LUGLIO 2019 PAG. 11 - La logistica per sperimentare tecnologie nel settore trasporti
I recenti annunci di sperimentazioni sulla navigazione autonoma rappresentano solo la punta dell’iceberg, quella che forse rapisce di più l’attenzione, della trasformazione radicale indotta dalle tecnologie disruptive sul mondo dei trasporti. Materiali avanzati, sensoristica, uso dei big data, automazione. Fino alla blockchain. La logistica si configura come vettore di sperimentazione, anticipazione del cambiamento, con ricadute anche sugli equilibri geopolitici. “Dai centri unificati si passa ai centri distribuiti: una rivoluzione nelle metodiche organizzative che porta con se la necessità di standard condivisi e nuove regolamentazioni,” sintetizza Giordano Bruno Guerrini, presidente del Bic, chairman della sessione di GSW “#tecnology trend del settore marittimo – portuale”.
Ivano Russo (Direttore Generale, Confetra). Il normale binomio tecnologia – logistica è ulteriormente rafforzato dalla natura di pivot che quest’ultima sta ricoprendo nella ridefinizione dei rapporti geoeconomici. “Il mondo, dal livello macro della connettività , a quello micro dell’ecommerce, si sta riorganizzando attorno alla logistica. Quest’ultima diventa il terreno di applicazione e sperimentazione delle nuove tecnologie così come nel passato lo furono il sistema fordista e l’industria bellica. A dimostrarlo la risoluzione dell’Ue sulla digitalizzazione che fissa gli obiettivi da raggiungere al 2030”. Qual è la posizione dell’Italia in questo delicato scacchiere che coinvolge BRI, rotta artica, grandi infrastrututre, brexit, guerra dei dazi e nuovo ruolo dell’Africa? “Ci muoviamo poco e male. Serve un luogo di confronto tra i decisori, un tavolo di coordinamento a servizio del sistema paese. In questa fase decisiva in cui, è chiaro, la posta in gioco è il controllo delle reti l’Italia non possiede campioni nazionali nel settore, anche a causa di scelte sbagliate di politica industriale. La dimensione delle imprese, lo sfilazziamento della rappresentanza rischiano di farci perdere il treno”. Da qui una proposta operativa: “ridiscutere il progetto di piattaforma logistica nazionale includendo i troppi attori strategici che ne sono stati esclusi: serve, ad esempio, un maggior coinvolgimento delle AdSP. L’obiettivo deve essere riscrivere la strategia complessiva dentro il nuovo contesto globale che viviamo”.
Domenico Latella (Comando Generale, Corpo delle Capitanerie di porto). Adottato in 38 porti italiani, a partire dal 2013, il Port Management Information System rappresenta un fiore all’occhiello riconosciuto in ambito comunitario. “Bruxelles ha sancito che l’Italia è l’unico stato ad aver raggiunto in pieno gli obiettivi fissati dalla direttiva europea in materia: riuso dei dati, submit one, standardizzazione, semplificazione, armonizzazione. Una sola piattaforma informatica per tutti gli adempimenti normativi cui è sottoposta una nave, in una procedura che non è solo processo burocratico ma garanzia di sicurezza”. In attesa, entro la fine dell’anno, della piena interoperabilità con l’agenzia delle Dogane il sistema dovrà essere adattato ai nuovi indirizzi europei sulla creazione della single window comunitaria. “E’ auspicabile, per il futuro, una maggiore uniformazione delle procedure. L’armonizzazione, anche se ai massimi livelli, non è più una condizione sufficiente a garantire l’efficienza dei processi”.
Francesca Moia (responsabile rapporti Ue, AdSP Mar Ligure Occidentale). Nato sulla scia dell’emergenza del ponte Morandi il progetto pilota E-bridge (12 milioni, cofinanziati al 50% dall’Ue) rappresenta il primo intervento che coinvolge un sistema portuale, così come disegnato dalla riforma, nella determinazione di una nuova relazione porto/retroporto. L’applicazione delle nuove tecnologie punta a creare un dialogo che fluidifica i processi di scambio informazioni tra i diversi sgmenti della catena logistica rappresentando un punto di partenza per eventuali estensioni perative. “Gli ambiti di intervento individuati sono le aree buffer, l’interoperabilità /interconessione con gates e terminal, l’integrazione con la piattaforma RFI”.