GENNAIO 2020 PAG. 4 - NEWS DALL'ITALIA
Le opere pubbliche azzoppate dalle attività amministrative accessorie
La durata media di
realizzazione di un’opera pubblica è pari a 4 anni e 10 mesi a fronte di un
importo mediano di 300mila euro; sale a quasi 11 anni per le opere il cui
valore supera i 5 milioni. Sono le conclusioni di uno studio condotto dalla
Banca d’Italia (“Tempi di realizzazione di opere pubbliche e loro determinanti”)
basato su informazioni relative agli interventi avviati nel contesto delle
politiche di coesione. Dai dati raccolti emerge come la sola fase di
progettazione copra una durata di poco più di due anni (circa il 40% della
durata complessiva) a fronte di un lasso di tempo simile per l’esecuzione e la
messa in opera dell’intervento. L’affidamento dei lavori richiede circa 6 mesi.
A pesare in modo eccessivo sono però le cosiddette “attività accessorie di
natura amministrativa” (ad esempio ritardi nell’adozione di pareri e/o
autorizzazioni) che costituiscono la motivazione prevalente del verificarsi di
scostamenti rispetto ai tempi programmati e il cui svolgimento occupa i periodi
compresi tra le diverse fasi operative di realizzazione. Nel complesso, la
durata di tali attività ammonta al 40 per cento di quella totale di
realizzazione, con un’incidenza particolarmente elevata sui tempi dedicati alle
fasi di progettazione e messa in funzionalità . Restringendo l’analisi ai lavori
gestiti dalle amministrazioni comunali, emergono differenze apprezzabili tra
i comuni del
Centro Nord e
quelli del Mezzogiorno. In
questi ultimi si
osservano durate maggiori e
un’incidenza più significativa
dei tempi dedicati
alle attività accessorie. “Tale divario non è spiegato da
differenze nella natura e nella dimensione delle opere nelle due macroaree,”
sottolinea lo studio.
Ambiente, tutela del mare e bonifiche priorità del ministero
Il ministero
dell’Ambiente si è dotato di una direzione generale che si occuperÃ
esclusivamente di bonifiche. È quanto previsto dalla nuova organizzazione
amministrativa del Dicastero incentrata su due Capi dipartimento, chiamati a
coordinare i temi generali focalizzati rispettivamente sugli aspetti di tutela
e salvaguardia ambientale e sulle politiche di transizione ecologica, e otto
Direzioni generali, a presidio dei settori di competenza. Obiettivo del
ministro Costa è superare la lentezza burocratica in tema e rilanciare l’azione
ministeriale per i siti nazionali (SIN) attraverso una task force dedicata.
Nell’ambito della riorganizzazione rientra anche l’istituzione di una nuova
direzione generale dedicata alla tutela del mare, tema nel quale rientrano i
finanziamenti stanziati per le quattro nuove aree marine protette di Capri,
Capo Spartivento e Isola San Pietro in Sardegna e Costa di Maratea in Basilicata.
Per l’istituzione di ciascuna di queste aree marine protette sono stanziati 500
mila euro per il 2020, per un totale di 2 milioni di euro per quest’anno. A ciò
si aggiungono 700 mila euro, sempre per il 2020, e 600 mila euro dal 2021 per
le spese di gestione e funzionamento.
Waterfront Bagnoli, chiuso il concorso d’idee
Si è conclusa la prima fase del concorso internazionale di idee per l’ex
area industriale dell’Italsider di Bagnoli. Invitalia, soggetto attuatore del
programma di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana dell’area,
comunica che alla scadenza della call, sono state presentate 36 candidature di raggruppamenti di studi di
architettura, a cui fanno capo oltre 160 studi, 40 dei
quali internazionali. Si apre ora la fase successiva che prevede la nomina di
una commissione che selezionerà le 20 migliori candidature basandosi principalmente sulle esperienze
accumulate nella realizzazione di progetti con analoghe caratteristiche. I
venti candidati selezionati avranno tempo fino alla fine di maggio per presentare il loro progetto. Sarà poi una
commissione esterna, composta da esperti indicati da Regione, Comune,
MIBACT/Sovrintendenza, Invitalia e Consiglio Nazionale degli Architetti, che
entro settembre dovrÃ
selezionare la rosa dei 3 migliori
progetti, che verranno premiati, e tra questi indicare il vincitore.
La riconfigurazione dei servizi Ocean Alliance esclude Venezia
Conferma per gli scali di
Genova, La Spezia e Trieste. Esclusione per Venezia. È quanto prevede la nuova
configurazione dei servizi di linea programmata da Ocean Alliance, formata
dalle compagnie di navigazione CMA CGM, COSCO Shipping Lines, Evergreen Line e
Orient Overseas Container Line (OOCL). Genova e La Spezia, in particolare,
saranno scalati dai due servizi AEM1 e AEM2 che collegano l’Asia con il
Mediterraneo e dal servizio transatlantico MENA che connette gli scali portuali
del Mediterraneo occidentale con quelli della costa orientale degli USA;
Trieste dal servizio AEM6 del network di rotte denominato Day 4. In questa rete
saranno impiegate circa 320 portacontainer per una capacità di stiva
complessiva pari a 3,76 milioni di TEU, rispetto a circa 330 navi per una
capacità di 3,8 milioni di TEU nella precedente programmazione Day 3. Niente
scalo diretto per Venezia che sinora era stato compreso nella rotazione del
servizio AEM6 che collega la Cina e il sud-est asiatico con l’Adriatico.
Milleproroghe, misure per l’emergenza Morandi
In deroga al limite
generale di 24 mesi il Decreto “Milleproroghe” introduce la possibilità di estendere fino a 3 anni lo stato di emergenza
seguito al crollo del Ponte Morandi. La prima proroga riguarda le assunzioni
del personale degli enti territoriali e della Camera di Commercio di Genova,
con 10 milioni di euro messi a disposizione per il rinnovo dei contratti per
l’anno 2020. Un altro capitolo importante è quello dei servizi aggiuntivi di
mobilità : le risorse per la proroga delle misure di sostegno fino al 29
febbraio 2020 sono pari a 3 milioni di euro. Sono stati stanziati inoltre 20
milioni di euro per il rinnovo nell’anno 2020 del parco automezzi del trasporto
pubblico locale. Nel Decreto è stata inserita la norma che consente la proroga
delle assunzioni da parte dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure
Occidentale e l’estensione a 6 anni delle autorizzazioni in essere per la
fornitura di lavoro temporaneo portuale, vengono altresì incrementati i sussidi
per questa tipologia di impiego. Le misure sono applicabili anche al porto di
Savona-Vado Ligure. È stata infine estesa da 12 a 19 mesi (cioè fino al 31
marzo del 2020) la durata dell’indennità pari alla cassa integrazione in favore
dei lavoratori del settore privato impossibilitati o penalizzati a prestare l’attivitÃ
lavorativa a seguito del crollo del ponte Morandi.
Ufficio Studi Alis, gli investimenti armatoriali hanno abbassato le
tariffe
Rispetto a dieci anni fa,
le tariffe per il trasporto dei mezzi commerciali sulle rotte per le isole
maggiori hanno subìto un forte calo riconducibile agli investimenti effettuati
dagli armatori. È quanto emerge da uno studio effettuato dall’Ufficio Studi di
Alis congiuntamente alla Università degli Studi di Napoli Parthenope ed alla
SVIMEZ (Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno) che
quantifica i ribassi a medie che si attestano tra il 30 e il 40%. Lo studio
evidenzia, per i servizi RO/RO, anche l’effetto positivo in termini di
esternalità dovuto alla diminuzione di mezzi industriali pesanti coinvolti in
incidenti stradali. “E’ da considerare che le navi di ultima generazione
impiegate sulle rotte verso le isole e le autostrade del mare sono dotate di
capacità di stiva sempre maggiore, ed hanno azzerato le emissioni di CO2 in
porto grazie all’adozione di sistemi di alimentazione basati su batterie al
litio,” sottolinea lo studio.
Passi avanti per l’ampliamento del porto di Gela
La Giunta della Regione Sicilia
finanzierà le indagini preliminari necessarie all’avvio dei lavori di
ampliamento del bacino del porto di Gela. Sono state infatti stanziate le risorse
necessarie per realizzare analisi e studi specialistici, propedeutici per la
richiesta di finanziamento alla Commissione Europea del progetto complessivo di
oltre 143 milioni di euro relativo all’ammodernamento dello scalo. Gli
interventi, già approvati dalla commissione regionale del Lavori pubblici,
prevedono la costruzione di una nuova darsena commerciale, il completamento
delle banchine interne, arredi, impianti ed escavazioni. La durata dei lavori è
prevista in poco meno di tre anni attraverso lo strumento dell’appalto-integrato.
Certificazione di
qualità per il sistema di gestione della Guardia Costiera
Il Rina ha certificato la conformità del Sistema di
Gestione della Qualità del Corpo delle Capitanerie di porto (SGQ), quale Stato
di bandiera ai sensi del decreto legislativo 164/2011 (trasposizione della
Direttiva 2009/21/EC), alla norma armonizzata ISO 9001:2015 standard
internazionale dei sistemi di qualità . Il sistema di gestione adottato, in
prima edizione, nel lontano anno 2012 è ormai alla sua terza verifica da parte
di enti terzi. Sviluppato e seguito dal VI Reparto – Sicurezza della
navigazione – coinvolge l’operato dei Reparti del Comando generale che operano
trasversalmente tutti i processi del Corpo per l’erogazione, in ambito
territoriale, dei servizi di
certificazione del naviglio mercantile nazionale, per quanto attiene gli
aspetti di safety e quelli di maritime security; emanazione della normativa
nazionale sull'addestramento del personale marittimo; riconoscimento e
monitoraggio dei centri di formazione del personale marittimo; emanazione delle
tabelle minime di armamento delle navi nazionali.
Sequestro per tre unità della Caronte & Tourist
I finanzieri del Nucleo
di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo e quelli di Messina, nell’ambito di
un’indagine coordinata dalla Procura della città dello Stretto, hanno
sequestrato 3 navi traghetto della Caronte & Tourist (la Pace, la Caronte e
l’Ulisse), denaro, beni mobili ed immobili e quote societarie, per oltre 3,5
milioni. A carico dei vertici della compagnia ipotizzati i reati di truffa per
il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle
pubbliche forniture. Le navi sequestrate sono attualmente impiegate nei
collegamenti La Maddalena/Palau, Trapani/Isole Egadi e Palermo/Ustica. Le indagini hanno accertato che le tre
imbarcazioni presenterebbero gravi carenze tecniche e strutturali che non
garantirebbero la sicurezza nel trasporto delle persone a mobilità ridotta.
L’inchiesta ruota attorno alla gara con cui la Navigazione Generale Italiana
(Ngi Spa), società poi fusa per incorporazione nella Caronte & Tourist
Isole Minori Spa nel 2017, si era aggiudicata nel 2015 il lotto II
(Trapani-Isole Egadi) del bando disposto dall'assessorato Regionale delle
Infrastrutture e della Mobilità per il servizio di collegamento marittimo per
cinque anni tra la Sicilia e le isole minori.