NOVEMBRE 2019 PAG. 40 - NEWS OBOR
BRI, inaugurato il collegamento ferroviario più veloce tra Cina e Germania
Una riduzione dei tempi di transito da 17 a 10-12 giorni per coprire 9.400 km attraverso Kazakistan, Russia, Bielorussia e Lituania fino a Kaliningrad Oblast, una parte della Federazione Russa sulla costa meridionale del Mar Baltico, prima di entrare nell’Unione Europea attraverso la traversata Mamonovo-Braniewo. È il servizio ferroviario più veloce tra Xi’an e Amburgo – Neuss lanciato recentemente da DHL Global Forwarding e Xi’an International Inland Port Investment & Development Group Co. Ltd. Altri partner del servizio sono China Railway, Belintertrans, RTSB e UTLC ERA. Tra le caratteristiche peculiari del collegamento la possibilità per i clienti di visibilità della merca in tempo reale, via GPS. A spingere la compagine cinese allo sviluppo della partnership con DHL, secondo il Generla Manager Qu Jinwei, il modello di sviluppo “Hub and industry integration”. “Faremo leva su questo collegamento per rafforzare la collaborazione tra i settori produttivi e commerciali della nostra regione con la logistica internazionale. Questo permetterà di attirare maggior numero di industrie, rafforzando la loro capacità di raccogliere risorse dalle catene di fornitura internazionali e affinare i loro vantaggi competitivi”. Xi’an, tra i principali hub cinesi della BRI dispone già di una vasta rete di collegamenti ferroviari per il trasporto merci con l’Europa. Nel 2018, ha visto aumentare le esportazioni del 29% rispetto all’anno precedente. Allo stesso tempo, le zone economiche speciali della Grande Xi’an stanno attirando crescenti investimenti stranieri, poiché la città si posiziona come centro di Intelligenza Artificiale (AI), infrastrutture 5G e cloud computing per migliorare le sue capacità produttive.
BRI, per il governo cinese nessuna battuta d’arresto
A dispetto dei segni di rallentamento registrati da più parti nello sviluppo della BRI il governo cinese si mostra fiducioso ed evidenzia come i 197 documenti di cooperazione BRI firmati con 137 Paesi e 30 organizzazione internazionali non siamo limitati solo alle economie in via di sviluppo ma riguardino sempre più aziende e istituzioni finanziarie dei Paesi sviluppati che collaborano con la Cina per espandere il mercato di terzi. La conferma arriva direttamente dalla Commissione Nazionale Sviluppo e Riforme di Pechino che ha precisato come i lavori di costruzione della ferrovia Cina-Laos, della linea Cina-Thailandia, della ferrovia ad alta velocità Jakarta-Bandung, e della tratta Ungheria-Serbia stiano facendo “solidi progressi”. Stesso discorso per i progetti come il Porto di Gwadar, quello di Hambantota, quello del Pireo e il Porto di Khalifa. Nel frattempo, procede la costruzione del parco industriale Cina-Bielorussia, della Industrial Capacity Cooperation Demonstration Zone Cina-Emirati Arabi Uniti e della Zona di Cooperazione Economica e Commerciale di Suez Cina-Egitto. Meng Wei, portavoce della Commissione, ha sottolineato che da gennaio a settembre, il commercio della Cina con i Paesi BRI ha totalizzato circa 950 miliardi di dollari e i suoi investimenti diretti non finanziari in questi Paesi hanno superato i 10 miliardi di dollari. La Cina ha fatto accordi bilaterali di swap di valuta con 20 Paesi B&R e ha stabilito accordi di compensazione RMB con sette Stati.
Cina, misure per favorire il business environment
Dal prossimo 2020 entreranno in vigore una serie di misure adottate dal Consiglio di Stato cinese per la semplificazione delle norme che riguardano le attività commerciali. Il provvedimento, per un totale di 72 articoli, punta ad allineare il sistema domestico agli standard internazionali più avanzati e ad abbattere la resilienza burocratica. La nuova disciplina prevede la riduzione dei tempi di avviamento delle imprese, la garanzia di accesso equo al mercato e di regolamentazione trasparente, l’attuazione di politiche di riduzione delle imposte, la regolamentazione delle commissioni e degli oneri gravanti sulle imprese, la soluzione delle difficoltà di finanziamento e la semplificazione del processo di cancellazione delle imprese dai registri pubblici. Garantite politiche di parità di accesso al mercato, promozione della concorrenza leale e rafforzamento dell’applicazione dello Stato di diritto.
Nuovi uffici della Camera di Commercio Italiana a Shanghai
Il Sottosegretario Ivan Scalfarotto ha inaugurato i nuovi uffici della Camera di Commercio Italiana in Cina. “Una presenza importante che favorisce l’internazionalizzazione delle oltre 1200 imprese italiane presenti a Shanghai in un mercato dalle grandi potenzialità ”, ha sottolineato l’esponente del governo italiano. In tema di economia circolare, Scalfarotto ha inoltre partecipato alla firma delle intese commerciali tra le aziende del Gruppo Saxagres e Tagina con la multinazionale cinese Keda Clean Energy e il colosso HongYu, secondo produttore di ceramica in Cina per la fornitura e l’esportazione di prodotti derivati dalla lavorazione delle ceneri prodotti dai termovalorizzatori italiani. Incontro con i rappresentanti del nascente Altagamma Club Shanghai, tavolo che punta a riunire le aziende dell’alta industria culturale e creativa italiana. “In un contesto internazionale sempre più competitivo - ha dichiarato Scalfarotto - le produzioni ad elevato valore aggiunto, espressione diretta del saper fare delle nostre imprese, devono essere al centro dell’impegno del Governo.”