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APRILE PAG. 40 - NEWS OBOR


Fermo aderisce alla Belt and Road degli enti locali
Il Comune di Fermo ha aderito alla Belt and Road Local Cooperation (BRLC) progetto sulla cooperazione tra enti locali lungo i territori interessati dalla BRI. “Sulla scorta di un’operazione sia governativa che regionale, con l’apertura dei voli dell’aeroporto marchigiano con la Cina,  e di un percorso già aperto dal nostro Conservatorio e dalla scuola di mediazione linguistica San Domenico,  Fermo prova ad ampliare questa partnership che può essere virtuosa per turismo, affari, incoming,” ha spiegato il sindaco Paolo Calcinaro. “Inizieremo uno scambio di conoscenze e di buone prassi, facendo conoscere Fermo in Cina”. Il progetto BRLC, la cui adesione è stata approvata in Giunta, ha lo scopo di collegare realtà produttive cinesi ai mercati di consumo europei, tramite iniziative supportate dai territori. Nato in occasione della Sessione tematica sulla connettività tra le persone al primo forum Belt & Road per la cooperazione internazionale a Pechino, BRLC punta a costruire una piattaforma di cooperazione per condividere esperienze e risorse per benefici reciproci e risultati vantaggiosi nei campi dello sviluppo economico, della cultura e dell’istruzione, della governance urbana, dello sviluppo rurale e dell’economia di Internet, ottenendo così “obbligazioni people-to-people” e “relazioni Stato-Stato”.

Cresce il settore tessile nell’area BRI
La BRI fa bene al settore tessile cinese. Secondo l’associazione il China National Textile and Apparel Council (CNTAC) i paesi e le regioni lungo la nuova Via della Seta sono diventati destinazioni sempre più importanti per gli investimenti esteri di Pechino in questo settore, raggiungendo circa l’80% del totale. I dati industriali registrano che le esportazioni di tessili e abbigliamento verso la regione ha continuato a crescere nel 2018, ad un ritmo del 5,3 per cento annuo. L’obiettivo manifesto di CNTAC è quello di sfruttare l’iniziativa per la creazione di zone di cooperazione oltremare.

Crescita del 20% dei turisti cinesi in Italia 
Un milione di presenze in più nel 2019. La BRI sarà attraversata non solo da merci ma anche da turisti con una elevata propensione ai consumi. È quanto previsto da una indagine del Centro studi CNA, condotta in collaborazione con CNA Turismo e Commercio tra gli iscritti alla Confederazione. Il turismo cinese in Italia, secondo i dati raccolti, è destinato a impennarsi. Infrangendo il muro dei sei milioni di presenze, contro i cinque milioni del 2018 e del 2017 e i 4,5 milioni del 2016, anno in cui l’apertura di undici centri per i visti consolari ha facilitato gli ingressi nel nostro Paese. In termini relativi, la crescita delle presenze  toccherebbe, di conseguenza, il 20% in un anno e il 33% in tre anni. Il movimento economico generato da questa ondata turistica proveniente dall’Estremo Oriente è previsto raggiunga il miliardo e mezzo di euro. Tra i turisti extra-europei, i cinesi sono quelli che mediamente spendono di più. Dall’analisi degli acquisti “tax free” emerge uno “scontrino” pro capite superiore ai mille euro, ovviamente per quanti presentano la richiesta di rimborso prima di lasciare il nostro Paese. Una somma ingente, che incorpora, però, anche un altro fenomeno. Quello degli acquisti per interposta persona, sempre più diffusi tra i cinesi venuti in Italia, che importano privatamente prodotti acquistati per conto terzi, ordinati magari attraverso piattaforme digitali dedicate. 

Servizio ferroviario Quingdao - Minsk
Un nuovo collegamento ferroviario è stato inaugurato nei primi giorni di Aprile tra Quingdao, con Minsk, capitale della Bielorussia. Il treno è partito dal centro di trasporto multimodale della città situata nella Cina Orientale per la Shanghai Cooperation Organization (SCO), carico di parti di motori e moduli solari per un valore di oltre 6,6 milioni di euro. Seconda la società che ha operato il treno, la Sinotrans Central China Co., la domanda logistica tra la provincia di Shandong e il parco industriale Great Stone di Minsk (realizzato con una partnership Cina – Bielorussia) è destinata a crescere nei prossimi mesi. Il collegamento ferroviario Quingdao – Minsk viene coperto in 22 giorni.  Nel 2018, il volume di container trasportati dai treni merci Cina-Europa in partenza dal centro di trasporto multimodale di Qingdao ha rappresentato l’81% del totale della provincia.

Paesi Arabi e Cina crescita degli interscambi 
Si stringono i rapporti tra Cina e i paesi rappresentati dalla Lega Araba. Secondo il sottosegretario per gli affari economici della Lega, Kamel Ali, l’attuale volume degli scambi commerciali tra il paese asiatico e quelli arabi ammonta a circa 218 miliardi di dollari l’anno contro i 36 miliardi del 2004. “L’obiettivo – ha dichiarato Ali al “Second China – Arab States BDS Cooperation Forum” di Tunisi – è superare i 600 miliardi di dollari nei prossimi anni”. Cresce, in particolare, l’interscambio tra Tunisi e Pechino. Il valore delle importazioni cinesi dalla Tunisia ha raggiunto circa 1,5 miliardi di euro, secondo il presidente della Camera di commercio tunisina-cinese Taher Bayahi, e il paese “sta lavorando per diventare un Hub regionale affinché la Cina arrivi in Europa e in Africa. La Tunisia ha firmato il 10 luglio 2018 a Pechino un memorandum d’intesa per aderire all’iniziativa “Belt and Road”.
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