GENNAIO 2020 PAG. 6 - NEWS DAL MONDO
La finanza
islamica sempre più coinvolta nel settore dello shipping
Cresce il peso della
“finanza islamica” (basata su alcuni interpretazioni del Corano, tra cui il
divieto di riscuotere interessi sui debiti e l’obbligo di effettuare
investimenti socialmente responsabili) nel mondo dello shipping mediorientale.
La Oman Shipping Company, società del ramo logistico della saudita Asyad Group
ha ottenuto un finanziamento di 80 milioni di dollari dalla Abu Dhabi Islamic Bank per l’acquisto
di due unità per il trasporto di greggio. Lo strumento finanziario permetterà a
OSC di migliorare la sua posizione debitoria riducendo i costi complessivi di
finanziamento ed eliminando eventuali rischi di consolidamento del debito.
L’accordo segue un’analoga intesa con Standard Chartered per un analogo
prestito da 110 milioni di dollari per l’acquisto di tre navi cisterna e due
VLCC. Fondata nel 2003, la compagnia di navigazione dispone di una flotta di 53
navi moderne (di proprietà e noleggiate).
DP World porterà la capacità del porto di Jeddah a 3,6 milioni di TEU
DP World investirà 500
milioni di dollari per la modernizzazione del porto di Jeddah, a partire dalle
infrastrutture necessarie per permettere l’attracco di Ultra-large Container
Carriers. È quanto prevede l’accordo trentennale stipulato tra il gruppo e la
Saudi Ports Authority per la gestione e lo sviluppo del terminal container
Jeddah South Container Terminal. Fondato nel 1976 il “Porto Islamico di Jeddah”
si trova sul Mar Rosso e movimenta oltre 6 milioni di TEU, costituendo un
importante hub sulla rotta di collegamento Est-Ovest e il principale punto di
riferimento per le importazioni commerciali del regno saudita. L’intesa rientra
nel piano di diversificazione economica Saudi Vision 2030 e prevede il
raggiungimento di una capacità di 3,6 milioni di TEU (rispetto agli attuali 2,4
milioni) e l’uso delle tecnologie più avanzate per garantire trasparenza e
maggiore velocità nella movimentazione delle merci.
Suez cresce anche grazie al pricing flessibile
Tariffe per il transito
delle navi nel Canale di Suez invariate per il 2020, ad eccezione delle
categore Dry Bulk e LPG per le quali
sarà applicato a partire dal prossimo Aprile un aumento del 5%. Lo ha
annunciato la Suez Canal Authority che ha reso noto anche i dati del traffico
relativi al 2019. Attraverso il Canale, in particolare, l’anno scorso sono
passate 18.880 unità navali rispetto alle 18.174 del 2018, con un incremento
del 3,9%, mentre il tonnellaggio netto totale ha raggiunto 1,2 miliardi di
tonnellate, con un incremento del 5,9% rispetto all’anno precedente. In
crescita anche la quantità di carichi in transito (+4,9%) che passano da 983
milioni di tonnellate a 1.031 milioni di tonnellate, e i ricavi, passati da 5,7
miliardi di dollari a 5,8 miliardi, con un incremento dell’1,3%. Bilancio
positivo da ascriversi, secondo i vertici dell’Authority, alle politiche di
marketing e pricing flessibili che hanno permesso di attrarre per la prima
volta ben 3.463 navi di compagnie che non erano mai transitate attraverso il
Canale. Politica commerciale che sarà ulteriormente rafforzata nel corso del
2020 per contrastare l’ascesa delle rotte alternative (soprattutto ferroviarie)
sulla direttrice Asia – Mediterraneo.
Centro digitale di CMA-CGM in Libano
CMA-CGM ha inaugurato a
Beirut “The Hub”, un centro dedicato allo sviluppo digitale delle sue attività.
La capitale del Libano già ospita l’ufficio regionale del gruppo per la regione
di Levante (con riferimento a nove paesi) oltre ai servizi per la stessa area
(con riferimento però a 11 paesi) di Ceva Logistics, acquisita nell’aprile
dello scorso anno. Obiettivo del nuovo insediamento sarà quello di lavorare
sulla trasformazione digitale e sull’automazione di parte delle procedure del
Gruppo. Già presente nei due princiapali porti del paese, Beirut e Tripoli,
CMA-CGM punta a gestire direttamente il Beirut Container Terminal Consortium
per il quale partirà a breve una gara per il rinnovo delle concessioni.
Cresce il traffico nei porti dell’Ucraina
Per la prima volta negli
ultimi dieci anni i porti marittimi dell’Ucraina hanno superato la quota del
milione di TEU. Precisamente, secondo i dati dell’Ukrainian Sea Port Authority,
1.003.500, con un aumento del 18% rispetto al 2018. La crescita della
movimentazione, secondo i vertici dell’autorità statale, è stata trainata
dall’attività dei quattro terminal privati che operano negli scali del paese.
L’obiettivo dichiarato per il 2020 è registrare ancora una crescita superiore
alla media mondiale del marcato container attraverso i progetti di
potenziamento infrastrutturale previsti e l’inserimento progressivo
dell’Ucraina nelle rotte della BRI e del Corridoio di trasporto Europa-Caucaso-Asia
(TRACECA).
India, acquisizione portuale da
1,9 miliardi di dollari
Adani Ports and Special Economic Zone, controllata della indiana Adani
Group, punta ad acquisire la gestione del secondo scalo portuale privato
dell’India. La società acquisirà il 75% di Krishnapatnam Port, compagine che opera nell’omonimo scalo situato nel
distretto di Nellore, nell’Andhra Pradesh, sulla costa orientale del subcontinente. Si tratterà della più
importante acquisizione della APSEZ per un valore complessivo di 1,9 miliardi
di dollari. Con un traffico di 54 milioni di tonnellate (e una crescita del
20,1%) Krishnapatnam permetterà ad Adani Ports di consolidare la
sua posizione come primo peratore portuale nazionale con una quota del mercato
che salirà dal 22 al 27%. La transazione, in attesa dell’autorizzazione delle
autorità competenti, dovrebbe essere conclusa entro l’inizio del prossimo
maggio.
Indonesia, hub per l’automotive a Pambitan
L’Indonesia punta a
diventare hub di riferimento per l’area del Sud Est asiatico nel settore
automotive attraverso il porto di Patimban, nella regione del Subang a ovest di
Giava. Il progetto del nuovo scalo, il secondo in ordine di grandezza del
paese, dopo Tanjung Priok Port di Jakarta, prevede un investimento di circa 3,4
miliardi di dollari entro il 2027. L’area presa in considerazione copre una
superficie totale di 654 ettari di cui 300 dedicati a terminal per
movimetazione veicoli e container intermodali e altri 354 per servizi a
sostegno. Lo scalo sarà collegato direttamente alla principale arteria
autostradale del paese, Cipali Toll Road, con un tratto a pedaggio lungo 37
chilometri il cui completamento è previsto entro il prossimo giugno.
L’obiettivo delle autorità indonesiane è quello di attrarre l’export
dell’industria automobilistico verso si mercati di Australia, Nuova Zelanda,
paesi dell’Asean.
CLIA, 32 milioni di crocieristi nel 2020
Nel 2018 il settore delle
crociere ha impiegato 1.117.000 lavoratori per un monte salari di 50,24
miliardi di dollari e un fatturato complessivo di 150 miliardi. E’ quanto
emerge dall’Outlook 2020 del settore realizzato da CLIA - Cruise Lines International Association che evidenzia il
crescente impegno del comparto a favore di pratiche turistiche responsabili,
con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e alla gestione delle
destinazioni (22 i miliardi investiti in sviluppo di nuove tecnologie ad alta
efficienza energetica, partnership con i governi locali e l’impegno a ridurre
del 40% entro il 2030 rispetto al 2008 il tasso di emissioni carbonio). I dati
del report prevedono per il 2020 una presenza di 32 milioni di passeggeri.
Domanda in crescita che sarà soddisfatta con l’entrata in servizio di 19 nuove
navi oceaniche. Secondo il nuovo CLIA 2018 Global Economic Impact Analysis, i
passeggeri spendono 376 dollari nelle città portuali prima di imbarcarsi in
crociera e spendono 101 dollari in ogni destinazione portuale in visita durante
una crociera. Il Nord America rappresenta il tasso più alto di crocieristi con
14,2 milioni di nordamericani in crociera nel 2018. Tra i trend maggiori che si
registreranno nel 2020: sostenibilità ambientale; l’uso crescente del LNG (il
44% del nuovo tonnellagio lo userà come propulsione primaria); sistemi avanzati
di trattamento delle acque reflue; shore-side Power; riduzione della plastica.
Crescerà il fenomeno del cosiddetto Micro Travel, ovvero la preferenza per i
viaggi veloci. Le compagnie si stanno infatti attrezzando per offrire crociere
di dimensioni bite-size su un periodo di tre-cinque giorni, offrendo itinerari
più brevi verso una varietà di destinazioni.
70esima Sessione del Consiglio della IALA
Si è svolta a Noumea,
Nuova Caledonia, la 70esima Sessione del Consiglio della IALA di Parigi
(International Association of Lighthouse Authorities and Aids to Navigation),
associazione nata con lo scopo di promuovere la sicurezza della navigazione
marittima e l’economico ed efficiente movimento delle navi attraverso il
miglioramento e l’armonizzazione dei servizi internazionali di ausilio alla
navigazione a beneficio della Comunità marittima e della protezione
dell’ambiente. L’Associazione, con un ruolo crescente nei percorsi di
standardizzazione dei dati, dei sistemi e dei processi di digitalizzazione, ha
iniziato nel 2014 un percorso di trasformazione in Organizzazione
Intergovernativa, a similitudine dell'IMO (International Maritime
Organization). In virtù dei positivi riscontri internazionali consolidatisi nel
corso di tre Pre Conferenze internazionali preparatorie, è stata convocata nel
prossimo febbraio a Kuala Lumpur una Conferenza internazionale che avrá
l’obbiettivo di giungere all’adozione del testo definitivo della Convenzione
istitutiva della nuova Organizzazione Intergovernativa a cui successivamente
seguirà la firma della Convenzione a Parigi e la ratifica da parte dei singoli
Stati. Nel corso della sessione sono state definitivamente approvate alcune
Linee guida, Raccomandazioni e Standard di rilevante interesse, di prossima
immediata pubblicazione.
Asia centrale e Caucaso, accordo a 5 nel settore ferro
Nuove strategie per
aumentare il trasporto cargo e multimodale e per standardizzare le tariffe al
centro del summit dei vertici ferroviari di Azerbaijan, Georgia, Kirghizistan,
Turkmenistan, Uzbekistan tenutosi a Tashkent. Il vertice ha portato ad un
accordo per la creazione di un coordinamento dei sistemi ferroviari dei
relativi paesi centrasiatici e caucasici nelle tratte di collegamento verso
l’Europa. Il primo trasporto pilota ferroviario
di container dovrebbe essere avviato nei primi mesi del 2020.