AGOSTO 2020 PAG. 33 - NEWS OBOR
Crescono gli investimenti cinesi nei paesi BRI
Gli investimenti diretti non
finanziari della Cina nei Paesi lungo la Belt and Road si sono attestati a
10,27 miliardi di dollari nei primi sette mesi del 2020, in crescita del 28,9
percento su base annua. Lo affermano i dati pubblicati dal ministero del
Commercio cinese. In questo periodo, gli investimenti hanno rappresentato il 17%
del totale degli investimenti diretti non finanziari in uscita della Cina, in
aumento di 4,5 punti percentuali su base annua. In termini di progetti
aggiudicati all’estero, le imprese cinesi hanno firmato nuovi contratti per un
valore di 67,18 miliardi di dollari nei Paesi lungo la B&R nel periodo tra
gennaio e luglio. Il valore dei nuovi contratti rappresenta il 55,2 % dei
progetti esteri aggiudicati dalla Cina nello stesso periodo. Il volume d’affari
dei progetti esteri aggiudicati e completati è stato di 40,43 miliardi di
dollari, pari al 57,8% del totale del Paese.
Primo treno merci
“made in Austria” in direzione Cina
Fibre e pasta utilizzate per i
prodotti tessili sono partiti dal Vienna South Terminal per il primo trasporto
merci su ferro totalmente “made in Austria” in direzione Cina. Il servizio è
stato effettuato per conto del gruppo Lenzing: 41 container per un valore
totale di 1,8 milioni di euro direttamente ai clienti in Cina. Durante il suo
viaggio di 16 giorni con destinazione Shanghai, nella Cina orientale, passando
per Xi'an, nella Cina settentrionale, il treno ha percorso un totale di 10.460
chilometri attraversando sei Paesi (Austria, Repubblica Ceca, Polonia,
Bielorussia, Russia e Kazakistan). “Con questa nuova rotta di trasporto, possiamo
soddisfare più rapidamente la grande domanda da parte dei nostri clienti di
fibre prodotte in maniera sostenibile. Grazie al trasporto ferroviario i
prodotti arriveranno ai nostri clienti in Cina due volte più velocemente
rispetto al trasporto marittimo” ha sottolineato Stefan Doboczky,
amministratore delegato del gruppo Lenzing. La rotta viene considerata dal
governo austriaco come “parte integrante del programma per la protezione del
clima”. “Vogliamo sostenere il passaggio dalla strada alla ferrovia,
soprattutto nel trasporto merci” ha dichiarato Leonore Gewessler, ministra
austriaca della protezione del clima, dell'ambiente, dell'energia, della
mobilità , dell'innovazione e della tecnologia. Cina e Austria collaboreranno da
vicino per organizzare merci e trasporti e semplificare ulteriormente le
procedure di sdoganamento come contributo allo sviluppo della BRI.
Un centro per lo sviluppo dell’economia digitale tra Cina e paesi ASEAN
La Regione autonoma del Guangxi
Zhuang, nella Cina sudoccidentale, e l’Associazione delle Nazioni del Sud-est
asiatico (ASEAN) hanno lanciato un piano per costruire il China-ASEAN Digital
Trade Center per dare impulso alla cooperazione nell’ambito dell’economia
digitale nella regione. Il centro, con sede a Nanning, capoluogo del Guangxi e
sede permanente del China-ASEAN Expo, è predisposto per essere un parco per lo
sviluppo dell’economia digitale con edifici adibiti a uffici, industrie
creative digitali, operazioni di piattaforma, big data, Internet delle cose, e
altre strutture. Il progetto è importante anche per la costruzione del
Cina-ASEAN Information Harbor. Entro la fine del 2021, saranno investiti 5
miliardi di yuan (circa 724 milioni di dollari) nel progetto che potrÃ
accogliere 4.000 imprese, con oltre 5 centri espositivi e depositi aziendali
all’estero costruiti nei Paesi dell’ASEAN. Tra il 2022 e il 2025 saranno poi
investiti altri 20 miliardi di yuan, consentendo al centro di accogliere oltre
10.000 operatori del mercato del commercio digitale, 10 dei quali con un
fatturato di oltre 1 miliardo di yuan ciascuno, e altri 100 con un fatturato di
oltre 100 milioni di yuan ciascuno.
BRI,
Pechino preoccupata dalla situazione in Bielorussia
L’instabilità creata dalle recenti
proteste in Bielorussia potrebbe minacciare gli investimenti
cinesi nell’ambito della Belt and Road Initiative (Bri). Pechino, così come nel
caso di Afganistan, Iran e Medio Oriente, considera le turbolenze politiche un
ostacolo allo sviluppo della sua strategia infrastrutturale. La linea ufficiale
cinese rimane quella di condannare ogni interferenza negli affari interni di un
altro Stato, puntando ad una Bielorussa non troppo allineata con la Ue o con
Mosca. Secondo il China Global Investment Tracker, dal lancio dell’iniziativa
nel 2013, gli investitori cinesi hanno riversato in Bielorussia 1,6 miliardi di
dollari, soprattutto nei trasporti, nella logistica e nell’energia. Lo scorso
anno, le istituzioni finanziarie cinesi hanno concesso anche una linea di
credito da 12,7 miliardi di euro alla Banca bielorussa per lo sviluppo. Tra gli
investimenti più importanti, Pechino ha finanziato la costruzione di un parco
industriale hi-tech alle porte di Minsk costato nel complesso 1,7 miliardi di
euro.
Un
satellite per i paesi BR
La China National Space
Administration ha annunciato che il satellite di osservazione della Terra
Gaofen-7 è stato messo in servizio. Lanciato il 3 novembre 2019, Gaofen-7 è il
primo per uso civile in Cina con rilevamento in ottica 3D e mappatura
satellitare che raggiunge il livello inferiore al metro. Può fornire una scala
1:10.000 di mappatura 3D satellitare per utenti in Cina e altri Paesi che
partecipano alla Belt and Road Initiative. Dall’inizio del progetto Gaofen nel
2010, i dati del satellite sono stati utilizzati da più di 20 industrie cinesi.
Si sblocca il CPEC
Riprende fiato il progetto CPEC
(Corridoio economico Cina – Pakistan) con la firma di un accordo per
l’avanzamento delle infrastrutture ferroviarie ed energetiche tra Pechino e
Islamabad. L’intesa è giunta a seguito di un incontro tra i vertici dei due
Paesi in cui è stata ribadita la reciproca volontà di accelerare lo sviluppo
della BRI. Il CPEC è un progetto da 62 miliardi di dollari ed è uno dei
pilastri dell’iniziativa strategica cinese. Pechino è già oggi il principale
investitore straniero del Pakistan e il fatto che i due paesi abbiano un comune
nemico ai confini, l’India, rende ancor più scontato il processo di convergenza
tra i due paesi. In realtà , recentemente ci sono stati problemi sul progetto, con
il timore del governo pakistano di cadere nella cosiddetta “trappola del
debito”. Ciononostante in questo mese Islamabad ha approvato uno schema da 6,8
miliardi di dollari per l’ammodernamento della Linea principale 1, cioè la
tratta ferroviaria da quasi 2mila km tra Karachi a Peshawar. Si tratta del più
costoso e delicato progetto della CPEC che era stato finora bloccato, perché
ritenuto troppo oneroso. Dopo un taglio di 2 miliardi di dollari, è però
ripartito, nonostante il costo resti ancora molto importante per le casse del
Pakistan.
Un libro per il mezzo secolo di relazioni diplomatiche Italia - Cina
In occasione del 50esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina si è svolta a Pechino una
conferenza online di presentazione del primo Libro Blu sull’Italia, dal titolo “Rapporto annuale sullo sviluppo dell’Italia
(2019/2020): sui 50 anni delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia”.
Gli autori del libro provengono da istituti accademici, think tank e universitÃ
dei due Paesi, tra cui l’Accademia cinese di scienze sociali, l’UniversitÃ
delle lingue straniere di Pechino, l’istituto italiano Eurispes, l’Istituto
Luigi Sturzo e l’Università Sapienza di Roma. Il Libro Blu ha come tema
centrale “la cooperazione
Cina-Italia in occasione dei 50 anni delle relazioni
diplomatiche” e si concentra sullo sviluppo della cooperazione a partire
dallo stabilimento delle relazioni. In 50 anni, i rapporti bilaterali si sono
rafforzati sempre di più e le forme e i contenuti della collaborazione hanno
subito grandi cambiamenti. I settori sono politica, economia, società , cultura,
istruzione, sviluppo scientifico ed altro. Secondo il libro, lo scambio
culturale è sempre stato un punto saliente della cooperazione tra Cina e Italia. Negli
ultimi 50 anni, la cooperazione economica e commerciale bilaterale ha portato a
benefici tangibili per i cittadini, ma la cooperazione e lo scambio culturale
hanno promosso un arricchimento
immateriale. “La Cina e l’Italia sono l’emblema della civiltà orientale e occidentale, riconosciute come grandi nazioni
culturali a livello mondiale, e attualmente occupano i primi due posti per il
numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità . Sono proprio le peculiari caratteristiche
dello scambio culturale che hanno favorito la promozione della comunicazione
tra i popoli e potranno diventare, in futuro, una solida base per intensificare
la collaborazione”.
Ampliamento dell’aeroporto di Xi’an
West Airport Group ha annunciato
l’ampliamento dell’aeroporto della città di Xi’an, nella provincia dallo Shaanxi, nella Cina nord-occidentale
per farne un hub di riferimento della BRI. Secondo il gruppo, il nuovo piano si
rivelerà il più grande progetto di costruzione di un aeroporto della Cina
nord-occidentale in termini di volume di costruzione e di portata degli
investimenti. L’obiettivo è gestire ogni anno i viaggi di 83 milioni di
passeggeri e un milione di tonnellate di merci, entro il 2030. L’intervento è
stato approvato dalle autorità governative con un investimento di circa 6,8
miliardi di dollari, inclusi anche lavori di ampliamento che riguardano
terminal, controllo del traffico aereo e la fornitura di carburante. Secondo la
Civil Aviation Administration of China (CAAC), lo Xi’an Xianyang International
Airport è classificato come uno dei 10 principali aeroporti internazionali
della Cina nel 13/mo piano quinquennale (2016-2020) dell’industria cinese
dell'aviazione civile. Dopo il completamento del nuovo progetto, Xi'an Xianyang
International Airport avrà quattro piste e quattro terminal. Si prevede inoltre
che sarà pioniere degli aeroporti cinesi nell’applicazione di un sistema per la
pista intelligente, capace di integrare potenza tecnologica dei big data, cloud
computing e intelligenza artificiale.