LUGLIO 2019 PAG. 8 - NEWS DALL'EUROPA
Ue, prima misura delle emissioni marittime di CO2
Il totale delle emissioni di anidride carbomica prodotte dalle navi operanti nello Spazio Economico Europeo l’anno scorso è risultato pari a 152,3 milioni di tonnellate. La fetta più consistente deriva dalla unità portacontainer, con un totale di quasi 42,0 milioni di tonnellate di CO2 emesse, seguite dalle navi ro-pax (31,4 milioni di tonnellate), dalle rinfusiere 17,3 milioni di tonnellate), dalle petroliere (16,9 milioni di tonnellate), dalle chimichiere (8,7 milioni di tonnellate, dalle navi passeggeri (7,7 milioni di tonnellate), dalle unità ro-ro (6,5 milioni di tonnellate, dalle navi per gas naturale liquefatto (5,4 milioni di tonnellate), dalle navi multipurpose (5,3 milioni di tonnellate), dalle car carrier (4,9 milioni di tonnellate), dalle unità reefer (1,8 milioni di tonnellate), dalle con-ro (1,4 milioni di tonnellate) e da navi di altro tipo (1,0 milioni di tonnellate). Sono i risultati della prima pubblicazione ad opera della Commissione europea sul monitoraggio delle emissioni, così come previsto dal Regolamento UE 2015/757. I dati riguardano le navi con tonnellagio superiore alle 5.000 tonnellate: in tutto 10.800 unità di tutte le tipologie operative. Sottolineando come il trasporto marittimo internazionale sia responsabile a livello mondiale del 2-3% di tutte le emissioni globali di gas serra, la Commissione Europea ha reso noto che analizzerà attentamente questi primi dati e pubblicherà una specifica relazione alla fine di quest’anno al fine di consentire una valutazione delle emissioni di CO2 e dell’efficienza energetica del trasporto marittimo.
Riciclaggio navale, Bruxelles autorizza nuovi otto impianti
La Commissione europea ha ampliato l’elenco dei cantieri navali europei autorizzati ad effettuare il riciclaggio delle navi ai sensi del regolamento Ue 1257/2013. La decisione fa seguito alle comunicazione inviate da Danimarca, Norvegia e Turchia con le quali sono stati comunicati gli otto nuovi cantieri adibiti a svolgere questo tipo di attività . In particolare, la Danimarca ha informato che l’autorizzazione è stata rilasciata agli impianti di riciclaggio Fayard A/S e Stena Recycling A/S, la Norvegia agli impianti di riciclaggio AF Offshore Decom, Green Yard AS, Kvaerner AS (Stord), Lutelandet Industrihamn e Norscrap West AS e infine la Turchia all’impianto di riciclaggio Isiksan Gemi Sokum Pazarlama Ve Tic. Ltd. Sti. Con questi otto stabilimenti sale a 34 il numero complessivo degli impianti autorizzati ad effettuare attività di demolizione navale ai sensi delle normative europee.
Lettera congiunta Italia-Germania contro le limitazioni nel corridoio del Brennero
Italia e Germania chiedono a Bruxelles di intervenire sulle misure austriache di limitazione di passaggio di merci e veicoli nel corridoio del Brennero, prese unilateralmente dal Tirolo, al fine di evitare “tutte le misure necessarie per tutelare e proteggere le proprie imprese di autotrasporto, compreso il ricorso alla Corte dei Giustizia europea”. È la richiesta inviata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, e dall’omologo tedesco, Andrea Scheuer, in una lettera inviata al commissario europeo ai Trasporti, Violeta Bulc. “Riteniamo - ha sottolineato il ministro Toninelli - che le nuove misure unilaterali che il Tirolo ha annunciato di volere adottare dal 1° agosto violino il diritto europeo e danneggino il mercato unico europeo, danneggiando pesantemente le nostre imprese di autotrasporto. Per questo - ha spiegato Toninelli - con questa ennesima lettera al commissario Bulc, la seconda a firma congiunta Italia-Germania e la terza a mia firma, ribadiamo con ancora più forza la ferma contrarietà nei confronti delle limitazioni alla circolazione chieste dal Tirolo, che sono chiaramente in violazione dello spirito e della lettera dei Trattati comunitari. Alla Bulc abbiamo riaffermato con decisione la nostra aspettativa che, nella sua lettera di risposta all’Austria, inviti chiaramente le autorità austriache a ritirare ogni misura restrittiva e ad astenersi da attuare gli ulteriori provvedimenti restrittivi proposti. E che agisca subito per proteggere e salvaguardare il diritto della libera circolazione delle merci, principio fondamentale dell’Unione Europea”.
Ok all’acquisizione di P&O ferries da parte di DP World
Via libera da Bruxelles, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, all’acquisizione della P&O Ferries da parte del gruppo terminalista DP World di Dubai. Ricordando che P&O opera servizi traghetto per merci e passeggeri nello Spazio Economico Europeo nonché servizi di spedizione e di logistica e di trasporto stradale e ferroviario e che DP World è un operatore di terminal portuali a livello mondiale, la Commissione ha concluso che l’acquisizione non solleva preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza date le limitate sovrapposizioni orizzontali tra le attività delle società e le loro limitate quote di mercato. L’operazione di acquisizione si è chiusa con un esborso di 421 milioni di dollari. P&O Ferries ha una flotta di 21 traghetti impiegati principalmente nel Mare del Nord e nel Mare d’Irlanda in collegamenti che connettono 11 porti di Regno Unito, Irlanda, Francia, Belgio e Olanda. Le navi della compagnia movimentano oltre 2,5 milioni di unità ro-ro all’anno.