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APRILE PAG. 6 - NEWS DAL MONDO




ICS, noli bassi e overcapacity le sfide dello shipping
Sovraccapacità di stiva e crollo dei noli sono ancora, a dieci anni dalla recessione del 2008, le principali criticità che deve affrontare lo shipping internazionale. “All’epoca le compagnie di navigazione hanno mostrato moderazione nell’ordinazione di nuove unità, per evitare di soffocare la ripresa. Oggi, il crescente protezionismo e il rallentamento della crescita delle economie chiave fanno sì che la prevenzione degli ordini eccessivi sia ora più importante che mai”. È quanto evidenziato dal vice segretario dell’ICS (International Chamber of Shipping), Simon Bennett al Global Maritime 2019 di Instanbul. “C’è divergenza di opinioni circa il fatto che la globalizzazione degli ultimi trent’anni abbia fatto il suo corso e se il rallentamento della crescita degli scambi commerciali registrato dalla crisi del 2008 rappresenti una sorta di cambiamento strutturale permanente”, ha spiegato Bennett. “Certamente nel 2019 le prospettive per l’economia globale e quindi la domanda di trasporto marittimo sembrano peggiorare”. La conferma viene dai dati: le ordinazioni di navi, in tonnellate di portata lorda, sono diminuite del 14% nel 2018, circa il 17% al di sotto della media dalla recessione del 2008. Una tendenza che potrebbe continuare nel 2019 con un portafoglio ordini stabilizzato attorno al 10% della flotta mondiale ma che dovrà fare i conti con “la riluttanza dei governi ad affrontare il problema”. “Oltre alla tentazione di un eccesso di ordini, anche le decisioni su quando riciclare le navi più vecchie sono fondamentali per l’equazione,” ha aggiunto Bennett. “La buona notizia è che si stanno finalmente risolvendo una serie di importanti incertezze normative che hanno complicato le decisioni su quando meglio smaltire le navi più vecchie”. Tra gli altri fattori da tenere in considerazione “le date di attuazione della Convenzione IMO sulla gestione dell'acqua di zavorramento”, la conferma al 2020 della data di attuazione del limite massimo globale di zolfo per i carburanti marittimi, la ripresa dei negoziati  su un accordo per eliminare dalla costruzione navale le misure di distorsione del mercato (su cui pesa un possibile no da parte cinese).

La tedesca NORD/LB esce dal segmento navale
Nell’ambito del processo di rimodulazione del modello di business la banca tedesca NORD/LB ha confermato l’intenzione di uscire dal segmento dei finanziamenti al settore navale. L’istituto, a causa dei crediti inesigibili legati al ramo shipping, ha dovuto stanziare accantonamenti per 1,89 miliardi di euro. Risorse che hanno pesato sulla perdita di 2,35 miliardi registrate per l’esercizio 2018, a dispetto degli utili ottenuti nelle altre attività. “Alla fine del 2018 – sottolinea NORD/LB – è stato ridotto l’intero portafoglio a 10,3 miliardi di euro. Rispetto alla fine del 2016, quando il portafoglio ammontava a 16,9 miliardi di euro, equivale a una riduzione del 39%. L’ammontare delle sofferenze era pari a 7,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2018”. Il primo passo per il ridimensionamento dei “non performing loan” sarà il trasferimento di una quota pari a circa 2,6 miliardi di euro ad un investitore finanziario. “In questo contesto, NORD/LB ha accantonato un ampio fondo rischi aggiuntivo per un totale di 1,8 miliardi di. Il totale dei fondi rischi su crediti in essere accantonati per il portafoglio di finanziamento navale ammonta a 4,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2018, pari ad una copertura del rischio di base del 65. Se si considera anche il valore di mercato delle navi in considerazione, la copertura del rischio principale è del 123%”. 

Emirati Arabi, in arrivo un centro dati per lo shipping
Sarà aperto entro la fine del 2019 il nuovo National Center of Maritime and Navigation Information degli Emirati Arabi Uniti, iniziativa tesa a stimolare l’industria dello shipping anche attraverso l’analisi dei dati sul trasporto marittimo. La struttura sarà lanciata in collaborazione con Abu Dhabi Ports Company e in coordinamento con altri porti nazionali. Frutto di una strategia nazionale rivolta alla Blu Economy la misura fa parte di un quadro di riforme che modificherà anche le normative del settore con un crescente coinvolgimento di investimenti privati attraverso meccanismi incentivanti.

Fuel marino, in Malesia il più grande terminal ship-to-ship
Il porto malese di Johor punta a diventare il più grande ship-to-ship hub al mondo nel settore energetico. E’ quanto prevede l’accordo siglato da Hutchison Ports di Hong Kong e KA Petra per la realizzazione di un terminal per il trasbordo da nave a nave di petrolio grezzo, prodotti petroliferi e gas naturale liquefatto. La struttura, 2.800 ettari di estensione e 31 banchine a disposizione, avrà una capacità di stoccaggio di 9 milioni di tonnellate per un costo stimato di 150-180 milioni di dollari. Il progetto (con una partecipazione pari al 70% per Ka Petra) è fortemente spinto dal governo di Kuala Lumpur che, anche in virtù delle nuove norme IMO sul basso tenore di zolfo nei carburanti marittimi, vuole fare di Johor uno dei principali centri di distribuzione della regione del nuovo fuel marino.

Rotterdam, nuova applicazione per il trasporto ferroviario
Per ottimizzare ulteriormente il trasporto merci per ferrovia tra il porto di Rotterdam e l’entroterra l’ente portuale olandese ha lanciato l’applicazione OnTrack che combina i dati diverse fasi della catena su ferro, integrandoli attraverso l’utilizzo con algoritmi “intelligenti”. L’obiettivo è superare le difficoltà derivanti dall’utilizzo di diversi sistemi di pianificazione e regole per il trasporto ferroviario in uso presso i terminal dello scalo, informazioni che attualmente sono scambiate via telefono o posta elettronica. OnTrack, in particolare, fornisce ai vettori informazioni sulla movimentazione specifica delle merci presso il terminal, il numero di container che sono stati caricati o scaricati, il termine delle operazioni oltre alle possibili variazioni dalla fascia oraria programmata. “Le notifiche in tempo reale – sottolinea la port authority – consentono a tutte le parti interessate di anticipare le deviazioni in modo più efficace, ottimizzando di conseguenza l’impiego di personale e capacità”. L’applicazione potrà essere utilizzata anche in altri porti dei Paesi Bassi e all’estero.

Saipem si aggiudica appalto per campo gasiero in Africa Occidentale
Saipem in consorzio con la francese Eiffage si è aggiudicata una commessa da 350 milioni di euro nel campo gasiero Grand Tortue-Ahmeyim, al largo del confine marittimo tra Mauritania e Senegal. Si tratta di un contratto EPIC (Engineering Procurement Construction and Installation), per lavori sulle infrastrutture marine e terminal LNG per i quali è prevista la costruzione di ormeggi per il complesso galleggiante, dove si svolgerà la produzione di gas naturale liquefatto, e per una diga frangiflutti composta da 21 cassoni di cemento da 16.500 tonnellate ciascuno, per la protezione degli impianti. I lavori richiederanno l’impiego del mezzo “Saipem 3000”, nave gru per le attività di costruzione.

UPS, la logistica sanitaria sperimenta i droni
UPS ha annunciato l’avvio di un servizio per la consegna di campioni medici attraverso l’uso di droni. Il programma, in collaborazione con Matternet si svolgerà presso l’ospedale di WakeMed a Raleigh, nella Carolina del Nord, con la supervisione della Federal Aviation Administration e del Dipartimento statale dei trasporti. Secondo l’operatore l’utilizzo dei droni dovrebbe facilitare la consegna su richiesta e in giornata, evitando ritardi e aumentando l’efficienza, anche in termini di costi. Il programma utilizzerà il quadricottero M2 di Matternet, alimentato da una batteria ricaricabile agli ioni di litio, che può trasportare carichi medici fino 2,2 kg su distanze fino a circa 20 chilometri. L’obiettivo di UPS è quello di estendere il servizio presso altre strutture ospedaliere del paese. 

Trasporto container, cresce l’insoddisfazione sulla qualità del servizio
Dall’annuale ricerca condotta da Drewry e ESC (European Shipping Council) sul grado di soddisfazione di caricatori e spedizionieri rispetto alla qualità del servizio offerto dalle compagnie di trasporto container emerge un certo grado di insoddisfazione. Chiamati ad assegnare un punteggio compreso tra 1 (molto insoddisfatto) e 5 (molto soddisfatto) su vari aspetti della filiera del trasporto i 249 operatori interpellati hanno evidenziato una serie di criticità riguardanti trasparenza su prezzi e supplementi, tempi di transito e affidabilità delle prenotazioni con un punteggio compreso tra 2,8 e 3. Gli elementi che soddisfano maggiormente la clientela sono la   stabilità finanziaria del vettore, l’accuratezza della documentazione e la disponibilità delle attrezzature (container), che hanno ricevuto punteggi mediamente compresi tra 3,2 e 3,4. Tra il 2017 e il 2018 sono quattro le prestazioni del vettore maggiormente deteriorate: la gamma dei diversi vettori disponibili, quella relativa ai servizi, il prezzo e la qualità complessiva del servizio del vettore. “I risultati dell’indagine rafforzano il parere già espresso nel nostro recente position paper e nel messaggio rivolto alla Direzione generale della concorrenza dell’Ue sul regolamento di esenzione per categoria dei consorzi, secondo cui è necessaria una maggiore trasparenza da parte dei vettori marittimi”, ha commentato Jordi Espin, responsabile dell’ESC per la politica dei trasporti marittimi. “I livelli di servizio, gli obiettivi di performance, i miglioramenti del mercato e la strutturazione dei prezzi dovrebbero essere fissati con un’attenzione maggiore alla chiarezza e un’analisi più accurata”.

Cinque unità a GNL ordinate da CMA CGM
La compagnia di navigazione francese ha ordinato cinque nuove portacontainer a GNL al cantiere navale China State Shipbuilding Corporation (CSSC). L’accordo, firmato in occasione della recente visita del Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping in Francia, rientra in un piano complessivo per la realizzazione di dieci unità da 15mila Teu, di cui cinque con propulsione a gas naturale liquefatto e altre cinque con alimentazione convenzionale, dotate di scrubber per abbattere le emissioni inquinanti. Le nuove portacontainer, 336 metri di lunghezza, saranno consegnate a partire dal 2021 e  impiegate sulle rotte che collegano l’Asia con il Mediterraneo in sostituzione di altrettante navi della flotta di CMA CGM che saranno utilizzate altrove.

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