OTTOBRE 2020 PAG. 58 - NEWS ADSP
AdSP Mar Ligure Occidentale, report traffici terzo trimestre 2020
In linea con lo scenario raffigurato, i volumi di merce complessivamente movimentati nei porti del Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale hanno riportato una contrazione del 16,6%, chiudendo i primi 9 mesi dell’anno a 41.238.318 tonnellate (-8.218.212 tonnellate rispetto al 2019), principalmente imputabile al trend negativo dei mesi di aprile e maggio (quasi 5 milioni e mezzo di tonnellate movimentate in meno rispetto al primo semestre del 2019, pari ad un calo del 16,5%) e a quello dei mesi di luglio e settembre che hanno registrato circa 3 milioni di tonnellate in meno rispetto a terzo trimestre 2019.
Digitalizzazione, Genova e Savona firmata intesa con Dogane
Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) hanno sottoscritto un Protocollo di Intesa per dare attuazione ai protocolli quadro siglati da ADM, tra luglio ed agosto scorsi, con Assoporti e con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’obiettivo è l’aumento della competitività del sistema portuale nazionale, anche attraverso la completa digitalizzazione delle procedure doganali nei porti e l’interoperabilità dei sistemi informativi, e l’istituzione di una cabina di regia che definisce e coordina le attività da svolgere. Il Protocollo di Intesa individua alcuni filoni prioritari di intervento di interesse comune tra le parti, da sviluppare nell’ambito di un Tavolo Tecnico Permanente, sede di confronto e innovazione. Tra le principali attività oggetto di sviluppo: l’implementazione e completamento delle attività di digitalizzazione delle procedure doganali dei porti di Genova e Savona, già poste sotto attenzione nel protocollo di intesa stipulato lo scorso ottobre tra le stesse parti; la definizione congiunta delle infrastrutture logistiche di controllo ai varchi e all’interno del porto di Genova, per migliorare e rendere più sicuro il flusso del traffico nel porto; l’analisi e lo studio propedeutici alla realizzazione delle interconnessioni operative tra il Porto di Genova e le aree retroportuali della Zona Logistica Semplificata; la programmazione e lo sviluppo di progetti volti a migliorare i sistemi di dialogo telematico all’interno delle piattaforme logistiche, come il progetto I-Rail ed i “corridoi controllati”; lo sviluppo del cd “Smart terminal - sdoganamento in mare”; la partecipazione a progetti internazionali di interesse comune.
Contributi per le Culp di Genova e La Spezia
La Commissione Consultiva e il Comitato di Gestione hanno approvato i contributi alle Compagnie Portuali di Genova e Savona sia in relazione alle minori giornate lavorate (art.199, Legge 77) che ai percorsi di formazione e rimpiego dei lavoratori inabili. Nello specifico, per la Compagnia portuale genovese è stato deliberato un contributo di 650 mila euro relativo alle 7.230 giornate di minor lavoro riconosciute nel periodo luglio-agosto 2020 rispetto al corrispettivo 2019; per la Compagnia portuale di Savona il contributo riferito al trimestre luglio-settembre 2020 è di 180 mila euro a fronte delle 1.999 giornate di minor lavoro riconosciute rispetto al 2019. Per quanto riguarda la formazione e il rimpiego dei lavoratori inabili (comma 15 bis art. 17, Legge 84/94), è stato deliberato un contributo complessivo per le due Compagnie di circa 355 mila euro.
Di Sarcina commissario a La Spezia
L’Ing. Francesco Di Sarcina, Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale dal giugno 2017, è stato nominato Commissario Straordinario dell’Ente di via del Molo. La nomina, che si colloca nel quadro di una necessaria continuità di azione dell’ente, in attesa della ricostituzione dei vertici ordinari, è scaturita dalle dimissioni della presidente, l’Arch. Carla Roncallo, che ha assunto la qualifica di consigliere nel CDA dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti. L’Ing. Di Sarcina si occupa di portualità dal 2004; prima come funzionario del Genio Civile OO.MM. di Palermo, dirigente e poi Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Messina. Da Segretario Generale è stato responsabile della S.T.O. dell’Ente, coordinando tutte le attività necessarie ad attuare le direttive della Presidente, collaborando con lei alla definizione delle strategie, anche nella qualità di Responsabile della prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.
Mar Tirreno Centrale, presentato all’Ue tris di gare
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha trasmesso all’Unione Europea, per la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria, un tris di gare per l’esecuzione di una serie di attività di progettazione. Complessivamente verranno affidati incarichi per un valore di oltre tre milioni di euro a basa di gara. Nell’ambito di quanto previsto dal Codice degli Appalti, l’AdSP intende individuare un operatore economico con cui poter stipulare un accordo quadro della durata di quattro anni per l’affidamento di servizi di attività di ingegneria per opere marittime e portuali. Si tratta di una procedura che consente all’Ente di comprimere notevolmente i costi e i tempi di gestione relativi a ben otto interventi di progettazione, affidandoli ad un unico contraente. L’appalto ha un valore di 1,9 milioni di euro e prevede la progettazione ed il coordinamento della sicurezza in fase progettuale relativi ai seguenti interventi: Realizzazione di un nuovo banchinamento presso l’accosto n°34 e parte del n°33 della sponda est del canale industriale del porto di Livorno; Riprofilamento sponda canale industriale fronte caserma della Finanza; Lavori per il nuovo canale di collegamento tra Darsena Nuova e Bellana – II lotto; Adeguamento tecnico funzionale della Darsena Calafati – III lotto funzionale; Riprofilamento della banchina del Piccolo Fondale presso la Darsena Petroli del porto di Livorno; Opere foranee a difesa dell’area della “Bellana” in attuazione delle previsioni di P.R.P.; Adeguamento tecnico funzionale del Porto Mediceo – Banchinamento Andana Ancore e opere di difesa; Realizzazione opere connesse all’ATF del PRP del porto di Rio Marina”. Le altre gare riguardano la viabilità di cintura del porto di Livorno (l’appalto di progettazione ha un valore di 681 mila euro) e il Piano del Ferro per potenziare l’infrastruttura ferroviaria a servizio di Livorno e Piombino, aumentandone la capacità ricettiva, grazie a binari a modulo 750, idonei cioè a ricevere treni merci più lunghi e mira anche a favorire, tra le altre cose, il trasferimento su rotaia di categorie merceologiche ad oggi non trasferibili su ferro (appalto da 611mila euro).
Piombino, un porto più accessibile
Il Comitato di Gestione ha adottato un nuovo Adeguamento Tecnico Funzionale al Piano Regolatore del Porto di Piombino, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità dello scalo. Allo stato attuale la zona ad ovest della Darsena Nord è costituita da uno specchio acqueo in cui dovranno completarsi le vasche di colmata necessarie per la creazione e il completamento dei piazzali previsti dagli strumenti di pianificazione portuale vigente. L’ATF dà un diverso assetto planimetrico all’attuale previsione di PRP della banchina ovest della Darsena Nord e della parte non ancora realizzata, che da Piano Regolatore Portuale vigente prevedeva un dente di circa 180 metri e un’ulteriore banchina rettilinea leggermente più aperta che si congiungeva alla Darsena Grande in corrispondenza del pontile ex Lusid, in parte da demolire. La nuova configurazione prevede, per la banchina Ovest, la riduzione del primo tratto a circa 500 metri (anziché a 700) e il raddrizzamento della restante parte, che andrà ad attestarsi sull’attuale testata del Molo prodotti siderurgici, il quale manterrà la lunghezza attuale. La modifica proposta consente l’eliminazione dello spigolo vivo che è presente all’imboccatura della darsena Nord lato ovest. Viene inoltre previsto l’accorciamento del molo di sottoflutto di circa 200 metri, cosa questa che consente di far avanzare il cerchio di evoluzione, ampliandone le dimensioni di 520 metri di diametro, e migliorandone l’area di manovra per l’entrata e uscita dal porto. In aggiunta si prevede una rettifica del tratto terminale del Molo Batteria, con l’eliminazione del dente sul lato interno di banchina e l’allungamento della testata di 25 metri.
Rinnovato il Civitavecchia Blue Agreement
È stato rinnovato il “Civitavecchia Blue Agreement”, ovvero l’accordo che era stato siglato due anni fa per attenuare gli effetti del fumo prodotto dalle navi presenti nello scalo. Il primo accordo tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, la Capitaneria di Porto, il Comune di Civitavecchia e le Compagnie di navigazione operanti presso lo scalo marittimo locale era stato, infatti, sottoscritto nell’estate 2018. Nel documento sottoscritto, le novità più rilevanti sono rappresentate dalla firma di tutte le compagnie crocieristiche che, al pari degli armatori delle linee passeggeri e traghetti, si impegnano ad assicurare emissioni associate all’uso di combustibili aventi un tenore di zolfo inferiore allo 0.1% creando – di fatto - una vasta area SECA (Sulfur Emission Control Area) di 15 miglia nautiche per le navi passeggeri firmatarie, nonché la creazione di un gruppo di lavoro che opererà in funzione dell’utilizzo di nuove tecnologie tendenti a ridurre gli effetti inquinanti. L’accordo produce i suoi effetti sia nelle operazioni di ormeggio che in navigazione, ad una distanza non inferiore alle 15 miglia dalle ostruzioni portuali – unico caso tra i porti italiani - contribuendo così a ridurre l’impatto delle emissioni in atmosfera da parte delle unità navali in arrivo/partenza da Civitavecchia.
Civitavecchia, sottoscritto accordo di programma con il MIT
Si sono concluse le gare e sono stati firmati i decreti di aggiudicazione di due importanti interventi riguardanti rispettivamente la progettazione definitiva ed esecutiva relativa agli interventi di riorganizzazione del sistema ferro nell’area di competenza dell’Autorità Portuale di Civitavecchia e il primo stralcio del piazzale area traghetti al servizio del Pontile 2. Il primo, relativo all’affidamento in appalto di servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria, riguarda le attività di progettazione definitiva ed esecutiva degli interventi di riorganizzazione del sistema ferro in ambito portuale che prevedono, oltre alla riorganizzazione dell’attuale fascio binari interno anche il collegamento diretto con il Terminal Commerciale (Terminal Container e Terminal Auto) e l’ottimizzazione geometrica della deviata per le banchine 23 e 24 (Terminal del Ferro Cromo e banchina multi-purpose). Il quadro economico prevede un impegno di spesa pari a circa 600.000,00 euro, la cui copertura economica è stata garantita per il 50% con fondi della Regione Lazio e per la restante parte, con il cofinanziamento dell’Unione europea nell’ambito del Bando CEF Transport 2019. Il secondo intervento, relativo alla creazione dei piazzali retrostanti il pontile 2 che è attualmente in fase di realizzazione, rientra all’interno della pianificazione della costruenda Darsena Traghetti e si colloca tra quelle opere previste nell’ambito del Piano Regolatore Portuale. L’intervento, con un impegno di spesa da quadro economico posto a base di gara pari a circa 5,4 milioni di euro, consentirà la creazione di nuovi spazi a disposizione dei traffici ro-ro e ro-pax, con un’estensione pari a circa 39.000 mq. Entrambi gli interventi, inseriti sia nel Piano Operativo Triennale che nel Programma Triennale delle Opere vigenti, rivestono carattere di strategicità e rilevanza, assicurando una prospettiva di sviluppo dello scalo laziale con evidenti opportunità sia per il territorio regionale che per l’intera area centro-settentrionale della penisola.
AdSP Mar Tirreno Centrale, attivato tavolo tecnico con le Dogane
Il Direttore di Agenzia delle Dogane Generale Marcello Minenna e il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale Pietro Spirito hanno siglato il Protocollo d’Intesa per l’attivazione del Tavolo Tecnico Permanente, quale strumento organizzativo finalizzato a incrementare il confronto tra le due istituzioni e favorire l’innovazione nel sistema marittimo. Il Protocollo ha l’obiettivo di rilanciare la competitività del sistema portuale e logistico del Mar Tirreno Centrale – Porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia – e di facilitare il lavoro di imprese e operatori del settore attraverso semplificazioni dei procedimenti e utilizzo di tecnologie innovative nell’ambito di un piano volto a rendere più fluide e più sicure le movimentazioni nei porti e a migliorare le sinergie tra le entità pubbliche e private che vi operano, a salvaguardia degli interessi dello Stato, dei cittadini e degli imprenditori. Le due istituzioni opereranno coinvolgendo i soggetti del settore e favorendo momenti di confronto utili a condividere i percorsi di cambiamento.
Maggior indice di performance per AdSP della Sardegna
L’Autorità di Sistema Portuale della Sardegna presenta il più alto indice di performance. È quanto emerso dall’analisi del sistema da VSL Club nel corso della sessione “Porti e finanza” della Napoli Shipping Week. Lo specifico studio ha simulato l’applicazione alle 16 Authorities dei sistemi portuali nazionali, seppur Enti pubblici economici, dei metodi di analisi delle aziende. In tale scenario, il valore di impresa delle AdSP ammonterebbe, complessivamente, a circa un miliardo di euro, paria a: oltre 550 milioni di ricavi operativi (di cui 150 per canoni concessori) e circa 420 di margine operativo lordo (Earnings Before Interests Taxes Depreciation and Amortization) – indicatore impiegato nell’ambito della valutazione aziendale – che è pari al 75% dei ricavi. Ed è proprio da un raffronto tra costi e ricavi, con un incrocio matematico finanziario tra la variabile ROE (Return of equity, indice economico sulla redditività del capitale proprio) e l’indice di efficienza (rapporto tra entrate correnti proprie ed uscite correnti di finanziamento) fissato nell’ambito dell’ultima Relazione sull’attività delle AdSP stilata dal Ministero dei Trasporti, che l’AdSP del Mare di Sardegna raggiungerebbe la vetta della classifica, superando abbondantemente, con un punteggio di 6,79, la media italiana per indice di efficienza, fissata a 4,32. Indice, quello riferito all’Autorità di Sistema Portuale sarda, stabilito su un rapporto che vede, nel dato analizzato dal MIT, entrate correnti proprie, pari a circa 61 milioni di euro, a fronte di quasi 9 di uscite per il funzionamento.
AdSP dello Stretto, partono una serie di interventi infrastrutturali
Sono cominciati i lavori di demolizione di fabbricati ed edificazioni varie adiacenti ai resti della Real Cittadella, appaltati a seguito di una gara pubblica dall’AdSP dello Stretto. I lavori di demolizione, pianificati e diretti dall’Ufficio Tecnico dell’AdSP dello Stretto sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Messina, hanno un costo complessivo pari ad 319.902 euro e richiederanno particolare attenzione e specifiche attrezzature tecniche poiché le edificazioni da rimuovere sono state realizzate in prossimità dei resti della struttura muraria del bene monumentale dall’indiscutibile valore storico. E’ in corso di ultimazione poi la procedura per l’affidamento di un nuovo appalto per la realizzazione di una recinzione lungo il margine stradale della via San Raineri a protezione dei resti della Real Cittadella che impedirà l’accesso con eccessiva facilità a tali aree di chi, con comportamenti illeciti, sta vanificando in parte le operazioni di pulizia già effettuate nei mesi scorsi. L’intervento, concordato sempre con la Soprintendenza, prevede anche la chiusura di sette ulteriori varchi nelle mura storiche (che si aggiungono alla ventina di “ambienti” già murati nei mesi scorsi), attualmente utilizzati come rifugio di fortuna da persone senza fissa dimora. Tali operazioni, che si stanno conducendo in sinergia con l’Amministrazione Comunale, la Polizia Municipale e la Capitaneria di porto, continuano purtroppo a rendersi necessarie a seguito del perpetrarsi di attività illecite su tutta l’area, quali occupazioni abusive, accessi non autorizzati, scarico di materiale di risulta. Il quadro economico complessivo per dette attività è pari a 105.000,00 euro. Nel giro di qualche settimana poi sarà conclusa la gara pubblica, cui hanno partecipato 13 aziende specializzate, per l’aggiudicazione dei lavori di caratterizzazione delle aree contaminate di tutta l’area della Zona Falcata da realizzare in coerenza con il piano approvato ad inizio dell’anno dalla Regione Siciliana. Importante è l’impegno economico dell’AdSP dello Stretto per queste attività in quanto la somma posta a base di gara è di 763.139,95 euro.
AdSP Mar Ionio, accordo per il laboratorio scientifico merceologico a Taranto
Siglato un importante accordo di collaborazione tra il Direttore Generale di ADM, Marcello Minenna, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio (AdsP MI), Sergio Prete, e il Presidente del CNR, Massimo Inguscio, per la realizzazione del Laboratorio Scientifico Merceologico del Porto di Taranto (LaMPoT). Il progetto, approvato nel quadro del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) e del Tavolo Istituzionale Permanente (TIP) per l’Area di Taranto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha l’obiettivo di creare un polo di analisi al servizio del Porto di Taranto, della sicurezza e salute dei cittadini e delle produzioni nazionali, in particolare nel settore agroalimentare. ADM partecipa fornendo certificazioni analitiche di fede pubblica, attraverso il proprio personale e le competenze tecnico-scientifiche della sua rete di laboratori. Offre inoltre, in regime di mercato con la società partecipata Qualitalia Spa, il bollino di qualità e origine alle merci, quale strumento di qualificazione dei prodotti nazionali e sostegno alle aziende esportatrici. Il CNR svolgerà un ruolo centrale nella realizzazione del Laboratorio affiancando alle attività di analisi, attività di ricerca e sviluppo con l’obiettivo di costituire, a Taranto, un polo all’avanguardia per il controllo e la sicurezza delle merci e per la loro certificazione. I progetti di sviluppo del porto di Taranto, delineati nella programmazione strategica dell’AdSP Mar Ionio, presuppongono l’attivazione e implementazione di servizi efficienti, a supporto dei traffici in import/export, che consentano un agevole movimentazione e trasferimento delle merci, senza colli di bottiglia, al fine di dotare lo scalo di ogni asset necessario ad uno sviluppo armonico e globale che ne soddisfi la vocazione di hub portuale e logistico. La realizzazione del LaMPoT si presenta, pertanto, quale azione necessaria anche alla luce della ripresa dei traffici commerciali containerizzati al Molo Polisettoriale, sede del nuovo terminal contenitori gestito dalla San Cataldo Container Terminal SpA, controllata dal gruppo internazionale Yilport Holding Inc. La presenza di un laboratorio dedicato e ubicato nel porto di Taranto, che assicuri la possibilità di effettuare in loco le analisi sulle merci movimentate, consentirà allo scalo jonico di acquisire maggiore competitività nell’area mediterranea.
Bari, attivo il port facility “Molo San Vito”
Attivo il varco AC1 della port facility “Molo San Vito” del porto di Bari, intervento che l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha progettato e realizzato per aumentare l’efficacia prestazionale dell’impianto, per adeguare le strutture alle normative in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro e, soprattutto, per adempiere alle disposizioni previste dal piano di security portuale, per la divisione tra passeggeri Schengen e passeggeri extra-comunitari. Le Forze dell’Ordine e le altre Istituzioni (Agenzia delle Dogane e Security portuale) che operano in porto disporranno, quindi, di nuove postazioni di controllo, un numero superiore di varchi carrabili e maggiore spazio di pertinenza. Inoltre, sono state realizzate corsie dedicate agli autoveicoli e ai mezzi pesanti, con una soluzione viaria che consentirà la percorribilità veicolare agevole dei mezzi, rendendo più efficaci e rapidi i controlli di rito effettuati dagli operatori direttamente dalle apposite postazioni di controllo interne ai nuovi moduli. Peculiare, avveniristica e altamente funzionale la progettazione delle postazioni di controllo, realizzate per ospitare due unità contrapposte e posizionate su un pavimento sopraelevato galleggiante, che consentirà agli operatori una migliore visibilità , resa ottimale dall’utilizzo di lastre vetrate di grandi dimensioni, in luogo dei muri perimetrali, caratterizzate dall’assenza di profili strutturali agli angoli. Una serie di accorgimenti tecnici finalizzata a liberare il campo visivo da qualunque ostacolo per rendere più agevole e funzionale l’attività di controllo degli operatori.
Mar Adriatico Meridionale, approvato il DPSS
Il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha comunicato la conclusione del processo di formazione del Documento di Pianificazione Strategica del proprio Sistema Portuale in virtù della sua definitiva approvazione da parte della regione Puglia stante l’ottenimento della formale intesa rilasciata ai sensi dell’art.5, comma 1-quinques della legge 84/94 dalla Sig.ra Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli il 7 ottobre u.s. Il DPSS ha il compito di definire gli obiettivi di sviluppo del cluster portuale attraverso una valutazione ex ante dei fabbisogni e, unitamente ai piani regolatori portuali dei singoli scali, struttura il cd. Piano Regolatore di Sistema Portuale, strumento di nuovo conio per come da ultimo introdotto dalla recente riforma della legislazione in materia portuale. Al DPSS viene demandata l’individuazione dell’assetto complessivo delle aree destinate a funzioni strettamente portuali e retro portuali e a quelli di interazione porto – città , degli assi di collegamento viario e ferroviario, delle macro aree destinate alle attività commerciali e crocieristiche, al diporto, alla produzione industriale, alla attività cantieristica e alle infrastrutture stradali e ferroviarie a postulare ovvero le condizioni per la stesura dei singoli piani regolatori portuali che andranno poi a disegnare e delimitare analiticamente le opere infrastrutturali a farsi e le caratteristiche e destinazione funzionale delle aree interessate.
Ortona, firma contratto per intervento scogliera molo nord
È stato firmato il contratto per l’esecuzione dei lavori dell’importante intervento infrastrutturale alla scogliera del molo nord del porto di Ortona. L’incarico prevede la ricostruzione del profilo della scogliera in modo che possa proteggere dalle mareggiate il bacino portuale migliorando la navigazione e l’operatività dello scalo anche in condizioni meteomarine avverse e creando le premesse per la crescita dei traffici. L’impresa incaricata avrà ora 45 giorni per iniziare i lavori. L’intervento, primo di tale consistenza direttamente finanziato dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale nello scalo marittimo ortonese, era molto atteso da tutti gli operatori. Consentirà di ripristinare, nella prima fase, una porzione di scogliera ricostruendo lo stato della mantellata esterna e migliorando così l’accessibilità al molo nord e alla banchina commerciale dove si svolge la maggior parte del traffico merci dello scalo. L’Autorità di sistema portuale ha già programmato un secondo intervento nel 2021 con un ulteriore stanziamento di 1 milione di euro, tutti fondi a carico del bilancio di Adsp che si sommano alle risorse già previste dal Masterplan della Regione Abruzzo.
Accordo per il recupero della Fabbrica Vecchia di Marina di Ravenna
E’ stato sottoscritto in Prefettura a Ravenna, l’Accordo di Programma per il recupero del complesso monumentale della Fabbrica Vecchia e Marchesato di Marina di Ravenna. Il contenuto dell’Accordo verte sulla futura destinazione dell’immobile che diverrà un centro nazionale di formazione ed addestramento al soccorso in acqua dei Vigili del Fuoco, chiamati a svolgere il servizio di soccorso pubblico e a contrastare gli incendi nei porti, anche a bordo delle imbarcazioni. Questa operazione consentirà di disporre di un distaccamento dei Vigili del Fuoco in un’area più operativa del Porto, tale da garantire un intervento tempestivo del quale potrebbe esserci ancora maggiore necessità in ragione dell’incremento del traffico navale che deriverà dalla realizzazione delle opere, di imminente avvio, del Progetto Hub Portuale di Ravenna.
Progetto europeo per migliorare la sostenibilità del porto di Monfalcone
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e il Comune di Monfalcone collaboreranno assieme per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto europeo SMOOTH PORTS, di cui l’ente locale è partner e il porto d’Amburgo, assieme al ministero dell’economia della Città -stato tedesca, sono i Lead partner. Un protocollo in tal senso è stato sottoscritto dal presidente dell’Authority giuliana Zeno D’Agostino e dal sindaco Anna Maria Cisint, e consentirà di sviluppare congiuntamente le attività dei rispettivi uffici in direzione di un miglioramento della sostenibilità dello scalo Isontino. Il progetto SMOOTH PORTS, che conta su un finanziamento comunitario di circa un milione di euro, ha varie finalità che vanno dall’individuazione degli interventi necessari per il contenimento delle emissioni di CO2 nelle attività portuali con la riduzione del traffico stradale all’interno e all’esterno degli scali, allo snellimento delle procedure di sdoganamento delle merci, alle soluzioni ITC e di innovazione digitale, sino alla sperimentazione di carburanti alternativi. All’iniziativa partecipano, oltre a Monfalcone e Amburgo, anche l’Autorità portuale di Nantes-Saint Nazaire, quella del Mar Tirreno Settentrionale e la Regione di Varna sul Mar Nero.
Venezia, approvato progetto ricostruzione Ponte San Nicolò
L’Autorità di Sistema Portuale ha decretato l’approvazione del progetto esecutivo e l’avvio della gara per l’assegnazione dei lavori di demolizione e ricostruzione del Ponte San Nicolò che collega l’area di Santa Marta con quella di San Basilio. La costruzione del manufatto risale a 90 anni fa nelle parti più vecchie e a 40 anni fa nelle parti più recenti. L’intervento sul Ponte San Nicolò si rende necessario a causa del degrado rilevato durante le attività di monitoraggio svolte da AdSPMAS nel 2017 sui ponti di propria competenza. Le strutture del ponte S. Nicolò presentano infatti, per la porzione con struttura in travi prefabbricate in cemento armato precompresso, un diffuso distacco del copriferro, con conseguente corrosione delle armature scoperte e delle parti della carpenteria metallica presente all’intradosso dell’impalcato esposte alle onde e all’atmosfera salina della laguna.
Porti lagunari, flessione dei traffici nel terzo trimestre
I dati relativi al terzo trimestre confermano la flessione dei traffici 2020 per i porti lagunari: il porto di Venezia perde circa 2 milioni di tonnellate rispetto ai primi 9 mesi del 2019 (-11%), il porto di Chioggia perde nello stesso periodo circa 313 mila tonnellate, dato che equivale a un -33%. Per quanto riguarda lo scalo veneziano, va considerato che una rilevante porzione del traffico perduto è ricollegabile al crollo delle importazioni di carbone (-69,5%), causato dal graduale abbandono da parte del Paese di questa fonte energetica in continuità con i principi stabiliti dalla Strategia Energetica Nazionale. Al netto del carbone, infatti, la flessione registrata a Venezia tra gennaio e settembre si attesta su un -7%.