MARZO 2020 PAG. 20 - Sfasatura temporale tra la Cina e il sistema produttivo italiano

La quotidianità degli operatori portuali al tempo della pandemia congela lo scorrere del tempo. Un presente continuo che rende difficile fare previsioni sul brevissimo tempo e, a maggior ragione, programmare azioni per affrontare al meglio il periodo post-crisi. La conferma arriva dal Coordinatore Confetra Mezzogiorno e Presidente del Consiglio territoriale Campania dei doganalisti, Domenico De Crescenzo. «Registriamo un rallentamento generalizzato dell’attività, dovuto da una parte da una contrazione dei traffici non facilmente quantificabile dall’altro dalla condizione di generale restrizione che si trovano ad affrontare tutte le attività, pubbliche e private, del paese». In questo periodo comincia a propagarsi l’ondata iniziale del lockdown della manifattura cinese che rifornisce il sistema logistico italiano. «Ma, sostanzialmente, si vive se non proprio alla giornata con una prospettiva temporale molto limitata. Quello che è certo è che le attività portuali saranno influenzate dalla sfasatura temporale tra gli apparati produttivi cinesi, avviati verso la ripresa piena del lavoro, e il sistema italiano, ancora alle prese con le necessarie misure di contenimento che ostacolano l’operatività ottimale. Solo verso la metà di aprile sarà forse, con tutte le cautele del caso in uno scenario così precario, azzardare una prima interpretazione degli andamenti». Nel frattempo si lavora, affrontando ora per ora le difficoltà di un lavoro che per la sua specificità non può affidarsi solo allo smart working, vera e propria ancora di salvezza per molte attività di servizi. «Per la nostra categoria, così come ad esempio per gli agenti marittimi, non è possibile operare solo da remoto. Per svolgere operazioni in dogana è necessario spostarsi». Come Confetra continua invece il coordinamento in tempo reale con Roma per individuare le migliori risposte alle emergenze del settore. «Stiamo lavorando senza sosta per garantire le massime garanzie al sistema logistico italiano nel periodo post-crisi».