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OTTOBRE 2020 PAG. 4 - NEWS DALL'ITALIA


 

Accordo MIT – Politecnico di Milano per ricerca su infrastrutture e trasporti

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Politecnico di Milano lavoreranno insieme per tre anni per migliorare la manutenzione e la gestione delle infrastrutture oltre che per lo sviluppo della connettività del Paese. L’accordo prevede lo stanziamento ministeriale di circa 2 milioni di euro. Coordinatore generale delle attività sarà Giuseppe Catalano, Responsabile Struttura Tecnica di Missione del MIT, mentre Responsabile scientifico è stato designato Giovanni Azzone dell’ateneo milanese. Tra le macro aree strategiche individuate dall’intesa figura l’analisi dei piani e programmi strategici di investimento per le infrastrutture di trasporto e logistica e la verifica di coerenza con i programmi e le iniziative Europee (Responsabili scientifici Pierluigi Coppola e Fabio Pammolli, Politecnico di Milano) il cui fine è analizzare il quadro di sviluppo delle infrastrutture (obiettivi, impatto e copertura finanziaria), monitorarne l’attuazione e comprenderne le connessioni con il prospetto evolutivo continentale.

Prefetto di Torino nuovo presidente dell’Osservatorio Torino-Lione

Il prefetto di Torino Claudio Palomba è stato nominato presidente dell’Osservatorio per la realizzazione dell’asse ferroviario Torino-Lione. Il presidente avrà il compito di consentire, con la partecipazione attiva dei rappresentanti di tutti gli enti locali interessati, anche se non favorevoli alla Tav, le necessarie azioni compensative dell’impatto territoriale e sociale dell’opera, oltre a promuovere la connessione delle reti e lo sviluppo del trasporto merci ferroviario. 

Parte collaborazione tra Guardia Costiera e LUISS

Il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto e l’Università Luiss hanno siglato un protocollo d’intesa che, nel quadro delle materie di comune interesse, costituisce la base per l’avvio di una collaborazione che si svilupperà attraverso una serie di attività didattiche, di studio, ricerca e di tirocinio, tra il personale del Corpo e gli studenti del prestigioso Ateneo. L’iniziativa si inserisce nella scelta del Comando di aprirsi al mondo accademico per far meglio conoscere agli studenti universitari la complessità del mondo marittimo, della navigazione commerciale, delle sfide ma anche le opportunità che il mare – e soprattutto il Mediterraneo quale porta d’Europa – pone alla comunità internazionale, alle imprese ed ai manager del futuro.  

Assarmatori aderisce a Venezia Port Community

Assarmatori ha firmato il protocollo d’intesa “Venezia Port Community” insieme alle altre associazioni del cluster marittimo. Sulla base dell’accordo verrà formato un Gruppo di lavoro, che si riunirà almeno una volta al mese e completerà il suo mandato entro il 31 dicembre 2021, con lo scopo di dare al sistema una voce comune e mandare un forte messaggio alle istituzioni locali e al governo perché si arrivi presto ad una soluzione dei problemi che riguardano un sistema unico nello scenario internazionale sia dal punto di vista ambientale che economico.

Da TTL invito a guardare al Recovery Fund in modo strategico

La logistica italiana ha bisogno di una visione strategica che prenda seriamente in considerazione la competitività del settore aprendo la strada al digitale e sostenendo gli investimenti green. Un programma di rilancio complessivo che per il momento non è presente nei progetti allegati al Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (PNRR) per l’impiego dei circa 209 miliardi tra prestiti e fondo perduto in arrivo dal Recovery Fund. È quanto è emerso dai lavori del Think Tank della Logistica (TTL) che raggruppa più di 70 stakholders, tra rappresentanti del mondo imprenditoriale e scientifico che hanno aderito al progetto promosso da Ebilog (ente bilaterale del settore) e coordinato dal Freight Leaders Council. Nei progetti presentati dal Governo – secondo i partecipanti al TTL – spiccherebbero molti interventi infrastrutturali, alcuni anche in stand by da anni, ma mancherebbe un quadro d’insieme che metta a sistema le proposte e fornisca anche un livello di priorità. In particolare, gli esperti chiedono strategie definite per aumentare la capacità del sistema della logistica italiana, per stabilizzare la liberalizzazione del mercato, per ampliare le opportunità di business degli operatori, per aumentare il tasso di digitalizzazione e sostenibilità ambientale del settore, due aspetti che peraltro rientrano tra i criteri individuati dall’Europa per il finanziamento dei progetti nell’ambito di Next Generation Eu. Tra le proposte operative emerse dal confronto, la piena efficienza della Piattaforma Logistica Nazionale Digitale, l’avvio sul territorio italiano della sperimentazione del platooning, dei veicoli a guida autonoma e delle smart road, l’aumento della capacità dei porti, investimenti sul cargo ferroviario che consentano di incrementarne i flussi, una dotazione terminalistica adeguata, strumenti premiali per lo shift modale, sburocratizzazione e digitalizzazione dei servizi amministrativi, incentivi per gli investimenti sostenibili, interventi infrastrutturali più veloci con il modello Genova, la creazione di un archivio nazionale delle strade per colmare un gap informativo, ma anche per programmare una manutenzione più attenta della rete stradale esistente. Non ultimo, un’accelerazione sull’obbligo di condivisione dei dati sulla mobilità, una vera e propria base per lo sviluppo dell’informazione e la digitalizzazione dei flussi logistici.

Superare le attuali limitazioni del trasporto per ferrovia delle merci pericolose

FerCargo ha chiesto che l’attuale disposizione imposta da RFI, basata sulla limitazione per ogni tratto della rete ferroviaria nazionale, del numero di treni che trasportano merci pericolose in modo da non superare quello circolato negli anni precedenti venga al più presto superata. Per l’associazione la situazione indotta da questa disposizione è in contrasto con il quadro europeo di regolazione del trasporto ferroviario delle merci pericolose la cui implementazione, in Italia, è competenza dello Stato e non del gestore dell’infrastruttura ferroviaria. In particolare la materia dovrebbe essere regolata non da limitazioni generalizzate ma da eventuali limitazioni specifiche nella modalità di effettuazione dei treni secondo il livello di pericolosità del carico.

Servizio intermodale Novara - Bari

Hupac ha attivato un nuovo collegamento intermodale per carri ferroviari con sagoma P400 che collegherà il sud-est con il nord-ovest italiano. Il servizio unirà il terminal di Bari Ferruccio con Novara, da cui avvengono partenze plurigiornaliere per Benelux, Germania e Scandinavia. Inizialmente il servizio offrirà tre partenze settimanali in entrambe le direzioni, con possibilità di incrementare la frequenza sino a cinque partenze settimanali. Da Novara le partenze avverranno nei giorni di lunedì, mercoledì e sabato con transit time A-C, mentre da Bari le partenze sono programmate nei giorni di martedì (A-B), giovedì (A-B) e sabato (A-C).

Alleanza FSI – Snam per l’impiego dell’idrogeno nel ferroviario

Il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e Snam hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per valutare la fattibilità tecnico-economica e nuovi modelli di business legati allo sviluppo e la diffusione dei trasporti ferroviari a idrogeno in Italia. L’accordo prevede la realizzazione di analisi e studi di fattibilità e lo sviluppo di progetti congiunti su linee ferroviarie convertibili all’idrogeno sul territorio nazionale. Sarà costituito un gruppo comune di lavoro con l’obiettivo di valutare possibili progetti pilota che prevedano la sostituzione dei combustibili fossili con idrogeno. FS Italiane e Snam sperimenteranno soluzioni tecnologiche innovative legate alla produzione, al trasporto, alla compressione, allo stoccaggio, alla fornitura e all’utilizzo dell’idrogeno per contribuire allo sviluppo della mobilità sostenibile, anche partecipando insieme a iniziative congiunte oggetto di potenziale finanziamento o gara d’appalto pubblica.

d’Amico nuovo presidente del Registro Italiano Navale

Paolo d’Amico, presidente esecutivo della d’Amico Società di Navigazione, è il nuovo Presidente del Registro Italiano Navale, di cui era già vice presidente e consigliere d’amministrazione. Il Registro Italiano Navale, con una quota di ampia maggioranza (70%), è socio di riferimento di Rina spa e, quindi, dell’omonimo Gruppo. Gli altri azionisti di Rina spa sono Naus spa (27%) e il management Rina (3%). Il Registro Italiano Navale è un ente privato senza fini di lucro, assimilabile a una fondazione. Nel Consiglio di amministrazione sono rappresentate le principali categorie interessate alle attività dell'Ente e delle sue controllate. Il nuovo presidente, che rimarrà in carica fino al 2023, subentra a Gaspare Ciliberti, nominato presidente onorario. Luigi Merlo affiancherà il presidente in qualità di vice presidente. Flavio Bregant, Cristina Castellini e Vincenzo Petrone sono stati nominati membri del Comitato Esecutivo. Roberto Cazzulo è stato confermato nel ruolo di segretario generale.

Legittima l’istituzione dell’Autorità dello Stretto di Messina

La Corte Costituzionale ha dichiarato legittima l’istituzione da parte dello Stato dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto di Messina, con giurisdizione sui porti di Messina, Milazzo, Reggio Calabria, Tremestieri e Villa San Giovanni ad opera della legge n.136 del 2018 che ha convertito il decreto legge n. 119 dello stesso anno. Con la sentenza n. 208 la Corte Costituzionale ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale promosse dalla Regione Calabria che contestava, in particolare, la competenza dell’Autorità di Sistema Portuale, con sede a Messina, sui porti di Villa San Giovanni e di Reggio Calabria.

Spada alla guida degli agenti marittimi del Friuli Venezia Giulia

Paolo Spada è il nuovo presidente dell’Associazione degli Agenti marittimi del Friuli Venezia Giulia, che guiderà per i prossimi due anni. Il consiglio direttivo dell’organizzazione ha nominato quali nuovi vice presidenti Massimo Babich, Carlo Butti e Marco Ciullini. Obiettivo della nuova presidenza, in continuità con quanto esercitato dai predecessori, rafforzare il ruolo dell’agente marittimo nel cluster dello shipping affinché sia costantemente coinvolto nei tavoli decisionali della Regione, partecipati da stakeholders pubblici e privati, e sia considerato parte attiva del settore anche dagli organi dello stato e da chi gestisce i servizi portuali perché figura di coordinamento e anello di congiunzione tra gli armatori, l’infrastruttura portuale e retroportuale.

 

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