambio alla loro fornitura, con la conseguenza paradossale che le relative spese generali spesso superano il costo delle parti di ricambio ordinate.
Stena studia la pila per ricarica dei traghetti
La svedese Stena Lines sta conducendo un progetto, cofinanziato dall’Ue, per la realizzazione di una pila per ricaricare i traghetti elettrici. L’obiettivo è la riutilizzazione delle batterie esauste del settore dei trasporti per immagazzinare energia nei porti, da utilizzare per la ricarica rapida dei traghetti e come fonte di energia alternativa per le navi in sosta nei porti. Sotto esame l’opportunità di utilizzare le batterie agli ioni di litio dell’industria automobilistica e dei trasporti. L’iniziativa coinvolge anche i porti di Goteborg e Kiel e la società di classificazione DNV GL e avrà una durata di due anni.