OTTOBRE 2019 PAG. 56 - Parte il conto alla rovescia per la nuova nave di Cunard
Cunard e Fincantieri hanno celebrato l’inizio della costruzione della 249a nave della compagnia crocieristica, scandendo un momento emozionante nei suoi 179 anni di storia.
La nave, ancora senza nome, sarà la seconda nave più grande a battere la bandiera di Cunard ed è destinata a reinventare l’esperienza di crociera di lusso con una serie di servizi a bordo unici. Il primo troncone della nave è in costruzione presso il cantiere di Castellammare di Stabia di Fincantieri. Il gruppo cantieristico in passato ha consegnato le celebri “Queen Victoria” nel 2007 e “Queen Elizabeth” nel 2010.
La cerimonia del taglio della lamiera è un evento chiave nella vita della nuova nave di Cunard, segnando l’inizio dei lavori di costruzione che culmineranno con la sua consegna a Monfalcone (Gorizia) nel 2022.
Simon Palethorpe, President di Cunard, ha dichiarato: “Dopo anni di pianificazione e progettazione, siamo lieti di vedere i lavori di costruzione iniziare sulla nostra nuova nave. La 249° “Cunarder” sarà la nostra quarta unità di lusso nel 21° secolo. La nuova nave si ispira ai successi del nostro passato, integrando lo spirito Cunard con nuovi concetti e idee entusiasmanti che offriranno un’esperienza di viaggio unica ed esclusiva ai nostri ospiti”.
Castellammare di Stabia
“In riferimento alle dichiarazioni del Sindaco di Castellamare di Stabia - si legge in una nota diffusa da Fincantieri - riteniamo utile fare chiarezza, ancora una volta, sui temi portati all’attenzione delle Istituzioni e dell’Azienda.
Negli anni più duri della crisi la nostra Società , nonostante la mancata attuazione da parte degli Enti competenti dei necessari interventi strutturali finalizzati a rendere maggiormente competitivo il sito produttivo, ha onorato l’impegno a tenere aperto il cantiere, assicurando, al cantiere di Castellammare, grazie all’importante successo commerciale costruito ed ottenuto attraverso lungimiranza e visione strategica, un adeguato carico di lavoro che garantirà al cantiere la piena saturazione produttiva anche per gli anni a venire.
I continui riferimenti ad una non chiara mission produttiva del sito risultano assolutamente strumentali ed in contraddizione con quanto sottoscritto e comunicato negli anni sia alle Organizzazioni Sindacali sia alle Istituzioni. Sin dal Contratto integrativo del 2016, sottoscritto da tutte le OOSS, che nei protocolli stipulati nel corso degli anni con diverse Istituzioni è stata definita per il sito la mission di “sito polifunzionale indirizzato verso la costruzione di prodotti fortemente innovativi, con particolare riferimento al supporto nella costruzione di unità navali militari, nonché ai traghetti”.
E’ inoltre quanto meno singolare sentire parlare di mortificazione del cantiere relativamente al carico di lavoro assegnato e alla “mancanza di volontà ” dell’azienda di far ripartire il cantiere: queste affermazioni sono fuori dalla realtà e non rendono merito agli sforzi aziendali di assegnare al sito un volume di ore mai sviluppato, testimoniando una scarsa conoscenza di quanto sta realmente avvenendo.
Infine, come noto e come già è stato sottolineato durante il varo dell’unità navale “Trieste”, l’azienda è impegnata con importanti investimenti prodromici all’efficientamento del cantiere per un ammontare di 40 milioni di euro, così come condiviso con le organizzazioni sindacali alle quali sono stati presentati i progetti di intervento.
Tale indirizzo strategico mira ad adeguare gli asset alle richieste del mercato con l’obiettivo di raggiungere le migliori performance in termini di qualità , per aumentare la sicurezza dei luoghi di lavoro e migliorare l’impatto ambientale nei siti produttivi.
L’effetto dell’efficientamento consentirà di ridurre i costi di produzione e consolidare una capacità produttiva con lead time coerenti con i programmi nave.
In termini generali Fincantieri sta sostenendo l’esigenza della messa in sicurezza delle aree portuali ove insiste lo stabilimento produttivo; in questa direzione si registra un importante impegno del Governo che, con delibera del 24 luglio 2019 del Comitato interministeriale per la programmazione economica, ha stanziato 39 milioni per la messa in sicurezza e l’adeguamento dello stabilimento dell’area portuale di Castellammare di Stabia.
Tutto ciò premesso – conclude la nota Fincantieri - riteniamo del tutto eccessive le preoccupazioni espresse e, non nascondiamo, assolutamente ridondante l’istituzione di un Tavolo Tecnico permanente presso il Ministero dello sviluppo economico, tenuto conto della assoluta insussistenza di condizioni in qualche modo riconducibili ad una situazione di crisi”.
Cosimo Brudetti