OTTOBRE 2019 PAG. 32 - Logistica driver per la ripresa dell’economia italiana
Alle parole preferisce i fatti e, riguardo i destini della logistica italiana, invita tutti gli attori coinvolti a fare la loro parte. Andrea Gentile, presidente di Assologistica guida una filiera associativa complessa (aziende di logistica, dei magazzini generali e frigoriferi, dei terminalisti portuali, interportuali ed aeroportuali) sempre più consapevole del proprio ruolo strategico e alla ricerca di risposte concrete per garantire il massimo dell’efficienza e della competitività a supporto del sistema economico italiano.
Quale è ad oggi la percezione dell’importanza del comparto?
C’è stato un doppio risveglio circa il ruolo giocato dalla logistica come driver per la ripresa dell’economia italiana. Da una parte l’industria, dall’altra i decisori politici hanno capito come il settore possa rappresentare la chiave di volta per giocare un ruolo da protagonista nell’economia globale. Sotto questo aspetto il nuovo governo sembra aver cambiato marcia garantendo il massimo supporto allo sviluppo delle attività. Da parte nostra non possiamo che evidenziare la necessità primaria della logistica italiana: infrastrutture moderne, capaci innazitutto di collegare porti e interporti. La nostra missione è quella di movimentare le merci non solo con destinazione finale Italia ma, sfruttando la ritrovata centralità del Mediterraneo, verso il resto del continente. Per farlo, non mi stancherò di ripeterlo, bisogna puntare su una dotazione infrastrutturale adeguata.
L’associazione si sta spendendo anche per un nuovo assetto normativo…
Per Assologistica è un obiettivo strategico arrivare ad una riforma dei magazzini generali, la cui normativa è ormai datata e non più in grado di rispondere all’evoluzione della realtà. Manca poi completamente il riconoscimento, a livello di codice civile, della figura dell’operatore di logistica. La legislazione prevede la semplice figura del trasportatore e non basta più. La catena dei servizi si è fatta più complessa e al rilievo economico assunto non corrisponde un adeguato riconoscimento in termini sul lato giuridico, con il verificarsi di una serie di problematiche, faccio solo l’esempio delle questioni assicurative, che sono spesso affrontate in maniera poco razionale.
Legalità, formazione, innovazione. Quale la sfida maggiore?
Sono tutti elementi imprescindibili per lo sviluppo del settore e dell’economi italiana. Assologistica è in prima linea nell’impegno per il rispetto della legalità: lavoriamo a tutti i livelli affinchè le leggi siano rispettate da parte di tutti gli operatori così come difendiamo il diritto di fare impresa e lavorare nei confronti di quelle manifestazioni che spesso ci impediscono di operare. Altrettanto centrale il ruolo della formazione, elemento essenziale per affrontare al meglio i fenomeni innovativi che stanno attraversando il mondo produttivo. Sotto questo aspetto il sistema paese sconta la mancanza di istituti formativi specializzati. Noi facciamo la nostra parte guardando soprattutto ai giovani che si affacciano al nostro settore ma anche a chi, già operando, necessita di nuove competenze per stare al passo con i tempi. Quanto alla digitalizzazione: è il caposaldo per il futuro ma è una sfida che dobbiamo vincere fin da oggi per essere più competitivi ed effcienti.
Quali strumenti per garantire la giusta connettività tra porti e interporti?
Un aspetto interessante della riforma portuale è l’idea di dare alle AdSP gli strumenti legislativi per estendere la loro azione alle aree retroportuali. Andrebbe attuato pienamente, assieme ad un assetto definitivo per gli interporti. Ad ogni modo la questione infrastrutturale rimane centrale. Solo mettendo in collegamento in maniera veloce e sicura scali marittimi e hub terrestri si potrà alimentare un ciclo logistico degno delle sfide da affrontare.
Una considerazione sul premio “Il logistico dell’anno”…
La fierezza. Sono orgoglioso che Assologistica organizzi una manifestazione del genere. La considero attualissima e centrale nella necessità di comunicare ed estendere al massimo possibile la cultura della logistica come parte essenziale per la ricchezza e lo sviluppo del nostro paese.
Giovanni Grande
Logistico dell’Anno Organizzato da Assologistica assieme alla sua divisione Assologistica Cultura e Formazione e il magazine Euromerci il premio “Logistico dell’Anno” festeggia il suo 15esimo compleanno. Sempre caratterizzato da una massiccia partecipazione il contest, come spiega il Segretario generale dell’associazione, Jean Francoise Daher, ha come obiettivo “quello di far emergere imprese e manager che fanno dell’innovazione il loro punto di forza”. “Innovando, tutte queste realtà forniscono un prezioso contributo nel dare un volto nuovo alla logistica e al supply chain management”. Rinnovamento come filo conduttore di un evento che “si inserisce oggi in un contesto in cui il cambiamento è presupposto imprescindibile per continuare a operare in un mercato che sta mutando a ritmi fino a qualche tempo fa impensabili”. Le categorie che riguardano i progetti premiati sono: Corporate Social Responsibility; Formativo; Immobiliare; Internazionalizzazione di Impresa; Ricerca e Sviluppo; Sostenibilità Ambientale; Tecnologia e Logistica 4.0; Trasportistico (mono e multi modale).