SETTEMBRE 2020 PAG. 62 - Componentistica di qualità per l’automotive in Irpinia
Quarantamila metri quadrati, di cui 14mila coperti, 150 nuovi posti di lavoro tra tecnici e operai, cinque linee produttive completamente automatizzate, dieci macchine per ogni linea per un investimento totale di 52 milioni di euro e un fatturato a regime di circa 70 milioni di euro: sono questi i numeri dell’operazione targata Schlote Automotive Italia, la newco nata sull’asse Germania - Italia, protagonista di una significativa convergenza di investimenti italiani ed esteri di importante rilevanza tecnologica nel campo dell’automotive che ha visto la luce nei giorni scorsi nel polo industriale di Nusco, in provincia di Avellino. Un’area che grazie ai cospicui investimenti del gruppo Sira Industrie si impone con questa operazione sempre più come polo di rilevanza strategica non solo per il territorio irpino e per il Mezzogiorno, ma per l’intero comparto automotive nazionale. “Faremo in modo che tutti gli assunti siano soprattutto irpini”, ha dichiarato Jurgen Scholte, presidente di Scholte. Un territorio, quello avellinese, che apre una nuova fase nel campo della mobilità grazie alla sinergica azione del mondo imprenditoriale e delle istituzioni locali. Non è per caso che a Lioni, a pochi chilometri da Nusco, sorgerà Borgo 4.0, la partnership tecnologica targata Adler Pelzer che realizzerà un laboratorio industriale per la mobilità sostenibile e sicura che dovrà rispondere non solo a logiche di tecnologia avanzata ma anche rispondere alle esigenze di gusto e sensibilità del cliente consumatore.
Un’operazione di ricerca che rilancia anche la necessità di saldare insieme imprese, istituzioni, parti sociali, centri di ricerca e formazione per qualificare la filiera su scala territoriale. Soprattutto perché, secondo rilevazioni di Srm (Centro studi legato a Intesa Sanpaolo), in termini di valore aggiunto, un euro speso nell’automotive è capace di generare 2,08 euro tra effetto diretto, indiretto e indotto. E non è poco per il territorio irpino che ha fame di posti lavoro. E che si candida a diventare il polo della catena dell’innovazione del settore. Non solo in termini di ricerca e di produzione, ma anche per sviluppare l’export di componenti per auto.
I protagonisti dell’iniziativa
Oltre a Schlote, gruppo leader nelle lavorazioni meccaniche di precisione e componenti per telai e trasmissioni di auto, con sede ad Harsum in Germania gli altri protagonisti della newco sono la tedesca Bohai Trimet e Sirpress, azienda italiana del gruppo Sira Industrie. La newco eseguirà per conto di Bohai Trimet le lavorazioni meccaniche sui getti pressofusi realizzati da Sirpress che confluiranno poi negli stabilimenti Magna PT di Bari, per essere sottoposti all’assemblaggio da parte delle principali case automobilistiche.
“Abbiamo deciso di fare un investimento in Irpinia perché abbiamo i partner giusti sul posto - ha dichiarato Jürgen Schlote, presidente di Schlote - La nostra azienda si occupa di lavorazioni meccaniche di componenti di precisione, parliamo di scatole cambio e scatole frizione. È questo che noi vogliamo fare qui in Irpinia, componenti di alta qualità per il nostro cliente Magna, partner di Bari, che a sua volta consegnerà questi pezzi alle principali industrie automobilistiche come Daimler, Renault, Bmw, Fiat. La produzione che noi teniamo a sviluppare qui a Nusco - ha aggiunto Schlote - avrà una capacità produttiva annua di un milione di pezzi grazie ad un investimento previsto di 52 milioni di euro in tecnologie”.
A Nusco, ha precisato l’amministratore delegato di Bohai Trimet, Luigi Mattina, saranno realizzati componenti per automotive di alta precisione. “Stiamo facendo un grande investimento in questa zona perché crediamo che questa terra abbia grandi potenzialità. L’obiettivo è di coinvolgere anche altre case produttrici nel progetto, come Mercedes e Volkswagen”.
A fine agosto sono cominciati i colloqui per le assunzioni di operai e tecnici, il primo ottobre lo stabilimento prenderà il via, come annunciato da Valerio Gruppioni, presidente di Sira Industrie. “La struttura è già avviata e siamo in una fase di rodaggio, in questi giorni si stanno svolgendo i colloqui per coprire l’organico e il primo ottobre lo stabilimento sarà a regime. Si tratta di un’operazione importante fortemente voluta da Sire Industrie che grazie a partner importanti potrà rappresentare un volano per l’economia non solo territoriale ma nazionale”. Gruppioni ha puntualizzato che il concepimento dell’azienda è avvenuto proprio nei mesi più difficili per l’industria italiana che ha subito un forte rallentamento a causa della pandemia da Covid.
Eduardo Cagnazzi