GIUGNO 2019 PAG. 15 - Mission del Club Port of Venice al Transport Logistic di Monaco
Naufragata l’ipotesi progettuale di portare a Venezia lo Ionian Adriatic Shipping Days, manifestazione che con la partecipazione dei Propeller di Trieste, Monfalcone, Ravenna, Ancona, Bari, Brindisi e Taranto avrebbe dovuto rilanciare la potenzialità dei porti adriatici/ionici nel Mediterraneo “...malgrado i tanti patrocini non onerosi di Confindustria Venezia-Rovigo, Assomarinas Ucina Confindustria Nautica, Confetra Nord Est, Rete Porti, ecc.ecc. è mancato il sostanziale, indispensabile contributo delle Istituzioni locali interessate all’evento” – spiega il presidente dell’International Propeller Club Port of Venice – da qui la decisione di organizzare una delegazione di questo Club in rappresentanza del cluster trasportistico del Veneto al Transport & Logistic di Monaco di Baviera per redigere un’indagine conoscitiva tra i tanti stand di porti, compagnie di navigazione e imprese di spedizione estere interessate alle offerte dalla “rotta adriatica”.
Condividendo la policy sull’internazionalizzazione del sistema portuale dell’alto Adriatico diligentemente perseguita dalla Port Authority lagunare guidata dal suo presidente Pino Musolino: “Abbiamo fatto grandi passi come sistema paese e come sistemi portuali – ha dichiarato il suo presidente - ma dobbiamo continuare quel processo di coordinamento operativo che dovrebbe essere rappresentato anche dalla conferenza dei presidenti, che serve a far sì che tutti i sistemi portuali e interportuali collegati lavorino su un piano di infrastrutture che sia collegato e non ridondante e pieno di raddoppi di infrastrutture inutili, che valorizzi al massimo la nostra capacità attuale e ponga le basi per lo sviluppo futuro”.
“La nostra missione conoscitiva nel maggiore evento fieristico di settore a livello europeo - spiega il presidente del Club Massimo Bernardo – vuole tra l’altro rappresentare un concreto contributo relazionale per quel mondo imprenditoriale internazionale che oggi guarda con crescente interesse all’interscambio di beni, servizi e persone che fatalmente si incrementerà col rafforzarsi, grazie alla BRI, dei rapporti tra il Far East e l’Europa nei quali l’Adriatico e i suoi porti rappresentano una rotta economicamente e storicamente privilegiata”.