SETTEMBRE 2020 PAG. 18 - Il porto di Genova diventi hub per tutto il Mediterraneo
“Il porto di Genova deve cogliere l’occasione della digitalizzazione per non prendere la strada dell’oblio. In questo modo può diventare un centro di servizi per tutto il Mediterraneo”.
Paolo Pessina, Presidente di Assagenti, associazione degli agenti marittimi e dei brokers genovesi, apre così la sua intervista.
Manager di Hapag Lloyd, Pessina ha preso le redini dell’associazione in un momento particolare di difficoltà anche per i porti; il lockdown aveva fatto rinviare la sua elezione dal 22 aprile scorso, al 29 giugno. “Ma occorre la capacità di saper trasformare le difficoltà in opportunità – afferma Pessina - adottando le scelte giuste, utilizzando al meglio i fondi messi a disposizione attraverso il Recovery Fund per realizzare le opere in programma o in via di realizzazione, a partire dalla grande diga, al terzo valico, dall’ultimo miglio ferroviario, ritenuto strategico, sino alla digitalizzazione, ritenuta una grande occasione di lavoro qualificato, e altamente specialistico, per i giovani genovesi.
Una volta realizzate queste infrastrutture entrerà in gioco il marketing territoriale, per valorizzarle, perché occorre saper vendere il porto nel suo complesso, perché quelli che sono i competitor di oggi, saranno anche quelli di domani; infatti i paesi del Nord Europa non permetteranno facilmente che le merci che oggi passano dai loro porti transitino da Genova. Per questo motivo serve una grande collaborazione tra amministrazioni pubbliche e imprese”.
L’appello alla collaborazione è diventato ancora più importante dopo il collasso del traffico autostradale di questa estate, dove è mancato totalmente il coinvolgimento degli operatori che sarebbe stato necessario in fase di lavori di verifica alle infrastrutture come quelli che abbiamo vissuto.
Per questo motivo l’utilizzo delle risorse del Recovery fund sarà un banco di prova (con l’auspicio che non diventi un terreno di scontro politico) utile a portare a termine le opere già citate e a risolvere altre carenze da tempo denunciate, come la questione degli spazi per i contenitori vuoti adiacenti al porto.
Paolo Pessina rappresenta un cambiamento per Assagenti; è infatti il primo Presidente manager di una grande compagnia internazionale, senza legami con l’imprenditoria locale, segno inequivocabile di un cambiamento avvenuto nello shipping italiano, sia in banchina, sia nell’indotto portuale. Una caratteristica che gli permette di avere una visione ampia e di prospettiva per il porto di Genova, con la consapevolezza dell’imprevedibilità che caratterizza il mondo dello shipping internazionale, con i traffici sempre pronti a spostarsi rapidamente dove le condizioni sono migliori.
Ad affiancare il neo presidente per il biennio 2020-2022 è stato eletto un consiglio di imprenditori di alto profilo e con grande motivazione con cui affrontare e condividere questa esperienza sfidante per Genova e il suo porto in un momento particolarmente complesso per la nostra economia e per la nostra società . “Ci sarà infatti molto da lavorare per il prossimo biennio - conclude Pessina - Facendo parte di un sistema strategico per lo sviluppo e la crescita della città , la nostra associazione deve essere sempre più presente nei flussi decisionali con l’obiettivo di rappresentare gli interessi di un comparto che conta a Genova 120 aziende e 2750 addetti diretti e che, storicamente, ha contribuito alla crescita economica della nostra città ”.