Header Ads

APRILE PAG.60 - Come far rivivere lo splendore della Riviera di Ulisse


Il Mito, la Bellezza, i Profumi ed i Colori della Riviera di Ulisse. E’ il territorio della bassa costa laziale che Le dimore del Sole, un’associazione che raggruppa tutti i piccoli imprenditori legati al turismo e all’accoglienza, punta a rilanciare sui mercati. Si tratta di un lembo di costa di una terra antica che dai Monti Aurunci si dirada verso il mare, che racconta storie di uomini venuti da lontano avvolti nei veli della leggenda. Un ventaglio di terra che si estende da Minturno fino a Sperlonga toccando Formia e Gaeta.

Un territorio che fu meta turistica apprezzata fin dall’antichità e porto della flotta romana. Lo testimoniano i resti delle ville e degli approdi che già Duemila anni addietro punteggiavano il litorale. E poi la costa, contrassegnata da falesie a strapiombo sull’azzurro del mare, fenditure che consentono al visitatore di immergersi tra le rocce e le speloncae che, secondo la tradizione, si sarebbero spaccate alla morte di Cristo. E’ il mito e la bellezza di un litorale non più a vocazione turistica ma di un “territorio turistico” che quest’associazione punta a promuovere in sinergia con le altre consorelle di categoria e le istituzioni locali, più volte sorde ad intraprendere un programma sinergico comune.

Un’iniziativa che punta a fare sistema e aggregazione partendo dal basso, da questa associazione di strutture extralberghiere di cui fanno parte B&B, case vacanza, agriturismi, affittacamere e tutte quelle attività impegnate nel settore dell’ospitalità. “Minturno, Formia, Gaeta non sono soltanto mare ma luoghi per un turismo di qualità, non frenetico e chiassoso, ma attento all’arte, alla cultura, la storia, l’ambiente, alle tradizioni della terra, al diportismo. Un tipo di turismo - afferma il presidente de Le dimore del Sole, Cinzia Calligaris - in grado di trasmettere i valori e lo scambio culturale tra chi visita queste zone e le abita, in grado di creare opportunità di lavoro in nei settori trainanti dell’economia locale, come nell’attività marinara, oggi rappresentata da un porticciolo turistico in grado di ospitare 250 imbarcazioni ma con enormi potenzialità di sviluppo. Tante opportunità di un turismo che però va comunicato attraverso un’accurata informazione in sinergia con gli enti locali e con tutti gli attori interessati a questo processo.

 Questo lo spirito dell’associazione. Siamo sicuri che solo attraverso una puntuale e sistematica operazione di informazione, il territorio possa puntare a ritrovare l’antico splendore che una zona come la Riviera di Ulisse merita ”. E la Riviera si presta a rafforzare la sua vocazione di destinazione di più segmenti di turismo e questo, commenta Antonio Iadanza, vice presidente dell’associazione, “in ragione della sua ricca offerta e di attrazioni, della sua collocazione geografica ad un’ora da Roma e da Napoli. Un’area turistica che vuole essere il perno di un sistema integrato di iniziative in grado di rilanciare il territorio all’attenzione anche dei bacini turistici emergenti.  Non è certo un caso se già nelle epoche antiche l’uomo avesse compreso l’unicità di questi paesaggi. Tutto questo però va fatto in sinergia con i Comuni interessati che, siamo certi, non si tiranno indietro”.

A parte il turismo del mare e quello enogastronomico sono tante le attrazioni. Dai monumenti di epoca romana, come il mausoleo di Cicerone, la tomba di sua figlia Tigliola ed il porticciolo di Caposele, l’antico cisternone ai luoghi di cultura, come il museo archeologico di Formia, il porto borbonico di Minturno, il cosiddetto balcone della Riviera, e le chiese di Gaeta; fino alle bellezze naturali lungo la via Flacca Valeria. Una collana di perle che raccontano storie di testimoni degli eventi umani nel tempo.

Eduardo Cagnazzi
Immagini dei temi di Bim. Powered by Blogger.