NOVEMBRE 2020 PAG. 32 - Qualità dell’aria e clima le sfide future per i porti
La qualità dell’aria continua a rappresentare la massima priorità ambientale per i porti, seguita dal cambiamento climatico: ben sette scali europei su dieci, nel corso del 2020, hanno tenuto conto di questo fattore nella programmazione di nuove infrastrutture. Il 65% dei porti sta adottando misure per rafforzare la resistenza delle dotazioni esistenti mentre oltre la metà ha già messo in opera scelte operative per contrastare il fenomeno.
È la novità principale contenuta nella Top Ten del V Rapporto Ambientale presentato da European Sea Port Organization, documento annuale che include più di 60 diversi parametri di riferimento per le prestazioni ambientali e i dati sui servizi verdi per la navigazione (elettricità da terra, GNL e tasse portuali differenziate), cui hanno partecipato 97 porti del vecchio continente.
Efficienza energetica e rumore si confermano tra gli elementi più importanti per la determinazione delle politiche di sostenibilità. Quest’ultimo, in particolare, risulta sempre più importante per garantire il rapporto con la comunità locale, esigenza particolarmente sentita per gli scali, come quelli mediterranei, sviluppati in prossimità di grandi centri abitati.
“Nel 2020 le autorità portuali europee hanno continuato a impegnarsi per garantire più trasparenza, coinvolgimento e responsabilità nei confronti delle comunità locali. Quasi tutti (91%) comunicano la loro politica ambientale a tutti i soggetti interessati e l’86% la rende disponibile al pubblico sul proprio sito web,” sottolinea il Rapporto.
Per quanto riguarda i servizi verdi per la navigazione, una quota sempre più crescente di scali (58%) sta offrendo elettricità da terra per le navi ormeggiate. “È importante ricordare che, su questo totale, il 46% di questi porti fornisce elettricità ad alta tensione adatta alle unità d’altura. In particolare, il 40% dei porti prevede di offrire il servizio nei prossimi due anni”.
Nel settore GNL, un terzo dei porti ha reso disponibile il rifornimento di gas naturale liquefatto, che viene fornito principalmente da camion (100%) e da chiatte (34%). Parallelamente, il 57% fornisce tariffe differenziate per le navi che vanno oltre gli standard normativi riguardanti le emissioni, i rifiuti e il cambiamento climatico. Inoltre, circa due terzi dei porti europei sono certificati con uno standard ambientale (ISO, EMAS, EcoPorts’ PERS), con un aumento dell’11% dal 2013. L’81% ha istituito un programma di monitoraggio ambientale.
“Il rapporto ambientale di ESPO di quest’anno mostra che, nonostante i tempi difficili, l’impegno e il sostegno ambientale non è stato interrotto,” sottolinea il Segretario Generale di ESPO, Isabelle Ryckbost. “Le tre principali priorità ambientali non sono una sorpresa. Mostrano chiaramente la direzione intrapresa. Dovremo monitorare la quota di porti certificati con un sistema di gestione ambientale, che è invece leggermente diminuita. Come ESPO ci impegneremo a continuare ad aiutare i porti a dimostrare l’eccellenza nella gestione ambientale attraverso la certificazione EcoPorts PERS, che è l’unico standard ambientale specifico per i porti presente sul mercato”.
Contestualmente alla presentazione del Rapporto l’Associazione ha anche assegnato l’ESPO Award 2020. Il riconoscimento è andato al porto di Algeciras per la sua strategia di successo nell’attirare l’innovazione e le start up locali con il progetto “The Journey of Innovation – Travesía de la Innovación”. Nello specifico, “un percorso di trasformazione del ruolo dell’Autorità portuale che da proprietario, operatore e regolatore diventa partner commerciale e di efficienza”. Per il progetto lo scalo si è dotato di un portale aperto per l’innovazione, organizza giornate dedicate, seminari e premi, oltre un laboratorio di dati portuali e un centro di innovazione collegato con l’università.
Infine, l’Assemblea Generale dell’associazione ha anche rinnovate le sue cariche. Annaleena Mäkilä, presidente dell’associazione dei porti della Finlandia, è stata eletta presidente. Alla vice presidenza, Zeno D’Agostino, riconfermato nel ruolo, e Daan Schalck, Ceo di North Sea Port.
Eugenia De Cesare