GENNAIO 2020 PAG. 10 - NEWS ADSP
Civitavecchia,
parte il bando per il collegamento di ultimo miglio
L’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha
pubblicato il bando per l’aggiudicazione della “progettazione definitiva ed
esecutiva relativa agli interventi di riorganizzazione del sistema ferro in
area Autorità portuale di Civitavecchia”. La durata dell’appalto ed il termine
di esecuzione del servizio è di 150 giorni, decorrenti dalla data di avvio
dell’esecuzione del contratto. Si tratta della prima fase dell’intero progetto
che, complessivamente, prevede due attività tecniche ed un’attività di project
management ed i cui lavori dovrebbero concludersi entro l’ottobre 2022. Il
progetto, denominato “Fast Track to the Sea”, prevede un investimento
complessivo per 18,5 milioni di euro (per il quale l’AdSP ha ottenuto un
contributo a fondo perduto di quasi 4 milioni di euro dalla Commissione
Europea), finalizzato alla messa a modulo europeo di tutti i binari presenti
all’interno del sedime portuale ed alla realizzazione di interventi puntuali
che consentiranno la semplificazione delle manovre ferroviarie con un
importante risparmio di tempi e di costi per tutti gli utenti del porto.
Campania, continua
la crescita dei traffici
Nel corso dei primi dieci mesi del 2019 i porti dell’Adsp
del Mar Tirreno Centrale (Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia) hanno
registrato, complessivamente, traffici in crescita rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente, sia nel segmento dei passeggeri sia in quello delle
merci. All’interno di questo andamento vanno segnalate differenziazioni di
carattere territoriale o congiunturale. Il traffico passeggeri verso le Isole
del Golfo è cresciuto nei primi dieci mesi del 2019 del 3,8%, mentre il settore
delle crociere ha fatto registrare un incremento del 27,5%. Nel segmento dei
passeggeri di corto raggio si segnalano le dinamiche particolarmente positive
dei porti di Salerno (+ 13,5%) e di Castellammare (+6,11%), mentre Napoli
registra un aumento del 27,7% nel traffico crocieristico. Nei porti della
Campania, il traffico merci, espresso in tonnellate, cresce rispetto ai primi
10 mesi del 2018 del 2,6%, con punte positive nelle rinfuse liquide (4,8%),
nelle rinfuse solide (3,8%), nelle merci varie in colli (2,1%). Il traffico dei
contenitori, espresso in TEU, conferma nei primi dieci mesi del 2019 la
crescita complessiva del 7,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente, presentando una dinamica differente tra il porto di Napoli, che
cresce in termini di Teus del 20,7%, rispetto al porto di Salerno, che segna un
arretramento del 9,3%. La realizzazione dei dragaggi anche nel porto di
Salerno, ormai di prossimo avvio con la stipula effettuata del contratto,
consentirà di stabilire progressivamente condizioni di ripresa competitiva.
Infine, il traffico delle rinfuse liquide cresce del 4,8% rispetto ai primi 10
mesi del 2018, mentre le rinfuse solide aumentano del 3,8%. Il traffico Ro-Ro
presenta un andamento complessivamente positivo, con un aumento del 2,1%.
Mar Ligure
Occidentale, convenzioni con RFI e Autostrade per l’Italia
Nell’ambito del Programma Straordinario collegato al
Decreto Genova il Comitato di Gestione dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale ha
dato il via libera alle convenzioni con RFI e Autostrade per l’Italia. La prima
prevede l’adeguamento della Galleria Molo Nuovo per collegare il terminal
Bettolo all’ex bivio di S. Limbania per una spesa di 13 milioni e 500mila euro,
con RFI che sarà il soggetto attuatore dei lavori (l’entrata in esercizio
prevista entro il 2022); il secondo modificherà l’attuale collegamento in
viadotto fra il casello di Prà e le aree portuali con una corsia dedicata e con
l’obiettivo di potenziare la capacità e l’efficienza del terminal, nonché il
completamento da parte di Rfi del potenziamento del nodo ferroviario di Prà ,
già da tempo inserito nel Programma infrastrutture strategiche nazionali.
L’organo ha anche dato parere favorevole alla pre adozione del Documento di
Pianificazione Strategica di Sistema. Il documento, così come previsto dalla
normativa, deve individuare obiettivi e strategie per lo sviluppo del sistema
portuale e definire gli indirizzi per la successiva redazione dei piani
regolari portuali del singoli scali. Dopo un primo confronto con i Comuni
interessati e la comunità degli stakeholder pubblici e privati per raccogliere
osservazioni e commenti utili alla finalizzazione del Documento la proposta
potrà essere integrata per poi essere discussa nei dettagli con i Comuni
interessati per l’acquisizione del parere di competenza. Positivo anche il
parere sull’impianto di trasformazione e distribuzione di energia elettrica a
servizio della piattaforma multipurpose di Vado Ligure e dei varchi di accesso
dedicati, passaggio importante per completare l’operatività del terminal lato
terra.
PSA Genova PrÃ
sperimenta “L’Appuntamento”
È stata avviata la sperimentazione del servizio Truck Appointment System per il
miglioramento dell’operatività logistica del terminal PSA Genova Prà . “L’Appuntamento”
è realizzato sul già attivo “preavviso d’arrivo” attraverso l’implementazione
con nuove tecnologie che metteranno in contatto diretto i sistemi dei
trasportatori con quelli del terminal con una comunicazione inizialmente via
“Web/App Service” e successivamente “machine to machine”. L’iniziativa segue
quella già annunciata il 16 Dicembre scorso relativa alla “Modalità di
prenotazione contenitori import”. L’utilizzo del Truck Appointment System
permetterà ai trasportatori di verificare in anticipo e da remoto le operazioni
da svolgere (import/export) e di riceverne la conferma o gli elementi mancanti;
a seguito dell’esito positivo sarà possibile comunicare al terminal
“l’Appuntamento” e la relativa definizione della “finestra di prenotazione” concordata
e ottimizzata – ovvero un range temporale entro il quale i trasportatori
saranno attesi al terminal per essere serviti.
Regione Liguria, sì al piano rifiuti dell’AdSP
Approvazione dalla Regione Liguria per il nuovo “Piano di
gestione per la raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del
carico” predisposto dall’AdSP per i bacini del sistema portuale del Mar Ligure
Occidentale, secondo Il D.Lgs. 182/03, che recepisce la direttiva 2000/59/CE. Il piano completa gli strumenti di
governance della Port Authority mirati a migliorare la protezione dell’ambiente
e tutelare la salute dell’uomo dagli impatti delle attività portuali e sostiene
il programma nazionale per la gestione differenziata dei rifiuti, nell’ottica
dell’economia circolare e nel pieno rispetto delle normative ambientali. Il documento definisce le modalità di
erogazione e fruizione del servizio di gestione dell’intero ciclo dei rifiuti
prodotti dalle navi che scalano i bacini di Genova, Prà , Savona e Vado Ligure,
poggiando su criteri quali facilità di utilizzo, efficienza ed economicità del
servizio, rispetto degli standard di sicurezza, identificazione di soggetti
autorizzati alla fornitura, in possesso di idonei requisiti legali e di
comprovata esperienza e capacità tecnica.
Raddoppio di binario al porto di Genova PrÃ
Attivato il doppio binario di accesso al terminal di Genova Prà Mare. Terza
di quattro fasi complessive l’intervento consente un ulteriore
potenziamento dei collegamenti tra lo scalo ferroviario ed il terminal portuale
nonché un incremento della capacità nei traffici merci da e per il Porto di
Genova Prà . I lavori, avviati ad inizio 2019, seguono le importanti attivazioni
di giugno e novembre, nonché la lunga chiusura completa dello scalo tra ottobre
e novembre. Investimento economico di circa 30 milioni di euro. Le attivitÃ
proseguiranno fino al completamento dell’ultima fase, attualmente prevista a
dicembre 2020, quando verrà completato il passaggio a livello di separazione
tra i movimenti ferroviari e quelli stradali, il nuovo varco doganale, il
sestuplicamento degli attuali quattro binari di scalo e l'adeguamento dei
sistemi di segnalamento e gestione della circolazione ai più elevati standard
normativi. L’ulteriore potenziamento finale dell’impianto, subordinato alla
realizzazione del nuovo viadotto di collegamento tra l'autostrada A10 e il
Porto di Prà , a cura dell’AdSP, prevede l’estensione dello scalo a 7 binari di
modulo 750 metri, in linea con i più moderni standard infrastrutturali delle
grandi reti ferroviarie europee.
Santo Stefano Magra ha il suo centro unico per
i controlli
Partenza ufficiale
per il Centro Unico per i Servizi alle Merci del retroporto di S. Stefano,
primo del genere in Italia. Il CUS,
in particolare, accentrerà tutti i controlli, ad esclusione di quelli disposti
dall’Autorità Giudiziaria e di quelli svolti dagli organi competenti per la
sicurezza dello Stato e dalle forze di polizia, anticipando diverse norme comunitarie (Regolamento di
esecuzione UE 625/2017) che a breve entreranno in vigore e che puntano
fortemente, tra l’altro, sull’efficientamento dei controlli alla merce.
All’interno del CUS opereranno l’Agenzia delle Dogane, la Guardia di Finanza,
la Sanità Marittima (veterinario, fitopatologo), i Carabinieri Forestali, la Polizia
di Frontiera, l’Age Control. Il Centro è dotato di spazi coperti per l’apertura
dei contenitori, di moderne celle frigo, di uno scanner molecolare di nuova
generazione fornito dall’Agenzia delle Dogane ed infine, di una palazzina per
gli uffici, dove hanno trovato spazio tutti i soggetti interessati. Le
operazioni di trasporto della merce dal porto a Santo Stefano, con corridoio
controllato da UIRNET e la
movimentazione della merce soggetta a controllo, sono state affidate a La
Spezia Port Service, importante realtà , riferimento della maggior parte degli
operatori spezzini nel campo della logistica.
Il 2019 dell’AdSP del Mar Ligure Orientale
Riepilogo delle
attività dell’AdSP del Mar Ligure Orientale effettuato in occasione della
presentazione ufficiale del CUS di Santo Stefano. E’ ormai quasi definita la struttura del Documento di Pianificazione
Energetica ed ambientale, tappa fondamentale per avviare la trasformazione del
porto in chiave sempre più “green”, con particolare riferimento alla
riduzione delle emissioni di CO2. Il Documento permette di introdurre iniziative, anche infrastrutturali,
fondamentali per un vero salto di qualità nella gestione delle componenti
ambientali, come ad esempio l’implementazione del GNL per vari usi in
porto. A questo proposito è stato firmato il protocollo per la
promozione, la diffusione, la realizzazione e l’accettazione sociale di una
rete di distribuzione del Gas Naturale Liquefatto tra Regione Liguria e
numerosi altri entri, tra cui l’AdSP. Obiettivo del DEASP è quello di valutare
la situazione attuale dei porti della Spezia e di marina di Carrara studiando
il fabbisogno energetico delle attività interne al demanio marittimo
interessato, ciò al fine di proporre una serie di soluzioni tecnologiche che
consentano di ridurre l’impiego di energia primaria a parità di servizi
offerti, privilegiando le tecnologie maggiormente rispettose dell’ambiente. Il Documento di Pianificazione Strategica di
Sistema, strumento che delinea le strategie e gli obiettivi del Sistema
Portuale da declinare in seguito nei Piani Regolatori Portuali dei singoli
scali, redatto dagli uffici dell’Ente coordinati dal Segretario Generale, è
stato adottato nel luglio di quest’anno dal Comitato di Gestione, dopo aver
ottenuto il parere favorevole dai quattro consigli Comunali interessati. Ora si
è in attesa del perfezionamento dell’intesa tra Regione Liguria, Regione
Toscana e Ministero delle infrastrutture e Trasporti. Continua inoltre il piano
di razionalizzazione delle Società partecipate; le quote della partecipazione
della AdSP nella società LSSR La
Spezia Shunting Railways, pari al 20% del Capitale sociale, poste in
vendita con procedura di evidenza pubblica, potranno essere cedute a gennaio,
essendo pervenuta una offerta di acquisto.
Finanziamento europeo per Marina di Carrara
In arrivo per il
porto di Marina di Carrara un finanziamento
Ue di 2.263.000 € derivante dalla partecipazione dell’Ente al progetto
comunitario MARBLE “MARitime
port Bridging Landside infrastructurE”, relativo al miglioramento
dell’accessibilità del porto. Il progetto ha come obiettivo generale quello di
migliorare la connessione tra il porto di Marina di Carrara e le reti di
trasporto stradali e ferroviarie ad esso afferenti e coprirà parte dei costi
relativi ai lavori di adeguamento del sistema multimodale di accesso al porto e
delle opere marittime necessarie per la loro messa in sicurezza. Da segnalare anche
la ricollocazione delle imbarcazioni dei pescatori professionisti sui nuovi
pontili istallati sulla banchina Buscaiol; immediatamente alle spalle del
pontile, a terra, sono stati attrezzati i nuovi spazi per
le attrezzature e, sul fronte verso Viale Colombo, è operativo
il nuovo punto vendita del pescato, che dispone alle spalle di spazi attrezzati
per ognuno dei concessionari e moderne celle frigo.
Ex CLP di Cagliari, i 39 lavoratori assunti dall’ALP della Sardegna
A quasi sue anni dal
fallimento dell’impresa sono stati sottoscritti i contratti per l’assunzione di
tutti e 39 i lavoratori della ex CLP di Cagliari all’interno dell’Agenzia per
il Lavoro Portuale della Sardegna. Così come previsto dalla normativa e dallo
stesso statuto dell’Agenzia, dopo il periodo di formazione, in dipendenza dei
picchi di traffico, ma anche per indisponibilità o per carenza di specifiche
figure professionali, i nuovi assunti potranno essere, di volta in volta,
impiegati nelle attività portuali. Un risultato che giunge a conclusione di un
lungo percorso condotto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna
(che, in virtù dell’art.17, comma 5, della legge 84/94, partecipa alla
compagine societaria dell’ALPS con un 16 per cento di quota), dall’Impresa
Terminalista di Cagliari Srl (Iterc Srl), dall’Impresa Portuale di Cagliari Srl
(IPC), dalla Combined Terminal Operators Srl (CTO) e dalla Cagliari Ro-Ro
Terminal Srl. L’attuale assetto organico di 39 unità (pari a 29 full
time equivalent) è stato autorizzato dal Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti per una prima “fase sperimentale” della durata di 12 mesi, al
termine dei quali si procederà ad una nuova valutazione dell’adeguatezza della
forza lavoro alle dinamiche portuali.
Cagliari, rivoluzione e rilancio del waterfront
Il Comitato di gestione
dell’AdSP del Mare di Sardegna ha approvato gli “Adeguamenti tecnico-funzionali
e della Variante localizzata al Piano Regolatore Portuale del Porto di
Cagliari”. Quattordici i punti contemplati, dalla modifica della destinazione
d’uso di alcune aree del porto storico e della parte di quello industriale
destinata alle rinfuse, passando per un’ulteriore fase di armonizzazione delle
procedure amministrative e di rilevazione statistica; ma anche anticorruzione,
concessioni demaniali, fino al monitoraggio dei livelli occupazionali in
banchina. Per la pianificazione sul Porto Canale, attraverso l’adeguamento al
vigente PRP di Cagliari (l’unico finora pienamente in vigore tra quelli dei
porti di sistema) e la conseguente rimodulazione delle aree dedicate alla
movimentazione delle merci (restringimento delle aree di banchina e allargamento
di quelle dedicate al deposito), si punterà al consolidamento dei traffici,
attualmente in crescita, del comparto rinfuse solide. Più consistente la
trasformazione del porto storico che, con l’ATF e la Variante Localizzata al
PRP, verrà interessato da una modifica delle destinazioni d’uso su gran parte
del waterfront, consentendo l’utilizzo dello specchio acqueo compreso
tra il Molo Sabaudo e il Sanità per l’ormeggio di imbarcazioni da diporto e la
creazione di una marina di grandi dimensioni in grado di accogliere anche i
maxi yacht. Nautica da diporto che troverà spazio anche al Molo Ichnusa. A
ridosso della portualità turistica, la vera novità deriverà dall’introduzione,
nel tratto compreso tra il Molo Dogana e la Pineta di Bonaria, di nuovi spazi
dedicati ad attività commerciali e ricreative. Pianificazione che incrementerÃ
la ricettività turistica dell’intero lungomare e la fruibilità da parte della
cittadinanza.
Fincantieri costruirà navi da crociere a Palermo
Fincantieri costruirÃ
navi da crociera anche nel porto di Palermo. A partire dal 2023 una delle navi
in portafoglio ordini del gruppo cantieristico italiano, sarà realizzata a
Palermo, in conseguenza di un intervento dall’AdSP del Mare di Sicilia
Occidentale sul bacino di carenaggio e sull’intenzione di dare vita a un
sistema di filiera indispensabile per supportare la costruzione di una grande
unità passeggeri. Lo ha annunciato il presidente dell’ente, Pasqualino
Monti, a conclusione del convegno “Noi, il Mediterraneo” nel quale si è svolta la firma dell’atto di affidamento a Msc
Crociere e Costa Crociere della gestione del traffico passeggeri nei porti del
sistema della Sicilia Occidentale. Nel corso dell’evento elencati i risultati
ottenuti dall’AdSP negli ultimi anni: 45 cantieri sbloccati per la costruzione
di nuove opere, avvio a conclusione di lavori bloccati in taluni casi da oltre
vent’anni, per un valore complessivo di 645 milioni di euro, di cui 387 nel
solo porto di Palermo.
Bari, riqualificazione per il molo S. Cataldo
Il Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale
del Mare Adriatico Meridionale ha adottato all’unanimità la Variante
localizzata del Piano Regolatore Portuale, finalizzata alla riqualificazione
del Molo S. Cataldo, al potenziamento delle infrastrutture asservite alla sede
logistica del Corpo delle Capitanerie di Porto e al miglioramento della
operatività nella Darsena di Ponente. Obiettivo dell’ente portuale, valorizzare
le potenzialità economiche, commerciali e turistiche dello scalo, creando una
ricucitura funzionale e fisica tra porto e città . Gli interventi previsti per
il Molo S. Cataldo, perseguono lo scopo di realizzare la qualificazione
funzionale di un ambito portuale attualmente sottoutilizzato con il duplice
obiettivo di potenziare le infrastrutture asservite alla sede logistica di Bari
del Corpo delle Capitanerie di Porto e, contemporaneamente, realizzare un
bacino da destinare alla nautica da diporto. L’intervento previsto per la
Darsena di Ponente, invece, consiste nella realizzazione di un pontile,
necessario a migliorare e potenziare l’operatività della stessa, mantenendo la
tipologia di traffico attuale consistente in RO-PAX e navi da crociera.
Brindisi, l’accesso al porto solo
con permessi elettronici
Il nuovo anno scopre in porto di Brindisi più smart. L’accesso allo scalo
sarà possibile solo attraverso permessi elettronici, dotati di
barcode. Si tratta di un sistema di ultima generazione che, oltre ad
aumentare il gradiente di sicurezza negli scali, consente, a chi ne fa
richiesta e ne ha titolo, l’ottenimento del permesso in tempi immediati; mentre
a Forze dell’ordine, personale della Security portuale e dell’AdSP MAM di avere
contezza, in tempo reale, delle presenze in ambito portuale. Unitamente alla
realizzazione e al completamento dei nuovi accosti di Sant’Apollinare e della
relativa viabilità , una volta a regime e non appena l’area sarà resa fruibile,
il nuovo sistema permetterà ai cittadini l’accesso all’area archeologica di
Sant’Apollinare, il cui recupero alla pubblica fruizione andrà di pari passo
con la realizzazione dei nuovi ormeggi. Le verifiche
dei permessi elettronici, presso i varchi portuali, sono effettuate con palmari
in dotazione alla guardia particolare giurata presente al varco. I palmari sono
collegati Wi-Fi, al sistema GAIA.
Mediante la lettura del barcode con il palmare, sarà il sistema GAIA
GATE a controllare, in tempo reale, il tipo di autorizzazione, il varco,
l’inizio e la fine validità , il numero di accessi o la verifica se
un’autorizzazione è stata revocata.
Trieste, finanziamento europeo per 45,5 milioni
Finanziamento europeo per
complessivi 45,5 milioni per il porto di Trieste. La Banca Europea per gli
Investimenti (BEI) ha firmato un prestito di 39 milioni con l’Autorità di
Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, a cui si aggiungono 6,5 milioni
da parte della Ue con i fondi CEF (Connecting Europe Facility) nell’ambito del
progetto TriesteRailPort. Il
progetto al centro del finanziamento comprende due diversi componenti, entrambe
legate all’aumento di capacità ed efficienza delle operazioni ferroviarie
nell’area di servizio portuale: la ridefinizione del layout ferroviario del
porto per consentire la piena operatività degli accessi ferroviari a più treni
contemporaneamente di lunghezza fino a 750 metri; il ripristino dei raccordi
ferroviari industriali per le aree Wartsila ed ex Aquila. Per quanto riguarda
gli aspetti occupazionali, è stimato che durante la realizzazione dei lavori ci
sarà un incremento di circa 400 persone per anno. L’Unione Europea è
intervenuta direttamente con il contributo del fondo CEF, lo strumento
finanziario diretto a migliorare la qualità delle reti europee nei settori del
trasporto, dell’energia e delle telecomunicazioni.
Venezia,
continua il recupero del waterfront
L’Autorità di Sistema Portuale ha decretato l’affidamento a un consulente
esterno specializzato in progetti architettonico-ingegneristici della redazione
di un Masterplan di interventi che coinvolgerà la Marittima nelle aree esterne
alla perimetrazione doganale, S. Andrea e S. Marta e che dovrà contenere un
approfondimento specifico relativo all’area denominata ex platea lavaggi,
riconsegnata all’Autorità da RFI a seguito di un accordo siglato nel maggio
2018 tra i due soggetti che poneva fine a un contenzioso pluridecennale sulla
titolarità dei terreni. Il Masterplan dovrà considerare anche altri progetti di
riqualifica, proponendo i relativi studi di pre-fattibilità per l’adeguamento
del fabbricato 280 situato in Marittima e delle relative pertinenze; per la
valorizzazione della terrazza denominata “ex Consorzio Lidotel” presente a
tergo della SR 11 nel tratto compreso tra la Rampa del Tronchetto e la Rampa S.
Andrea; per la realizzazione in Marittima di un parcheggio su più livelli
connesso alla stazione passeggeri e al people mover; per l’adeguamento
funzionale dell’area riservata allo scalo fluviale. Non appena approntati, la
proposta di Masterplan e gli studi collegati saranno presentati, condivisi e
discussi con la cittadinanza e con le Istituzioni. Quanto all’ex platea
lavaggi, si tratta dell’area in cui la progettualità è più matura. Nello
specifico s’intende l’area che costeggia la Rampa Sant’Andrea arrivando fino a
Santa Marta all’altezza dell’imbarcadero ACTV e si sviluppa lungo il Canale
della Scomenzera per un totale di circa 18mila metri quadrati. Si tratta di
terreni di competenza portuale che saranno oggetto di razionalizzazione: da una
parte, sarà conservata la funzione a servizio del comparto marittimo-portuale,
dall’altra si prevede di valorizzare l’area a beneficio dei residenti
realizzando un parcheggio a raso, che migliorerà sensibilmente la viabilità e
la vivibilità dell’area, permettendo, in una seconda fase, di liberare l’area
di S. Basilio da buona parte dei parcheggi esistenti. Questo in una prospettiva
futura di miglioramento complessivo dell’area, data anche la presenza delle
attività universitarie presenti in concessione.
A Gioia Tauro torna il sereno
Dopo le due annualità di
congiuntura negativa, registrate nel 2017 e nel 2018, lo scalo di Gioia Tauro
ha chiuso in positivo l’anno appena concluso. Il settore container, in
particolare, è cresciuto dell’8,4% in termini di TEU e dell’8,6% in
movimentazioni, nonostante la crisi dei traffici registrata nel primo
trimestre, culminata con un lunghissimo sciopero di nove giorni sulle banchine
portuali. A conti fatti, lo scalo di Gioia Tauro ha totalizzato una
movimentazione di 2.522.874 TEU e l’arrivo di 1.287 navi. Nel dettaglio, è aumentato
il numero di portacontainers attraccate e lavorate presso il terminal MCT che
ha generato un relativo incremento del 5,1% con un innalzamento dei movimenti
di circa 1,6 milioni e una relativa crescita percentuale dell’8,6%. Oltre
all’impegno del nuovo terminalista hanno contribuito alla performance positiva
i lavori di rifacimento dei piazzali e delle vie di corsa per assicurare la
celere mobilità delle gru di banchina e dei mezzi meccanici di movimentazione
dei containers, garantendone altresì la piena sicurezza del lavoro. In
sinergia, inserito nello stesso percorso di rilancio dell’intera infrastruttura
portuale, e al fine di mantenere il primato nazionale della profondità dei
fondali del canale portuale (pari a 18 metri), l’Autorità portuale di Gioia
Tauro ha avviato un programma triennale di lavori di manutenzione ordinaria dei
fondali portuali per una spesa di 3,5 milioni di euro. Per completare la piena
funzionalità del terminal, l’Autorità portuale contribuirà con un investimento
di oltre 8 milioni di euro, nel biennio 2020-2022, destinato a finanziare i
lavori di risanamento di banchina dei tratti A e B e l’adeguamento strutturale
della pavimentazione nel tratto C con l’obiettivo di incrementarne la sua
complessiva portanza.