GENNAIO 2019 PAG. 43 - Port of Venice: Tanto tuonò che piovve!!!
Nuova auspicata sinergia tra i Clubs adriatici-ionici per dare impulso alla via adriatica preludio ad una nuova stagione sulla “via della seta”. La vera competitività del network portuale si misurerà sull’efficienza delle infrastrutture e dei servizi resi alle navi e alla merce.
“Tanto tuonò che piovve!”
Mai fino ad ora questo antico adagio si adatta all’iniziativa che i presidenti dei Propellers Clubs adriatici-ionici stanno per portare avanti con la costituzione di un “comitato ristretto” che in modo paritario (n.d.r. tutti primi inter omnes) sinergicamente si prodigherà per il rilancio della portualità adriatica con l’organizzazione anche di un B2B di due/tre giorni. Invitati a sostenere l’iter organizzativo, ovviamente, tra gli altri, il presidente Umberto Masucci. E’ ancor presto per definire i dettagli dell’evento tuttavia va rilevato che tra i vari club, in particolare tra quello di Venezia, con quello di Ravenna e Trieste finalmente si respira l’aria di una più concreta collaborazione.
Un’iniziativa sinergica tra imprenditori del cluster trasportistico che in collaborazione con le varie associazioni di categoria potrà identificarsi come un importante momento di confronto anche per sghetizzare i nostri porti da troppo spesso sterili campanilismi locali dando invece la possibilità di attuare nuove strategie di sistema allargato al network marittimo/trasportistico dell’Adriatico agevolando anche con interessanti opportunità il dialogo tra le due sponde di questo mare. Ed è, anche per tutte queste ragioni, che l’International Propeller Club Port of Venice ha in corso importanti contatti con la diplomazia albanese tenuto anche conto che il 2019 è stato dichiarato in questo Paese l’anno della Blue economy. In questo contesto e visti i secolari rapporti della Serenissima con la Repubblica delle Aquile, il Club della Città dei Dogi ha colto questa interessante opportunità per un nuovo dialogo con gli imprenditori e le autorità di quel Paese che si concretizzerà in una missione economico/culturale probabilmente entro la prossima primavera.
L’anno appena trascorso ha portato al Port of Venice nuova brillante linfa con la presenza in qualità di soci onorari sia del presidente dell’Autorità Portuale di sistema dell’Adriatico settentrionale Pino Musolino, del neonominato Comandante della Direzione Marittima del Veneto e della Capitaneria di Porto Contrammiraglio Piero Pellizzari nonché quella del Direttore Interregionale delle Dogane di Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia, Franco Letrari, oltre ovviamente ad altri soci ordinari dei porti o di aziende di Venezia e Chioggia. Dunque una task force che nel rispetto dei singoli ruoli istituzionali, associativi e imprenditoriali si è maggiormente rafforzata anche su quel profilo culturale di settori che il Port of Venice per statuto vuole integrare al mondo del trasporto e della logistica.
E’ per questo che per il primo anno il Club ha assegnato una borsa di studio al miglior studente del CFLI (Consorzio Formazione Logistica Intermodale egregiamente diretto da Enrico Morgante) mentre come ho già detto è in corso di organizzazione la missione del Club a Tirana. Non va tralasciato l’interessante ed importante agreement con Atena, associazione con cui il Port of Venice ha già concordato per quest’anno tre importanti eventi su altrettanto sensibili temi inerenti il mondo del cluster marittimo e dei suoi operatori. “Tanto tuonò che piovve”, dunque, sia a livello locale oltre che su questo vasto scenario di iniziative che senza alcun dubbio sapranno arricchire di nuove esperienze e nuove alleanze non solo l’International Propellers Clubs e i Clubs locali ma tutto quel vasto landascape rappresentato dai tanti favorevoli orizzonti che ci auguriamo si presenteranno per il cluster marittimo e trasportistico del nostro Paese ed in particolare dell’Adriatico e dei suoi porti alla luce dei grandi cambiamenti impostici della global economy.
Massimo Bernardo
Presidente International Propeller Club Port of Venice