GENNAIO 2020 PAG. 44 - I vertici di Confetra incontrano la ministra Paola De Micheli
Si è tenuto al Ministero l’incontro tra la Ministra Paola De Micheli e il vertice di Confetra.
Il Presidente Nicolini ha posto l’accento sull’emergenza infrastrutturale che – soprattutto in Liguria e Piemonte – sta rendendo ormai quasi impossibile operare servizi di trasporto merce, soprattutto su gomma, da e verso il principale Sistema portuale del Paese. “Per non parlare dei trasporti eccezionali, ormai completamente paralizzati anche nel Nordest, con grave danno anzitutto per l’industria italiana impossibilitata ormai a esportare intere tipologie di manufatti”. A queste difficoltà si aggiungono poi quelle di portata internazionale – dall’ostracismo austriaco rispetto ai transiti del Brennero agli atteggiamenti francesi rispetto a Colle Tenda e fino alla Brexit – che, per diverse ragioni, finiscono tuttavia per produrre il medesimo effetto di incertezza sui costi, sui contratti e sui servizi. “Con le AdSP ancora sotto scacco di procedura infrazione UE per il tema della tassazione, un dossier BER che rischia di consegnare l’industria logistica italiana a pochi oligopoli verticali, con una organizzazione del ciclo operativo nei magazzini da ridisegnare all’insegna della regolarità e della sana competizione di mercato, ci pare chiaro che serva una visione di politica industriale per il settore, profondamente innovativa e integrata, capace di parlare all’intera supplychain logistica che, in Italia, con 110 mila imprese e oltre un milione di addetti rappresenta il secondo contribuente del PIL Nazionale - 9% - dopo la manifattura” ha concluso il Presidente Nicolini. Sulla stessa lunghezza d’onda la Vice Presidente Vicaria della Confederazione, Silvia Moretto: “Oggi arriva più merce, in meno porti, da lavorare in meno tempo. E’ uno degli effetti fisici di gigantismo navale e concentrazioni. L’80% dei TEUS in Italia arrivano in 5 scali, su vettori più grandi e con meno toccate. Paradossalmente innovazioni preziose come il preclearing, che velocizza ulteriormente lo sbarco, se non poste dentro una filiera efficiente e coordinata, finiscono per accrescere lo stress operativo sull’intera catena di movimentazione e distribuzione. Il tema del congestionamento dei principali nodi del Pese è un tema che necessita di una regia nazionale: riguarda committenza manifatturiera, armatori, terminalisti, Autorità di regolazione e governance della portualità , Autorità dedicate ai controlli sulla merce, spedizionieri, e i cui effetti distorsivi si abbattono poi sull’ultimo anello, l’autotrasporto. Di fronte a un fenomeno sistemico non bastano Tavoli bilaterali e risposte parziali esclusivamente di natura finanziaria, serve una visione di insieme del ciclo logistico”. La Confetra ha chiesto al Ministro di riattivare il Tavolo per la Legalità , di riprendere gli incontri del Tavolo per lo sviluppo del Cargo Aereo, di convocare l’Organismo di Partenariato della Logistica e dei Trasporti “per poter finalmente avere dei luoghi istituzionali permanenti e strutturati dove sviluppare, su tutti questi temi e per tutti i segmenti della filiera, un confronto quotidiano tra operatori di mercato e decisori pubblici”, ha concluso il presidente Nicolini.
Conversione del Milleproroghe
“Abbiamo già in chiusura del 2019 presentato le nostre proposte al Parlamento. Proposte a costo zero, come indispensabile per un Provvedimento che ha natura esclusivamente regolatoria e che non deve contenere disposizioni che abbiano impatto sulle finanze pubbliche” ha dichiarato il vice presidente di Confetra con delega alle Semplificazioni e alla Legislazione Marco Migliorelli.
“I nostri settori hanno bisogno di massicci investimenti e politiche incentivanti, penso alle infrastrutture nel primo caso e al supporto allo shift modale nel secondo. Ma anche di diversi interventi di disboscamento burocratico, di ammodernamento della legislazione e di semplificazione
operativa. Basti pensare che, ad esempio, i soli controlli sulla merce ammontano a oltre 130 procedimenti in capo a 17 diverse pubbliche amministrazioni. E molti di questi potrebbero vedere un ruolo per gli operatori ben più attivo, ovviamente dentro un quadro regolatorio diverso, delegante, più europeo e più moderno”.
Paola Martino