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GENNAIO 2019 PAG. 52 - Zes: una cosa seria gestita allegramente



Un altro annuncio: “Sta per partire la ZES JONICA”. La ministra Lezzi ha preannunciato che è in preparazione il “DECRETO” sulla semplificazione delle norme e delle procedure che farà decollare  questa araba fenice che è diventata la ZES. E’ ormai evidente che anche per le ZES, come per la riforma del passato Governo, si va di annuncio in annuncio, sperando sempre che terminino le parole e si passi definitivamente agli interventi concreti.

Con il maquillage della riforma della 84/94 che ha cambiato il nome alle AP trasformandole in AdSP senza che nulla sia cambiato nella  gestione per migliorare i numeri dei traffici. I cosiddetti “Manager” e soprattutto le sovrastrutture nazionali non hanno prodotto l’auspicato rilancio della portualità italiana nel suo complesso, i numeri di oggi non sono poi molto diversi da quelli del passato, anzi per qualche porto c’è stata una brusca recessione e questo in particolare nei porti meridionali.

Al contrario dei porti mediterranei soprattutto del Nord Africa ed in particolare, uno su tutti, Tangermed dove il Porto e la ZES in combinazione stanno superando ogni più rosea previsione, sia per traffici che per insediamenti produttivi indissolubilmente legati ai traffici.
Ma qui, pur essendo in Africa non si è fatta la ZES a macchia di leopardo! E soprattutto nelle aree della ZES vige una sola legislazione e non: norme europee, norme nazionali, norme regionali, competenze provinciali e comunali ecc., che tutti pensano di superare con un “decreto” che dovrà uscire. Che il Dio Nettuno ce la mandi bene.

Michele Conte
Presidente Propeller Club Taras.
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