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GENNAIO 2020 PAG. 10 - NEWS ADSP




Civitavecchia, parte il bando per il collegamento di ultimo miglio
L’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha pubblicato il bando per l’aggiudicazione della “progettazione definitiva ed esecutiva relativa agli interventi di riorganizzazione del sistema ferro in area Autorità portuale di Civitavecchia”. La durata dell’appalto ed il termine di esecuzione del servizio è di 150 giorni, decorrenti dalla data di avvio dell’esecuzione del contratto. Si tratta della prima fase dell’intero progetto che, complessivamente, prevede due attività tecniche ed un’attività di project management ed i cui lavori dovrebbero concludersi entro l’ottobre 2022. Il progetto, denominato “Fast Track to the Sea”, prevede un investimento complessivo per 18,5 milioni di euro (per il quale l’AdSP ha ottenuto un contributo a fondo perduto di quasi 4 milioni di euro dalla Commissione Europea), finalizzato alla messa a modulo europeo di tutti i binari presenti all’interno del sedime portuale ed alla realizzazione di interventi puntuali che consentiranno la semplificazione delle manovre ferroviarie con un importante risparmio di tempi e di costi per tutti gli utenti del porto.   

Campania, continua la crescita dei traffici
Nel corso dei primi dieci mesi del 2019 i porti dell’Adsp del Mar Tirreno Centrale (Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia) hanno registrato, complessivamente, traffici in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sia nel segmento dei passeggeri sia in quello delle merci. All’interno di questo andamento vanno segnalate differenziazioni di carattere territoriale o congiunturale. Il traffico passeggeri verso le Isole del Golfo è cresciuto nei primi dieci mesi del 2019 del 3,8%, mentre il settore delle crociere ha fatto registrare un incremento del 27,5%. Nel segmento dei passeggeri di corto raggio si segnalano le dinamiche particolarmente positive dei porti di Salerno (+ 13,5%) e di Castellammare (+6,11%), mentre Napoli registra un aumento del 27,7% nel traffico crocieristico. Nei porti della Campania, il traffico merci, espresso in tonnellate, cresce rispetto ai primi 10 mesi del 2018 del 2,6%, con punte positive nelle rinfuse liquide (4,8%), nelle rinfuse solide (3,8%), nelle merci varie in colli (2,1%). Il traffico dei contenitori, espresso in TEU, conferma nei primi dieci mesi del 2019 la crescita complessiva del 7,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, presentando una dinamica differente tra il porto di Napoli, che cresce in termini di Teus del 20,7%, rispetto al porto di Salerno, che segna un arretramento del 9,3%. La realizzazione dei dragaggi anche nel porto di Salerno, ormai di prossimo avvio con la stipula effettuata del contratto, consentirà di stabilire progressivamente condizioni di ripresa competitiva. Infine, il traffico delle rinfuse liquide cresce del 4,8% rispetto ai primi 10 mesi del 2018, mentre le rinfuse solide aumentano del 3,8%. Il traffico Ro-Ro presenta un andamento complessivamente positivo, con un aumento del 2,1%.

Mar Ligure Occidentale, convenzioni con RFI e Autostrade per l’Italia
Nell’ambito del Programma Straordinario collegato al Decreto Genova il Comitato di Gestione dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale ha dato il via libera alle convenzioni con RFI e Autostrade per l’Italia. La prima prevede l’adeguamento della Galleria Molo Nuovo per collegare il terminal Bettolo all’ex bivio di S. Limbania per una spesa di 13 milioni e 500mila euro, con RFI che sarà il soggetto attuatore dei lavori (l’entrata in esercizio prevista entro il 2022); il secondo modificherà l’attuale collegamento in viadotto fra il casello di Prà e le aree portuali con una corsia dedicata e con l’obiettivo di potenziare la capacità e l’efficienza del terminal, nonché il completamento da parte di Rfi del potenziamento del nodo ferroviario di Prà, già da tempo inserito nel Programma infrastrutture strategiche nazionali. L’organo ha anche dato parere favorevole alla pre adozione del Documento di Pianificazione Strategica di Sistema. Il documento, così come previsto dalla normativa, deve individuare obiettivi e strategie per lo sviluppo del sistema portuale e definire gli indirizzi per la successiva redazione dei piani regolari portuali del singoli scali. Dopo un primo confronto con i Comuni interessati e la comunità degli stakeholder pubblici e privati per raccogliere osservazioni e commenti utili alla finalizzazione del Documento la proposta potrà essere integrata per poi essere discussa nei dettagli con i Comuni interessati per l’acquisizione del parere di competenza. Positivo anche il parere sull’impianto di trasformazione e distribuzione di energia elettrica a servizio della piattaforma multipurpose di Vado Ligure e dei varchi di accesso dedicati, passaggio importante per completare l’operatività del terminal lato terra.

PSA Genova Prà sperimenta “L’Appuntamento”
È stata avviata la sperimentazione del servizio Truck Appointment System per il miglioramento dell’operatività logistica del terminal PSA Genova Prà. “L’Appuntamento” è realizzato sul già attivo “preavviso d’arrivo” attraverso l’implementazione con nuove tecnologie che metteranno in contatto diretto i sistemi dei trasportatori con quelli del terminal con una comunicazione inizialmente via “Web/App Service” e successivamente “machine to machine”. L’iniziativa segue quella già annunciata il 16 Dicembre scorso relativa alla “Modalità di prenotazione contenitori import”. L’utilizzo del Truck Appointment System permetterà ai trasportatori di verificare in anticipo e da remoto le operazioni da svolgere (import/export) e di riceverne la conferma o gli elementi mancanti; a seguito dell’esito positivo sarà possibile comunicare al terminal “l’Appuntamento” e la relativa definizione della “finestra di prenotazione” concordata e ottimizzata – ovvero un range temporale entro il quale i trasportatori saranno attesi al terminal per essere serviti.  

Regione Liguria, sì al piano rifiuti dell’AdSP
Approvazione dalla Regione Liguria per il nuovo “Piano di gestione per la raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico” predisposto dall’AdSP per i bacini del sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, secondo Il D.Lgs. 182/03, che recepisce la direttiva 2000/59/CE. Il piano completa gli strumenti di governance della Port Authority mirati a migliorare la protezione dell’ambiente e tutelare la salute dell’uomo dagli impatti delle attività portuali e sostiene il programma nazionale per la gestione differenziata dei rifiuti, nell’ottica dell’economia circolare e nel pieno rispetto delle normative ambientali. Il documento definisce le modalità di erogazione e fruizione del servizio di gestione dell’intero ciclo dei rifiuti prodotti dalle navi che scalano i bacini di Genova, Prà, Savona e Vado Ligure, poggiando su criteri quali facilità di utilizzo, efficienza ed economicità del servizio, rispetto degli standard di sicurezza, identificazione di soggetti autorizzati alla fornitura, in possesso di idonei requisiti legali e di comprovata esperienza e capacità tecnica.

Raddoppio di binario al porto di Genova Prà
Attivato il doppio binario di accesso al terminal di Genova Prà Mare. Terza di quattro fasi complessive l’intervento consente un ulteriore potenziamento dei collegamenti tra lo scalo ferroviario ed il terminal portuale nonché un incremento della capacità nei traffici merci da e per il Porto di Genova Prà. I lavori, avviati ad inizio 2019, seguono le importanti attivazioni di giugno e novembre, nonché la lunga chiusura completa dello scalo tra ottobre e novembre. Investimento economico di circa 30 milioni di euro. Le attività proseguiranno fino al completamento dell’ultima fase, attualmente prevista a dicembre 2020, quando verrà completato il passaggio a livello di separazione tra i movimenti ferroviari e quelli stradali, il nuovo varco doganale, il sestuplicamento degli attuali quattro binari di scalo e l'adeguamento dei sistemi di segnalamento e gestione della circolazione ai più elevati standard normativi. L’ulteriore potenziamento finale dell’impianto, subordinato alla realizzazione del nuovo viadotto di collegamento tra l'autostrada A10 e il Porto di Prà, a cura dell’AdSP, prevede l’estensione dello scalo a 7 binari di modulo 750 metri, in linea con i più moderni standard infrastrutturali delle grandi reti ferroviarie europee.

Santo Stefano Magra ha il suo centro unico per i controlli
Partenza ufficiale per il Centro Unico per i Servizi alle Merci del retroporto di S. Stefano, primo del genere in Italia. Il CUS, in particolare, accentrerà tutti i controlli, ad esclusione di quelli disposti dall’Autorità Giudiziaria e di quelli svolti dagli organi competenti per la sicurezza dello Stato e dalle forze di polizia, anticipando  diverse norme comunitarie (Regolamento di esecuzione UE 625/2017) che a breve entreranno in vigore e che puntano fortemente, tra l’altro, sull’efficientamento dei controlli alla merce. All’interno del CUS opereranno l’Agenzia delle Dogane, la Guardia di Finanza, la Sanità Marittima (veterinario, fitopatologo), i Carabinieri Forestali, la Polizia di Frontiera, l’Age Control. Il Centro è dotato di spazi coperti per l’apertura dei contenitori, di moderne celle frigo, di uno scanner molecolare di nuova generazione fornito dall’Agenzia delle Dogane ed infine, di una palazzina per gli uffici, dove hanno trovato spazio tutti i soggetti interessati. Le operazioni di trasporto della merce dal porto a Santo Stefano, con corridoio controllato da UIRNET e la movimentazione della merce soggetta a controllo, sono state affidate a La Spezia Port Service, importante realtà, riferimento della maggior parte degli operatori spezzini nel campo della logistica.

Il 2019 dell’AdSP del Mar Ligure Orientale
Riepilogo delle attività dell’AdSP del Mar Ligure Orientale effettuato in occasione della presentazione ufficiale del CUS di Santo Stefano. E’ ormai quasi definita la struttura del Documento di Pianificazione Energetica ed ambientale, tappa fondamentale per avviare la trasformazione del porto in chiave sempre più “green”, con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni di CO2. Il Documento permette di introdurre iniziative, anche infrastrutturali, fondamentali per un vero salto di qualità nella gestione delle componenti ambientali, come ad esempio l’implementazione del GNL per vari usi in porto. A questo proposito è stato firmato il protocollo per la promozione, la diffusione, la realizzazione e l’accettazione sociale di una rete di distribuzione del Gas Naturale Liquefatto tra Regione Liguria e numerosi altri entri, tra cui l’AdSP. Obiettivo del DEASP è quello di valutare la situazione attuale dei porti della Spezia e di marina di Carrara studiando il fabbisogno energetico delle attività interne al demanio marittimo interessato, ciò al fine di proporre una serie di soluzioni tecnologiche che consentano di ridurre l’impiego di energia primaria a parità di servizi offerti, privilegiando le tecnologie maggiormente rispettose dell’ambiente. Il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema, strumento che delinea le strategie e gli obiettivi del Sistema Portuale da declinare in seguito nei Piani Regolatori Portuali dei singoli scali, redatto dagli uffici dell’Ente coordinati dal Segretario Generale, è stato adottato nel luglio di quest’anno dal Comitato di Gestione, dopo aver ottenuto il parere favorevole dai quattro consigli Comunali interessati. Ora si è in attesa del perfezionamento dell’intesa tra Regione Liguria, Regione Toscana e Ministero delle infrastrutture e Trasporti. Continua inoltre il piano di razionalizzazione delle Società partecipate; le quote della partecipazione della AdSP nella società LSSR La Spezia Shunting Railways, pari al 20% del Capitale sociale, poste in vendita con procedura di evidenza pubblica, potranno essere cedute a gennaio, essendo pervenuta una offerta di acquisto.

Finanziamento europeo per Marina di Carrara
In arrivo per il porto di Marina di Carrara un finanziamento Ue di 2.263.000 € derivante dalla partecipazione dell’Ente al progetto comunitario MARBLE “MARitime port Bridging Landside infrastructurE”, relativo al miglioramento dell’accessibilità del porto. Il progetto ha come obiettivo generale quello di migliorare la connessione tra il porto di Marina di Carrara e le reti di trasporto stradali e ferroviarie ad esso afferenti e coprirà parte dei costi relativi ai lavori di adeguamento del sistema multimodale di accesso al porto e delle opere marittime necessarie per la loro messa in sicurezza. Da segnalare anche la ricollocazione delle imbarcazioni dei pescatori professionisti sui nuovi pontili istallati sulla banchina Buscaiol; immediatamente alle spalle del pontile, a terra, sono stati attrezzati i nuovi spazi per le attrezzature e, sul fronte verso Viale Colombo, è operativo il nuovo punto vendita del pescato, che dispone alle spalle di spazi attrezzati per ognuno dei concessionari e moderne celle frigo.

Ex CLP di Cagliari, i 39 lavoratori assunti dall’ALP della Sardegna
A quasi sue anni dal fallimento dell’impresa sono stati sottoscritti i contratti per l’assunzione di tutti e 39 i lavoratori della ex CLP di Cagliari all’interno dell’Agenzia per il Lavoro Portuale della Sardegna. Così come previsto dalla normativa e dallo stesso statuto dell’Agenzia, dopo il periodo di formazione, in dipendenza dei picchi di traffico, ma anche per indisponibilità o per carenza di specifiche figure professionali, i nuovi assunti potranno essere, di volta in volta, impiegati nelle attività portuali. Un risultato che giunge a conclusione di un lungo percorso condotto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna (che, in virtù dell’art.17, comma 5, della legge 84/94, partecipa alla compagine societaria dell’ALPS con un 16 per cento di quota), dall’Impresa Terminalista di Cagliari Srl (Iterc Srl), dall’Impresa Portuale di Cagliari Srl (IPC), dalla Combined Terminal Operators Srl (CTO) e dalla Cagliari Ro-Ro Terminal Srl. L’attuale assetto organico di 39 unità (pari a 29 full time equivalent) è stato autorizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per una prima “fase sperimentale” della durata di 12 mesi, al termine dei quali si procederà ad una nuova valutazione dell’adeguatezza della forza lavoro alle dinamiche portuali.  

Cagliari, rivoluzione e rilancio del waterfront
Il Comitato di gestione dell’AdSP del Mare di Sardegna ha approvato gli “Adeguamenti tecnico-funzionali e della Variante localizzata al Piano Regolatore Portuale del Porto di Cagliari”. Quattordici i punti contemplati, dalla modifica della destinazione d’uso di alcune aree del porto storico e della parte di quello industriale destinata alle rinfuse, passando per un’ulteriore fase di armonizzazione delle procedure amministrative e di rilevazione statistica; ma anche anticorruzione, concessioni demaniali, fino al monitoraggio dei livelli occupazionali in banchina. Per la pianificazione sul Porto Canale, attraverso l’adeguamento al vigente PRP di Cagliari (l’unico finora pienamente in vigore tra quelli dei porti di sistema) e la conseguente rimodulazione delle aree dedicate alla movimentazione delle merci (restringimento delle aree di banchina e allargamento di quelle dedicate al deposito), si punterà al consolidamento dei traffici, attualmente in crescita, del comparto rinfuse solide. Più consistente la trasformazione del porto storico che, con l’ATF e la Variante Localizzata al PRP, verrà interessato da una modifica delle destinazioni d’uso su gran parte del waterfront, consentendo l’utilizzo dello specchio acqueo compreso tra il Molo Sabaudo e il Sanità per l’ormeggio di imbarcazioni da diporto e la creazione di una marina di grandi dimensioni in grado di accogliere anche i maxi yacht. Nautica da diporto che troverà spazio anche al Molo Ichnusa. A ridosso della portualità turistica, la vera novità deriverà dall’introduzione, nel tratto compreso tra il Molo Dogana e la Pineta di Bonaria, di nuovi spazi dedicati ad attività commerciali e ricreative. Pianificazione che incrementerà la ricettività turistica dell’intero lungomare e la fruibilità da parte della cittadinanza. 

Fincantieri costruirà navi da crociere a Palermo
Fincantieri costruirà navi da crociera anche nel porto di Palermo. A partire dal 2023 una delle navi in portafoglio ordini del gruppo cantieristico italiano, sarà realizzata a Palermo, in conseguenza di un intervento dall’AdSP del Mare di Sicilia Occidentale sul bacino di carenaggio e sull’intenzione di dare vita a un sistema di filiera indispensabile per supportare la costruzione di una grande unità passeggeri.  Lo ha annunciato il presidente dell’ente, Pasqualino Monti, a conclusione del convegno “Noi, il Mediterraneo” nel quale si è svolta  la firma dell’atto di affidamento a Msc Crociere e Costa Crociere della gestione del traffico passeggeri nei porti del sistema della Sicilia Occidentale. Nel corso dell’evento elencati i risultati ottenuti dall’AdSP negli ultimi anni: 45 cantieri sbloccati per la costruzione di nuove opere, avvio a conclusione di lavori bloccati in taluni casi da oltre vent’anni, per un valore complessivo di 645 milioni di euro, di cui 387 nel solo porto di Palermo.

Bari, riqualificazione per il molo S. Cataldo
Il Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha adottato all’unanimità la Variante localizzata del Piano Regolatore Portuale, finalizzata alla riqualificazione del Molo S. Cataldo, al potenziamento delle infrastrutture asservite alla sede logistica del Corpo delle Capitanerie di Porto e al miglioramento della operatività nella Darsena di Ponente. Obiettivo dell’ente portuale, valorizzare le potenzialità economiche, commerciali e turistiche dello scalo, creando una ricucitura funzionale e fisica tra porto e città. Gli interventi previsti per il Molo S. Cataldo, perseguono lo scopo di realizzare la qualificazione funzionale di un ambito portuale attualmente sottoutilizzato con il duplice obiettivo di potenziare le infrastrutture asservite alla sede logistica di Bari del Corpo delle Capitanerie di Porto e, contemporaneamente, realizzare un bacino da destinare alla nautica da diporto. L’intervento previsto per la Darsena di Ponente, invece, consiste nella realizzazione di un pontile, necessario a migliorare e potenziare l’operatività della stessa, mantenendo la tipologia di traffico attuale consistente in RO-PAX e navi da crociera.

Brindisi, l’accesso al porto solo con permessi elettronici
Il nuovo anno scopre in porto di Brindisi più smart. L’accesso allo scalo sarà possibile solo attraverso  permessi elettronici, dotati di barcode. Si tratta di un sistema di ultima generazione che, oltre ad aumentare il gradiente di sicurezza negli scali, consente, a chi ne fa richiesta e ne ha titolo, l’ottenimento del permesso in tempi immediati; mentre a Forze dell’ordine, personale della Security portuale e dell’AdSP MAM di avere contezza, in tempo reale, delle presenze in ambito portuale. Unitamente alla realizzazione e al completamento dei nuovi accosti di Sant’Apollinare e della relativa viabilità, una volta a regime e non appena l’area sarà resa fruibile, il nuovo sistema permetterà ai cittadini l’accesso all’area archeologica di Sant’Apollinare, il cui recupero alla pubblica fruizione andrà di pari passo con la realizzazione dei nuovi ormeggi. Le verifiche dei permessi elettronici, presso i varchi portuali, sono effettuate con palmari in dotazione alla guardia particolare giurata presente al varco. I palmari sono collegati Wi-Fi, al sistema GAIA. Mediante la lettura del barcode con il palmare, sarà il sistema GAIA GATE a controllare, in tempo reale, il tipo di autorizzazione, il varco, l’inizio e la fine validità, il numero di accessi o la verifica se un’autorizzazione è stata revocata.  

Trieste, finanziamento europeo per 45,5 milioni
Finanziamento europeo per complessivi 45,5 milioni per il porto di Trieste. La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha firmato un prestito di 39 milioni con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, a cui si aggiungono 6,5 milioni da parte della Ue con i fondi CEF (Connecting Europe Facility) nell’ambito del progetto TriesteRailPort. Il progetto al centro del finanziamento comprende due diversi componenti, entrambe legate all’aumento di capacità ed efficienza delle operazioni ferroviarie nell’area di servizio portuale: la ridefinizione del layout ferroviario del porto per consentire la piena operatività degli accessi ferroviari a più treni contemporaneamente di lunghezza fino a 750 metri; il ripristino dei raccordi ferroviari industriali per le aree Wartsila ed ex Aquila. Per quanto riguarda gli aspetti occupazionali, è stimato che durante la realizzazione dei lavori ci sarà un incremento di circa 400 persone per anno. L’Unione Europea è intervenuta direttamente con il contributo del fondo CEF, lo strumento finanziario diretto a migliorare la qualità delle reti europee nei settori del trasporto, dell’energia e delle telecomunicazioni.

Venezia, continua il recupero del waterfront
L’Autorità di Sistema Portuale ha decretato l’affidamento a un consulente esterno specializzato in progetti architettonico-ingegneristici della redazione di un Masterplan di interventi che coinvolgerà la Marittima nelle aree esterne alla perimetrazione doganale, S. Andrea e S. Marta e che dovrà contenere un approfondimento specifico relativo all’area denominata ex platea lavaggi, riconsegnata all’Autorità da RFI a seguito di un accordo siglato nel maggio 2018 tra i due soggetti che poneva fine a un contenzioso pluridecennale sulla titolarità dei terreni. Il Masterplan dovrà considerare anche altri progetti di riqualifica, proponendo i relativi studi di pre-fattibilità per l’adeguamento del fabbricato 280 situato in Marittima e delle relative pertinenze; per la valorizzazione della terrazza denominata “ex Consorzio Lidotel” presente a tergo della SR 11 nel tratto compreso tra la Rampa del Tronchetto e la Rampa S. Andrea; per la realizzazione in Marittima di un parcheggio su più livelli connesso alla stazione passeggeri e al people mover; per l’adeguamento funzionale dell’area riservata allo scalo fluviale. Non appena approntati, la proposta di Masterplan e gli studi collegati saranno presentati, condivisi e discussi con la cittadinanza e con le Istituzioni. Quanto all’ex platea lavaggi, si tratta dell’area in cui la progettualità è più matura. Nello specifico s’intende l’area che costeggia la Rampa Sant’Andrea arrivando fino a Santa Marta all’altezza dell’imbarcadero ACTV e si sviluppa lungo il Canale della Scomenzera per un totale di circa 18mila metri quadrati. Si tratta di terreni di competenza portuale che saranno oggetto di razionalizzazione: da una parte, sarà conservata la funzione a servizio del comparto marittimo-portuale, dall’altra si prevede di valorizzare l’area a beneficio dei residenti realizzando un parcheggio a raso, che migliorerà sensibilmente la viabilità e la vivibilità dell’area, permettendo, in una seconda fase, di liberare l’area di S. Basilio da buona parte dei parcheggi esistenti. Questo in una prospettiva futura di miglioramento complessivo dell’area, data anche la presenza delle attività universitarie presenti in concessione.

A Gioia Tauro torna il sereno
Dopo le due annualità di congiuntura negativa, registrate nel 2017 e nel 2018, lo scalo di Gioia Tauro ha chiuso in positivo l’anno appena concluso. Il settore container, in particolare, è cresciuto dell’8,4% in termini di TEU e dell’8,6% in movimentazioni, nonostante la crisi dei traffici registrata nel primo trimestre, culminata con un lunghissimo sciopero di nove giorni sulle banchine portuali. A conti fatti, lo scalo di Gioia Tauro ha totalizzato una movimentazione di 2.522.874 TEU e l’arrivo di 1.287 navi. Nel dettaglio, è aumentato il numero di portacontainers attraccate e lavorate presso il terminal MCT che ha generato un relativo incremento del 5,1% con un innalzamento dei movimenti di circa 1,6 milioni e una relativa crescita percentuale dell’8,6%. Oltre all’impegno del nuovo terminalista hanno contribuito alla performance positiva i lavori di rifacimento dei piazzali e delle vie di corsa per assicurare la celere mobilità delle gru di banchina e dei mezzi meccanici di movimentazione dei containers, garantendone altresì la piena sicurezza del lavoro. In sinergia, inserito nello stesso percorso di rilancio dell’intera infrastruttura portuale, e al fine di mantenere il primato nazionale della profondità dei fondali del canale portuale (pari a 18 metri), l’Autorità portuale di Gioia Tauro ha avviato un programma triennale di lavori di manutenzione ordinaria dei fondali portuali per una spesa di 3,5 milioni di euro. Per completare la piena funzionalità del terminal, l’Autorità portuale contribuirà con un investimento di oltre 8 milioni di euro, nel biennio 2020-2022, destinato a finanziare i lavori di risanamento di banchina dei tratti A e B e l’adeguamento strutturale della pavimentazione nel tratto C con l’obiettivo di incrementarne la sua complessiva portanza.

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