MARZO 2019 PAG. 20 - Alis, dialogo con le istituzioni per rilanciare l’economia
Oltre 700 metri quadro di spazio espositivo che ha ospitato un intenso programma di workshop, convegni e seminari. Il ritorno di Alis a Tanspotec restituisce la misura della crescita di una compagine che non si limita a proporre una vetrina per gli associati ma punta, attraverso l’analisi accurata degli scenari di mercato, ad un dialogo con le istituzioni per rilanciare l’economia del Paese. “Considerando i risultati – sottolinea il Direttore generale di Alis, Marcello Di Caterina a Porto&interporto – possiamo ritenerci soddisfatti. Alis ha dato prova per l’ennesima volta di avere una grande forza rappresentativa. Nella scorsa edizione, a pochissimi mesi dalla propria costituzione, abbiamo partecipato alla rassegna fieristica con uno stand di soli 30 metri quadri. Direi che la crescita, lo sviluppo e la concretezza dell’iniziativa è sotto gli occhi di tutti”.
Quali sono le principali azioni per il settore emerse dal dibattito con le istituzioni?
Al governo abbiamo proposto maggiore attenzione al comparto del trasporto, della logistica e della sicurezza. Occorre una seria operazione di semplificazione normativa, migliori e più eque possibilità di accesso alle professioni, attenzione al tema della leale concorrenza nel settore dell’autotrasporto di merci per conto di terzi. Abbiamo chiesto un apparato di controlli amministrativi più snello e una riduzione del numero impressionante di documenti, tutti ancora cartacei. Non solo, nei mesi a venire ALIS si concentrerà sulla sottoscrizione del CCNL che ci consentirà di continuare ad essere un interlocutore privilegiato, qualificato e altamente rappresentativo per le istituzioni nazionali.
Cosa prevede il protocollo d’intesa firmato da Alis e Ministero dell’Ambiente?
La firma a Verona del documento impegna le parti a istituire un comitato tecnico che studierà azioni comuni per la promozione di azioni utili all’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile. I trasporti e la logistica sono in una fase di profonda trasformazione ed è necessario non solo governare con attenzione i processi di sviluppo del settore ma è necessario anche impegnarsi nella diffusione della cultura del trasporto sostenibile.
In che modo impegna gli associati Alis?
I soci dovranno semplicemente continuare quel che già hanno iniziato, ossia monitorare e seguire politiche green mediante un utilizzo razionale delle direttrici marittime e ferroviarie, favorendo quindi l’intermodalità. Senza dimenticare il loro impegno per il rinnovamento del parco veicolare che ridurrà notevolmente le emissioni di CO2. ALIS inoltre andrà negli ITS e nelle università per diffondere i temi dello sviluppo sostenibile e invogliare le nuove generazioni a intraprendere carriere altamente professionalizzanti con un approccio sempre più green.
In attesa del prossimo Transpotec, quali appuntamenti vedranno protagonista l’associazione?
Siamo decisamente una associazione proattiva ed il 2019 sarà un anno intenso e impegnativo. Il prossimo 20 maggio, per esempio, saremo protagonisti a Roma nello scenario unico di Villa Borghese con un evento pubblico di ampia portata. Coinvolgeremo gli stakeholder ma anche i cittadini che hanno attenzione verso il mondo della mobilità sostenibile. Un’occasione di confronto con esponenti di governo e imprese che stanno investendo risorse per la salvaguardia dell’ambiente. Oltre agli eventi pubblici ALIS continuerà a monitorare gli scenari geopolitici del settore trasporti, offrendo la sua forza rappresentativa a coloro i quali sono chiamati alla definizione delle politiche trasportistiche in Italia e in Europa. Proprio a Bruxelles il nostro impegno sarà intensificato. Per la prossima legislatura desideriamo poter supportare i nuovi membri del Parlamento Europeo e tutti i referenti delle istituzioni comunitarie affinché le iniziative legislative del nostro comparto siano ambiziose e, al tempo stesso, rispettose delle diverse identità nazionali. ALIS mira a condurre ad unità un settore frammentato, dando però un peso specifico alla virtuosità delle imprese italiane che hanno giocato, giocano e giocheranno sempre un ruolo di rilievo nello scacchiere internazionale.
G.G.