MAGGIO 2020 PAG. 54 - Rilancio del cargo ferroviario per supportare la logistica
Una serie di interventi a costo zero per il rilancio del cargo ferroviario e a beneficio del sistema logistico nazionale alle prese con la ripresa post-Covid. Sono le proposte contenute in un position paper che Fercargo, l’associazione che riunisce le aziende private del cargo ferroviario, ha recapitato alla ministra Paola De Micheli. Il documento sottolinea le caratteristiche tipiche dell’attività – sistema chiuso, facilmente controllabile, tracciabile e regolabile – ed evidenzia la sua strategicità in un momento così delicato del Paese. “Si consideri che sul trasporto ferroviario un equipaggio treno (massimo 2 persone) movimenta 40 semirimorchi, un terminal intermodale che gestisce giornalmente 20 coppie di treni utilizza 60 ferrovieri per muovere merce che altrimenti mobiliterebbe 800 autisti. Vi è una relativa certezza che le occasioni di contagio siano veramente ridotte al minimo”.
Per sfruttare al meglio queste potenzialità il comparto va però sostenuto con una serie di azioni nel breve termine che potrebbero essere oggetto del decreto semplificazioni di prossima emanazione.
Questi i punti principali indicati da Fercargo:
Trasporto ferroviario merci di treni pesanti
Effettuare sull’intera Rete Ferroviaria attrezzata coerentemente con gli standard europei treni con peso superiore alle 2000 tonnellate. “L’attuazione di questa misura permette di trasportare un volume maggiore di merce producendo efficienza nel sistema e maggiore competitività del trasporto ferroviario merci”.
Sostegno del trasporto ferroviario delle merci pericolose
Il trasporto delle merci pericolose richiede una particolare attenzione delle istituzioni perché è un segmento decisivo della catena logistica per coniugare l’obiettivo dello sviluppo delle filiere produttive servite dal sistema dei trasporti con gli standard di sicurezza che questo sistema deve perseguire e che, per le ferrovie, ha un preciso riferimento nell’armonizzazione delle regole applicabili allo spazio ferroviario unico europeo. Occorre particolare attenzione politica e un chiaro sostegno delle istituzioni verso una modalità di trasporto, che nella fase di emergenza sanitaria, è stata fondamentale per servire il Paese dei prodotti e materie prime necessarie.
Digitalizzazione documenti di trasporto
Nella catena del trasporto ferroviario merci nazionale ed internazionale esistono ancora documenti di accompagnamento in formato cartaceo. Si chiede di digitalizzare tutti i procedimenti del settore.
Formazione del personale in e-learning
In questa fase di emergenza, non poche sono state le difficoltà che tutte le imprese hanno affrontato con la formazione del personale operativo. In particolare è ancora limitato l’utilizzo della formazione in modalità e-learning o FAD, ad esempio sono escluse le fasi conclusive per l’abilitazione dei macchinisti.
Modulo di condotta ad Agente Solo
In tutti i Paesi dell’Unione Europea, la condotta del treno è svolta da un solo macchinista. In Italia i macchinisti sono due. Questo modulo non è previsto da una legge, ma da una consuetudine organizzativa. Nel periodo dell’emergenza sanitaria, al fine di praticare il distanziamento degli agenti, gli stessi hanno viaggiato nelle due cabine disponibili nella locomotiva, praticando di fatto la guida ad Agente Solo. Vista questa recente esperienza, si chiede un approfondimento del Ministero dei Trasporti.
Interventi Infrastruttura standard Europei
Accelerare gli interventi su infrastruttura ferroviaria, già finanziati nei contratti di programma vigenti, che permettono un maggiore adeguamento agli standard di trasporto Europei, ovvero binari che permettono il modulo di trasporto di treni lunghi 750 metri con massa trainata oltre le 2000 tonnellate e profilo P/C 80/410.
Riordino della normativa riguardo le attività di ultimo miglio ferroviario
Accelerare le attività del tavolo fra gli stakeholders, riguardo il riordino della normativa sull’attività di manovra ferroviaria. Questo permetterebbe una semplificazione del quadro regolatorio utile per tutto sistema.
Interventi su infrastruttura per ultimo miglio
Si chiede il rifinanziamento della norma presente nella Legge 96/2017 che ha permesso al Gestore
dell’infrastruttura, di intervenire su alcune parti di Rete Ferroviaria relative ad ultimo miglio. Questi interventi hanno un elevata redditività perché favoriscono il traffico aumentando l’efficienza dell’infrastruttura.
Incentivi attività ultimo miglio ferroviario merci
Al fine di sopportare i costi generati dai “colli di bottiglia” presenti sulla infrastruttura di ultimo miglio, è necessario previsione incentivi per le attività di manovra ferroviaria nei terminali e nei raccordi industriali.
Incentivi piano accelerato ERTMS
L’Europa si sta dotando, con estrema lentezza, di un sistema di segnalamento unico, l’ERTMS/ETCS. L’utilizzo di un sistema unico in tutta Europa, porterà evidenti benefici in termini di competitività . La transizione a tale sistema, seppur processo irreversibile, sarà lunga e costosa. RFI ha predisposto un ambizioso piano “accelerato” di attrezzaggio per tutta l’infrastruttura Italiana tra il 2022 ed il 2035, questo permetterà a RFI un notevole risparmio nei costi di manutenzione in virtù della sua configurazione tecnica. Il Forum FerCargo ha apprezzato tale iniziativa ma questo piano può essere implementato solo a fronte di supporto economico, mediante finanziamento a fondo perduto, ai possessori delle locomotive per l’attrezzaggio di tale sistema a bordo dei propri rotabili, dal momento che tale sistema rappresenta per le Imprese Ferroviarie merci una voce di costo aggiuntiva senza significativi miglioramenti delle prestazioni delle locomotive esistenti.
Francesco S. Salieri