MARZO 2019 PAG. 4 - NEWS DALL'ITALIA
Presentato studio sulle linee marittime veloci tra Napoli e Salerno
Nell’ambito della collaborazione stretta tra l’AdSP del Mar Tirreno Centrale e l’Università degli Studi di Salerno è stato presentato uno studio di prefattibilità sui collegamenti marittimi veloci nei golfi di Napoli e Salerno. Lo studio verifica le ipotesi di attivazione di 4 linee veloci, due nel golfo di Napoli e due nel golfo di Salerno, partendo dai punti di forza e di debolezza delle esperienze pregresse (Metrò del Mare) ed in corso (Cilento Blu ed Archeolinea). Realizzato attraverso un confronto con gli operatori del settore e con le istituzioni e una serie di sopralluoghi nei porti di destinazione dei servizi, lo studio ipotizza notevoli vantaggi di carattere ambientale (decongestionamento del traffico stradale), per la fruizione delle aree balneari e dei siti culturali della Regione Campania. Emerge altresì che la sostenibilità economica dei collegamenti non può prescindere da un’organizzazione idonea a garantire uno standard qualitativo rispondente alle aspettative della domanda, non solo in termini di caratteristiche dell’offerta (sicurezza, comfort, pulizia dei mezzi, regolarità e frequenza delle corse), ma anche di un’efficiente integrazione con il trasporto via mare e via terra”. Il servizio, per essere sostenibile, deve contare su mezzi di trasporto moderni e veloci, con un numero limitato di fermate, ad elevata frequenza, con un tempo di percorrenza competitivo. Le conclusioni dello studio evidenziano alcuni elementi indispensabili per l’avvio del servizio: un cofinanziamento pubblico per la fase di start up; investimenti nel rinnovo delle flotte; integrazione intermodale (con altri modi di trasporto a monte e a valle della fase mare) ed intramodale (con le altre linee marittime in esercizio); miglioramento dei servizi land side (banchine, servizi igienici, bar, strutture ricettive quali info point, edicole, ecc.); bigliettazione elettronica ed integrata, mediante strumenti digitali come una App dedicata, anche con formule all inclusive che comprendano, oltre al viaggio, itinerari storico-culturali e servizi turistici; mantenimento nel tempo di tariffe agevolate per studenti, anziani e categorie protette; interventi di marketing per l’allargamento della base di clientela.
Trasferimento di giurisdizione per i porti di Pescara e Ortona
La Regione Abruzzo è intenzionata a chiedere il trasferimento dell’amministrazione dei porti di Pescara e Ortona all’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale. È quanto annunciato dal neo presidente Marco Marsilio con l’obiettivo “di creare una governance unica per il corridoio europeo Tirreno-Adriatico tra la penisola Iberica e i Balcani”. “È necessario, inoltre, avviare il procedimento di revisione dei corridoi così come disciplinato dal Regolamento Comunitario n. 1315/2013, completando l’iter per ottenere l’estensione nord-sud del corridoio Scandinavo-Mediterraneo al tratto Ancona-Pescara-Bari, del corridoio Baltico all’intera costa adriatica. Un’ipotesi da perseguire fermamente per poter puntare su questa opzione di sviluppo, nella prospettiva di una reale crescita sia del sistema portuale Pescara-Ortona-Vasto, crescita che incentiveremo garantendo un continuo dragaggio dei fondali, ma anche attraverso l’intermodalità abruzzese”. Nel mirino anche le ZES, “la cui funzionalità è strettamente relata al disegno di mobilità a monte, oltre che alla creazione di un regolamento di attuazione in termini di gestione delle aree di adeguamento delle stesse”. “Le ZES – ha sottolineato Marsilio – possono operare efficacemente se sarà attuata una reale semplificazione amministrativa delle procedure autorizzatorie, nonché un adeguato sistema di defiscalizzazione. Collegare i sistemi produttivi abruzzesi e laziali, attraverso un corridoio trasversale di scambio, che utilizzi il sistema portuale regionale, valorizza inoltre il sistema interporti, posti in posizione baricentrica naturale nell’ipotesi di integrazione tra i sistemi portuali abruzzese e laziale”.
Cresce il traffico ferroviario attraverso il San Gottardo
È un treno di SBB Cargo International il passaggio numero centomila registrato dalla galleria di base del Gottardo dalla sua inaugurazione nel 2016. Il tunnel ferroviario più lungo e più profondo al mondo, attraverso cui transitano mediamente 130-160 treni, ha visto nel 2018 una quota di traffico merci pari al 59%, con punte di 120 convogli al giorno. Dopo la chiusura di sei mesi della linea su Luino, dovuta ai lavori di ampliamento previsti, e all’interruzione dei servizi a Rastatt (Germania), dal 2018 il traffico merci nella galleria di base ha registrato una notevole ripresa e un aumento della domanda.
Ormeggiatori, nuovo schema di bando per i concorsi
E’ stato pubblicato lo schema tipo di bando di concorso per i prestatori di servizi di ormeggio, che introduce alcune novità tra i requisiti soggettivi e professionali necessari per la partecipazione ai singoli concorsi. Il bando è stato diffuso attraverso una circolare, emanata dalla Direzione Generale per la vigilanza sulle Autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne, ai sensi Legge 84/94 e in attuazione del Regolamento UE 352/2017. “La circolare – sottolinea una nota del MIT – rispetta in pieno la scadenza del 24 marzo 2019, dettata dal Regolamento, quale termine per la pubblicazione dei nuovi requisiti minimi e la procedura per concedere il diritto di fornire servizi portuali”. L’atto è stato reso necessario dal fatto che alcuni dei requisiti professionali degli ormeggiatori non sono più conformi alla vigente normativa (buona condotta, riserva d’accesso ai soli cittadini italiani) mentre altri invece non risultano più in linea per garantire la professionalità necessaria per lo svolgimento del servizio di ormeggio considerati i mezzi nautici profondamente diversi dal punto di vista tecnologico rispetto a quelli in uso alla data di adozione del regolamento di esecuzione al codice della navigazione.
Parte la raccolta di manifestazioni di interesse per AdSP dello Stretto
Con specifico avviso è stata avviata la la raccolta di manifestazioni di interesse per l’incarico di Presidente della Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, ovvero la 16esima AdSP istituita dal “decreto Fiscale” 119/2018. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha deciso di avviare la raccolta di manifestazioni di interesse per raccogliere profili qualificati che possano ricoprire in via esclusiva e a tempo pieno il ruolo di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto. La scelta del nome di chi verrà designato Presidente verrà poi fatta dal Ministro con l’intesa dei Presidenti delle Regioni interessate, Calabria e Sicilia, sentite le Commissioni parlamentari. La norma prevede che il Presidente dell’AdSP venga “scelto fra cittadini dei Paesi membri dell’Unione europea, aventi comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale”.
Alleanze armatoriali, seminario di Confetra
Confetra ha svolto un seminario per discutere degli esiti del Rapporto ITF OCSE 2018 sugli impatti delle alleanze tra compagnie armatoriali e supply chain logistica. Oltre a Olaf Merk, responsabile dell’ITF ed estensore dello Studio, era presente Lamia Kerdjoudj Belkaid, segretaria generale di Feport, l’Associazione Europea dei terminalisti portuali. “Nella consultazione svolta dalla DG Competition, Confetra si è espressa per il no alla proroga delle esenzioni dalla normativa Antitrust europea per le Shipping Line, in scadenza tra un anno, se non accompagnata da una serie di condizioni che evitino poi il riprodursi di oligopoli e cartelli anche nelle attività logistiche che vanno dalla nave alla consegna al destinatario finale della merce,” ha introdotto i lavori il presidente della Confetra Nereo Marcucci.” Sulla rotta Far East – West, il 95% dei volumi viene trasportato da vettori aderenti a tre alleanze armatoriali. Ed è chiaro che se tale dinamica dovesse poi riprodursi a terra sarebbe la fine del pluralismo industriale nel mercato della contract logistic”.
Mercitalia Rail, consegnata la prima nuova locomotiva di Bombardier
La prima delle 40 nuove locomotive elettriche TRAXX E494, prodotte nello stabilimento di Vado Ligure (SV) da Bombardier Transportation, è stata consegnata a Mercitalia Rail (Polo Mercitalia – Gruppo FS Italiane). Il mezzo, e il piano di consegna delle successive, sono stati presentati a Roma da Enrico Pujia Direttore Generale della Direzione Generale per il Trasporto e le Infrastrutture Ferroviarie del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Marco Gosso Amministratore Delegato Mercitalia Logistics e Gian Paolo Gotelli Amministratore Delegato Mercitalia Rail. Le TRAXX E494 fanno parte del contratto siglato a dicembre 2017 da Mercitalia Rail e Bombardier, che prevede la consegna di cinque mezzi al mese, con il completamento della fornitura entro ottobre di quest’anno e l’opzione di ulteriori 20 unità nei mesi successivi, per un investimento di circa 180 milioni di euro. Le locomotive avranno una potenza massima di trazione di 6,4 MW e una forza di trazione di 320 kN e consentiranno a Mercitalia Rail di offrire ai clienti treni merci con caratteristiche tecniche superiori rispetto agli attuali convogli, garantendo i migliori standard di confort e sicurezza ai propri macchinisti. Inoltre, grazie a sistemi frenanti autogenerativi e all’innovativo sistema “Eco-mode” avranno consumi energetici significativamente inferiori rispetto agli standard attuali.
A Napoli Ancip ribadisce il no all’autoproduzione
“Una manifestazione a difesa del lavoro e di regole giuste”. Luca Grilli, presidente di Ancip, l’associazione che riunisce le compagnie portuali italiane, ha sintetizzato così le motivazioni che hanno portato delegazioni da tutti gli scali della penisola a riunirsi nel porto di Napoli, nell’ambito della vertenza che sul tema dell’autoproduzione vede contrapposte GNV e Culp partenopea. “Per noi si tratta di una prova di forza. La risposta alla tentazione che emerge da più parti a contare semplicemente le persone anziché pesare il loro valore”. Dopo il tentativo effettuato nel porto di Trapani l’Ancip ribadisce così la contrarietà a qualsiasi ipotesi di introduzione del regime di autoproduzione a bordo delle navi. “L’autoproduzione è una modalità operativa che non può prescindere dalle regole rigide cui è sottoposta dalla normativa vigente e che, non sempre rispettata alla lettera, è interpretata a seconda delle esigenze dei singoli scali. Una situazione che produce deficit in termini di formazione, sicurezza e rispetto dei contratti”.