OTTOBRE 2019 PAG. 6 - NEWS DAL MONDO
L’abbattimento del tenore di zolfo porterà aumenti delle tariffe
Aumento delle tariffe del trasporto container fino al 25% a causa delle nuove norme sul limite massimo del tenore di zolfo nei combustibili navali. Lo prevede ING Think, il team di economisti dell’istituto bancario olandese ING che ha condotto un’analisi-tipo su una portacontainer da 12mila Teu impiegata sulla rotta Shanghai – Rotterdam. Con una navigazione di 30 giorni, un consumo di 400 tonnellate di carburante al giorno, l’incremento tariffario – a partire da un nolo di circa 1.000 euro – sarà pari a 250 dollari per Teu trasportato. Lo studio sottolinea come per le navi di nuova generazione, più efficienti dal punto di vista energetico (con risparmi fino al 50% del carburante), il costo aggiuntivo potrebbe arrivare a dimezzarsi. Tra le opzioni a disposizione delle compagnie per adeguarsi ai nuovi standard dell’IMO – uso di olio combustibile a bassissimo tenore di zolfo; installazione di scrubber; conversione al Gnl – secondo ING Think la maggior parte dei vettori marittimi opterà per l’utilizzo degli oli combustibili a bassissimo tenore di zolfo. Al riguardo permangono perplessità sulla disponibilità di una sufficiente capacità di raffinazione e sulla compatibilità dei combustibili trattati in differenti località .
Pireo, bocciato il progetto Cosco per un quarto container terminal
Il Comitato di pianificazione e sviluppo portuale (ESAL), organismo del Ministero greco del Trasporto marittimo e delle politiche insulari della Grecia, ha rigettato il piano del gruppo cinese COSCO di realizzare un quarto container terminal nel porto del Pireo. L’ESAL ha tuttavia approvato la parte restante del piano presentato dalla Piraeus Port Authority che prevede investimenti per ben 611,8 milioni di euro. Il progetto originario impegnava investimenti per circa 800 milioni di euro per realizzare, oltre al quarto container terminal, un nuovo terminal per auto (intervento successivamente abbandonato), un nuovo terminal crociere, strutture alberghiere e commerciali, parcheggi e magazzini. Attualmente COSCO gestisce direttamente due terminal per contenitori ai Moli II e III attraverso la filiale Piraeus Container Terminal (PCT) e indirettamente un terzo container terminal al Molo I attraverso la PPA di cui detiene il 51% del capitale.
Partiti i lavori per il primo container terminal di Tuas
Cerimonia di inaugurazione a Singapore per l’avvio dei lavori del primo container terminal nella nuova zona portuale di Tuas, dove sarà trasferito il traffico container dello scalo. Secondo le previsioni nel 2040, quando sarà interamente completata, su quest’area potrà essere movimentato un traffico containerizzato annuo pari a 65 milioni Teu, pari a quasi il doppio dell’attuale livello di traffico dello scalo portuale (36,6 milioni di Teu nel 2018). L’investimento previsto è di circa 14,4 miliardi di dollari. Il primo container terminal di Tuas diventerà operativo nel 2021. Nel 2027 è previsto il trasferimento sulla nuova area delle attività dei container terminal Tanjong Pagar Terminal, Keppel Terminal e Brani Terminal gestiti dal gruppo PSA a cui seguirà nel 2040 il trasferimento delle attività del Pasir Panjang Terminal anche esso operato da PSA.
Leggera crescita del traffico nel Canale di Panama nell’anno fiscale 2019
Nell’anno fiscale 2019, chiuso lo scorso 30 settembre, il traffico marittimo del Canale di Panama ha raggiunto la quota record di 468,8 milioni di tonnellate PC/UMS (Panama Canal Universal Measurement System), con un incremento del +6,3% rispetto all’esercizio fiscale precedente. Complessivamente sono transitate 12.281 navi (+0,7%) con a bordo un totale di 252,4 milioni di tonnellate di carichi (-1,0%). Il segmento che ha generato il più consistente volume di traffico è stato quello delle portarinfuse con un totale di 2.657 navi transitate (-1,1%) per complessive 76,5 milioni di tonnellate PC/UMS (+3,8%), con a bordo 90,1 milioni di tonnellate di carichi (-2,9%). Seguono le portacontainer con 2.575 navi transitate (-1,1%) per un totale di 164,8 milioni di tonnellate PC/UMS (+3,6%) e 56,4 milioni di tonnellate di carichi a bordo (-1,4%) e le chimichiere con 2.035 navi (-0,4%), 44,3 milioni di tonnellate PC/UMS (-0,2%) e 41,2 milioni di tonnellate di carichi (-2,2%). Le neopanamax ammontano a 2.963 unità (+19,0%) per complessive 227,9 milioni di tonnellate PC/UMS (+19,4%) che trasportavano 90,7 milioni di tonnellate di carichi (+11,5%).
Germania, preoccupa la carenza di autotrasportatori
Bundesverbandes Güterkraftverkehr Logistik und Entsorgung (BGL), associazione tedesca dell’autotrasporto, lancia l’ennesimo allarme sulla carenza di autotrasportatori. Nonostante gli sforzi compiuti da associazioni logistiche, aziende di autotrasporto e istituti di formazione BGL sottolinea come nel 2018 siano state rilasciate solo 18.167 patenti di guida per camion rispetto ai 30mila operatori che annualmente cessano l’attività . Un mancato turn-over che riguarda in generale tutta l’Europa. Secondo BGL il trend in Germania è alimentato principalmente dalla mancanza di un riconoscimento sociale del ruolo degli autotrasportatori. Tra gli altri fattori di criticità le difficili condizioni organizzative dei terminal di carico e scarico delle merci, dove i tempi di attesa sono diventati eccessivamente lunghi, e la mancanza di sicurezza del traffico derivante da un cronico deficit di parcheggi. Secondo l’associazione sulle autostrade tedesche mancano 35-40.000 postazioni.
Terminal general cargo a Ust - Luga
L’Agenzia Federale per il trasporto marittimo e fluviale (Rosmorrechflot) ha rilasciato alla società “Ust-Luga” il permesso per la costruzione di un terminal marittimo nell’omonimo porto commerciale situato nella regione di Leningrado. Il progetto prevede un investimento di circa 664 milioni di euro per la realizzazzione di un terminal per la movimentazione di minerali, carbone, cereali, cibo e altre merci per un volume totale di circa 25 milioni di tonnellate di merci all’anno.
Malesia, progetto da 30 milioni di Teu per Pelepas
Il governo della Malesya ha annunciato il suo sostegno al potenziamento del porto di Tanjung Pelepas incrementandone la capacità annua di traffico containerizzato a 30 milioni di Teu. Lo scalo è attualmente gestito dalla Port of Tanjung Pelepas (PTP), società controllata dal gruppo malese MMC Corporation (70% del capitale sociale) e lo scorso anno ha movimentato un traffico container pari a circa 9,0 milioni di Teu, con un incremento del 7%. L’obiettivo dei vertici governativi è quello di sfruttare il vantaggio strategico del paese, a ridosso dello Stretto di Malacca, puntando a diventare hub logistico di riferimento nel sud-est asiatico.
Convenzione del Mar Caspio, arriva la firma della Russia
La Russia ha ratificato la Convenzione sullo status giuridico del Mar Caspio. L’accordo, firmato precedentemente da Turkmenistan (dicembre 2018), Kazakistan (gennaio 2019) e Azerbaigian (febbraio 2019) definisce e regola i diritti e gli obblighi delle parti riguardo all’uso del Mar Caspio, comprese le sue acque, il fondo, il sottosuolo, le risorse naturali e lo spazio aereo. Una volta che anche l’Iran avrà ratificato la Convenzione, essa entrerà in vigore secondo l’accordo raggiunto ad Aktau, Kazakistan, il 12 agosto 2018. Lo stato irrisolto del Mar Caspio è stato per molti anni il principale ostacolo ad una serie di opere infrastrutturale per lo sfruttamento delle risorse dell’area. Tra queste il gasdotto transcaspico, che prevede la fornitura di gas naturale dal Turkmenistan all’Europa attraverso Azerbaigian, Georgia e Turchia.
Nuova area logistica a Jeddah
Una nuova area logistica aperta agli investitori privati è stata inaugurata in Arabia Saudita nella città portuale del Mar Rosso di Jeddah. Al-Khomra sosterrà le attività di spedizione, distribuzione merci e trasporto merci su una superficie di 2,3 milioni di metri quadrati direttamente collegati ad uno dei porti più grandi del paese. L’area fa parte del più ampio Programma Nazionale di Sviluppo Industriale e Logistico (NIDLP), che mira a creare 1,6 milioni di posti di lavoro e attirare investimenti per un valore di 427 miliardi di dollari nel prossimo decennio.
Primo trasferimento marittimo di combustibile nucleare esausto in Russia
Pieno successo per il primo trasferimento marittimo a Murmansk, nella Russia nordoccidentale, del combustibile nucleare esausto a bordo dell’unita rompighiaccio Lepse, nave attiva dal 1934 al 1988 e trasferita nel settembre 2012 presso il cantiere Nerpa per lo smantellamento. Il rompighiaccio ospitava 639 fusti di combustibile radiattivo, in parte danneggiati, che rappresentavano un grave pericolo ambientale. I primi sei contenitori sono stati trasportati a bordo della nave Serebyanka dal cantiere Nerpa ad Atomflot per il trasporto successivo e lo stoccaggio sicuro a lungo termine presso l’impianto nucleare Mayak negli Urali. Si prevede che altre cinque spedizioni saranno completate entro la metà del 2020, garantendo la completa rimozione di tutto il materiale esausto dal Lepse. L’operazione è stata finanziata dalla BERS (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo) che gestisce e finanzia il piano NDEP Nuclear Window, un fondo internazionale con contributi di Belgio, Canada, Danimarca, Unione europea, Finlandia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Regno Unito.
Cresce la capacità di stoccaggio del Terminal di Singen
Con un nuovo deposito da 11mila metri quadri e una capacità di 1.700 Teu è stata incrementata la capacità di stoccaggio del terminal intermodale tedesco di Singen, nel Baden-Württemberg meridionale, uno dei principali hub nei collegamenti sull’asse nord-sud tra Germania e Italia. Il terminal, che è gestito dalla Terminal Singen TSG GmbH, joint venture tra l’operatore elvetico di trasporto intermodale Hupac e la tedesca DB Intermodal Services del gruppo DB Cargo, è collegato quotidianamente con Duisburg, Busto Arsizio, Brescia e Amburgo. In questo snodo intermodale transitano circa 60 treni alla settimana.
Diminuiscono gli atti di pirateria
Nei primi nove mesi del 2019 sono stati registrati 119 atti di pirateria contro le navi in tutto il mondo, con una diminuzione del 24% rispetto ai 156 casi nel corrispondente periodo del 2018. La riduzione nel solo terzo trimestre del 2019 è stata del 16% essendosi verificati 41 incidenti rispetto ai 49 nel periodo luglio-settembre dell’anno precedente. Il Piracy Reporting Centre (PRC) dell’International Maritime Bureau (IMB) ha reso noto che le navi abbordate dai pirati sono state 95 rispetto a 107 nello stesso periodo del 2018, le navi contro cui sono stati esplosi colpi d’arma da fuoco sono state 10 rispetto a 13 nell’anno precedente, le navi sequestrate quattro così come nei primi nove mesi del 2018 e i tentativi di attacco sono stati 10 rispetto a 32 nel periodo gennaio-settembre del 2018.