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AGOSTO 2020 PAG. 47 - Formazione dei lavoratori del porto di Marina di Carrara







Ad un anno dall’apertura di una sede distaccata della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica della Spezia, già presente in Liguria, con una sede a Genova, e in diverse regioni italiane, è stato presentato il primo bilancio sui corsi professionali di formazione dello scalo sostenuti economicamente dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale ai quali farà seguito un periodo di training pratico di addestramento, organizzato con la collaborazione dei terminalisti.

I risultati del primo anno di questa attività di formazione sono stati presentati nel corso di una conferenza alla presenza di Carla Roncallo, Presidente dell’AdSP,
“Da anni lavoriamo in piena sinergia con la Scuola Nazionale Trasporti e Logistica e trovo molto produttiva la sua collocazione, da ormai un anno, anche a Marina di Carrara. Le nostre imprese hanno sempre necessità di formazione ed in particolare oggi la Scuola diventa uno strumento utilissimo perché, in questo caso, la Co.Se.Port possa essere messa nelle condizioni di lavorare di più e meglio, grazie a percorsi formativi e innovativi” ha detto la Presidente Roncallo.

Dal canto suo Luca Perfetti, Dirigente Demanio, Personale e Formazione dell’AdSP,  ha spiegato il percorso che ha portato alla decisione di sostenere, da parte della AdSP, l’iniziativa: “Ogni anno stiliamo il piano organico del porto, dove mettiamo in evidenza criticità e opportunità nell’ambito lavorativo. Nel 2019 è emersa la necessità, da parte dei nostri terminalisti, di attuare un percorso formativo specifico per i lavoratori. La legge ci consente di intervenire in maniera diretta per qualificare formare e addestrare personale portuale, così abbiamo deciso di intraprendere questo percorso e andare in aiuto ai terminalisti che chiedevano figure professionali che non erano presenti nell’art 17 del porto di Marina e soprattutto agli stessi lavoratori, incrociando domanda ed offerta”.
Rallisti, gruisti e carrellisti saranno così formati dalla SNT che, come ha rilevato Pier Gino Scardigli, Presidente della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica, ha già formato nel 2019 trenta persone per il terminal MDC: “Crediamo molto nella nuova Autorità che mette a sistema due importanti realtà portuali di due territori, separati solo dal punto di vista istituzionale, ma affini ed omogenei dal punto di vista culturale e sociale. E’ una avventura per noi molto stimolante. Ci auguriamo in futuro di avviare progetti anche con Grendi e FHP”. La Scuola Nazionale Trasporti, con sede principale alla Spezia, ha già in programma di realizzare, nel 2020, 3.500 ore di formazione per le imprese di logistica e 4.500 ore di formazione per giovani laureati e diplomati. “Siamo molto radicati nell’Alto Tirreno – ha affermato Genziana Giacomelli, Direttore della Scuola - Sono 14 le persone che andremo ora a formare presso il Porto di Carrara per circa 3000 ore. Il percorso è, come si suole dire, sartoriale. Si parte infatti dall’analisi del bagaglio personale delle esperienze di ciascuna persona, poi si viene all’analisi puntuale delle esigenze formative. Sì è il metodo applicato di una formazione personalizzata, cucita addosso ad ognuno dei destinatari dei percorsi”.

Testimonial d’eccezione è stato Michele Giromini che ha dato atto “di aver ottenuto risultati importanti grazie all’eccellente lavoro svolto dalla Scuola. Anzi, per il terminal MDC, anche grazie a rapporti storici esistenti, il supporto della SNT è stato fondamentale nelle fase di nascita e sviluppo del terminal di Marina di Carrara dove abbiamo già realizzato 7.700 ore di formazione”.
Cristiano Sacchi presidente Co.Se.Port, ha ringraziato l’ADSP per avere aperto questa porta: “Dopo la crisi non avevamo disponibilità di fondi per organizzare i corsi, quindi fondamentale risulta essere il supporto dell’AdSP per la nostra crescita”.

Anche Paolo Dello Iacono AD di FHP ha accolto favorevolmente l’iniziativa, sottolineando come ci sarà necessità in futuro di un piano formativo più complesso, visto che l’attività principale di FHP è legata alle produzioni della Nuovo Pignone, “che ci consentirà di effettuare non solo imbarco e sbarco ma qualcosa di più relativamente a operazioni di assemblaggio. Quindi la riqualificazione professionale dovrà spaziare su più campo, per un piano formativo che può essere volano per il futuro”.
                                                                                                                            Cosimo Brudetti
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