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GENNAIO 2019 PAG. 34 - Beta-Trans, flessibilità per le esigenze degli operatori


Con l’inaugurazione poco più di un mese fa del nuovo magazzino di Malpensa, Beta-Trans punta con decisione a conquistarsi un posto al sole nel settore del cargo aereo, puntando su un’offerta flessibile e customizzabile. Fondata nel 1957 da Giuseppe Bianculli l’azienda ha registrato un costante e continuo sviluppo, tanto nelle attività relative agli adempimenti doganali quanto nei servizi accessori alle spedizioni, con particolare attenzione alla gestione magazzini sia aerei sia marittimi in conto terzi. “Dall’apertura della prima sede di Segrate – spiega Cristian Vaccari, Warehouse Manager di Betatrans – una serie di tasselli si sono aggiunti progressivamente al quadro generale fino ad oggi, con la gestione complessiva di circa 80mila metri quadri complessivi di magazzini distribuiti tra le varie filiali e il polo di Segrate. Una dotazione strutturale di tutto riguardo che si è arricchita ulteriormente con il nuovo magazzino”.

Quali sono le sue caratteristiche?
La struttura si estende su un totale di 13mila metri quadri coperti e sostituisce la sistemazione temporanea da circa 2mila metri quadri con cui a partire dal 2015 abbiamo cominciato ad operare all’interno del recinto aeroportuale. Ovviamente il sito è stato realizzato per soddisfare al meglio le esigenze della nostra clientela che conta operatori primari come Nippon Cargo e Air France KLM, gruppo per il quale operiamo anche come collettore merci verso i principali hub europei.

Che tipo di servizi offrirete?
Trattiamo tutti i tipi di merce, compresa quella a temperatura controllata. Dalla movimentazione dei prodotti già pallettizzati all’intero processo di handling, con una particolare attenzione alla messa in sicurezza, la nuova struttura ci permette di operare garantendo il massimo di efficienza. L’obiettivo principale è quello di attrarre nuovi traffici anche in settori particolarmente specializzati come il food, il fitosanitario e il pharma. Il magazzino è infatti attrezzato con una cella da 1.500 metri quadri di cui 500 dedicati al settore medicinali con tre punti di carico e scarico che permettono la continuità della catena del freddo. I range di temperatura sono quelli classici: +2 +8; +15 + 25; - 20 gradi. Un importante investimento ha riguardato anche un innovativo macchinario per la determinazione del peso/volume.

In cosa consiste?
Si tratta di un dispositivo inedito in Europa, dotato di 25 telecamere ad alta risoluzione i cui dati sono processati da uno specifico algoritmo. Collegato ad una pesa permette una possibilità di controllo delle superfici impensabile rispetto alle soluzioni tradizionali. Questo ci permette di ridurre al minimo le discrepanze nella dichiarazione di peso e volume della merci con grandi vantaggi a livello di costo ma, soprattutto, per la safety dei vettori.

Quali sono le prospettive per il 2019?
Puntiamo ad un consolidamento delle nostre posizioni superando i limiti di spazi della nostra precedente sistemazione. Il messaggio che vogliamo mandare al mercato è quello di una realtà in grado di rispondere con il massimo grado di flessibilità alle esigenze degli operatori. Anche per questo seguiremo con interesse i grossi investimenti che Malpensa ha in programma per lo sviluppo del settore cargo, con particolare attenzione al piano per la realizzazione dei magazzini di seconda linea. Proseguiremo inoltre verso la specializzazione dei nostri processi operativi. Già in possesso delle certificazioni Aeo e di agente regolamentato, conseguiremo a breve l’idoneità TAPA A per i requisiti di sicurezza della merce, elemento che consideriamo un plus per la qualità della nostra offerta, e Iata CEIV per i prodotti farmaceutici. Senza dimenticare la competitività da garantire anche sul versante degli adempimenti doganali. Nel nuovo magazzino trova posto anche un ufficio composto da 30 persone dedicate esclusivamente alle esigenze degli spedizionieri.

Giovanni Grande
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