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GENNAIO 2019 PAG. 12 - Il combinato mare-strada: la proposta europea


Da diversi anni l’Italia ricopre il ruolo di pioniere ed apripista, nel Mediterraneo ed in Europa, nella progettazione ed implementazione di misure di incentivazione al trasporto intermodale, specialmente per quanto riguarda le Autostrade del Mare. Quest’ultimo settore, oggi sia sul segmento Ro-Ro che Ro-Pax, presenta un’offerta di servizi pari ad oltre 560 partenze settimanali su rotte nazionali ed internazionali per oltre 1,3 milioni di metri lineari di stiva a settimana, di cui gli armatori italiani coprono circa l’82% delle frequenze e circa il 77% della capacità di stiva settimanali. Lato domanda, l’Italia è ormai da vari anni il secondo paese nell’Unione Europea per tonnellate movimentate in Ro-Ro, dopo la Gran Bretagna, con una quota di mercato circa del 21,6% del totale EU; nel segmento Ro-Pax il nostro paese è leader in Europa, sia per totale passeggeri trasportati, che per passeggeri trasportati su tratte domestiche, con 4,1 Milioni di passeggeri imbarcati e sbarcati su tratte internazionali.

Le Autostrade del Mare incrementano la loro rilevanza anche nei traffici marittimi nazionali, con il segmento Ro-Ro che ormai ha raggiunto le movimentazioni dei container e che nel quinquennio 2014-2018 ha registrato una crescita del 30,9% (stime per il 2018) ed il traffico Ro-Pax che, secondo proiezioni, nel 2018 ha interessato oltre 43 milioni di passeggeri. 

La leadership italiana nel trasporto passeggeri e merci su Autostrade del Mare, se da un lato è garantita da una compagine armatoriale di bandiera innovatrice e fortemente competitiva a livello globale, è altresì frutto degli schemi di sostegno pubblico approvati nel corso dell’ultimo decennio, dapprima finalizzati a sviluppare lo start-up dell’intero comparto (Ecobonus 2007-2010) e, successivamente, ad invertire i trend post-crisi economica che hanno avuto pesanti effetti sul trasporto intermodale, accompagnando la ripresa ed il rilancio del settore (Marebonus 2017-2018).

A seguito della positiva esperienza dell’Ecobonus infatti, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso RAM S.p.A., nella Legge di Bilancio 2016 ha stanziato 118 Milioni per un programma biennale di sostegno alle Autostrade del Mare, così come approvato dalla Commissione Europea con decisione C (2016) 8459 del 19 dicembre 2016, al fine di supportare l’avvio di nuovi servizi marittimi di Autostrade del Mare ovvero l’upgrading di servizi esistenti. Il meccanismo di finanziamento denominato Marebonus prevede il trasferimento dell’incentivo alle imprese armatoriali (con il limite del 30% dei costi operativi) con l’obbligo di ribaltamento del 70% dell’ammontare ricevuto agli autotrasportatori che effettuano almeno 150 tragitti all’anno e dell’80% a quei clienti che effettuano almeno 4.000 tragitti/anno. Lo stanziamento Marebonus, dalle prime stime, stimolerà investimenti per nuovi servizi ADM e per l’upgrading di quelli esistenti di 538,1 Mln € su un orizzonte temporale triennale, con un effetto leva del 4,56 rispetto alle risorse pubbliche investite, generando un incremento di oltre il 7,5% rispetto all’attuale offerta di stiva. 

In questo contesto, peraltro positivo, è necessario tuttavia cominciare a pianificare politiche di sostegno pubblico efficaci in grado di mitigare gli impatti dei nuovi requisiti normativi internazionali ovvero di eliminare eventuali distorsioni del mercato. Una delle maggiori sfide attuali per tutto lo shipping risulta essere la necessità di adeguamento alle normative sempre più stringenti in materia ambientale, a partire dal Sulphur Cap del 2020 fino all’accordo in sede IMO sulla strategia iniziale per la riduzione delle emissioni di gas serra (GHG). Tali vincoli o futuri vincoli normativi richiedono ingenti investimenti da parte delle compagnie armatoriali che potrebbero trovarsi in situazioni di pesante indebitamento e perdere competitività sul mercato, ovvero trasferire l’incidenza del costo d’investimento sul cliente finale rendendo meno convenienti economicamente le Autostrade del Mare rispetto al trasporto stradale con effetti di modal back shift. Al fine di ridurre tali impatti, RAM è stata  impegnata nel progetto Med Atlantic Ecobonus, cofinanziato dal programma CEF Transport, in collaborazione con i Ministeri dei Trasporti di Spagna, Francia, Italia e Portogallo, che ha sviluppato uno studio teso a promuovere un sistema di incentivi coordinato a sostegno dello sviluppo delle Autostrade del Mare, valido sia per i mercati dell’Atlantico che per il Mediterraneo ed estendibile a livello europeo.

Lo schema di incentivo architettato è basato su un sistema di doppia Call for Proposals. Il primo bando è rivolto agli armatori che candideranno le tratte su cui operano servizi di Autostrade del Mare; verrà in seguito stilato un ranking sulla base delle performances ambientali e delle esternalità negative risparmiate da ciascuna rotta operata; successivamente verrà aperta una call per gli autotrasportatori che dovranno dimostrare di aver effettuato un numero minimo di viaggi sulle rotte incentivabili e che saranno i beneficiari diretti dell’incentivo. Tale meccanismo sarà ripetuto per ogni anno per il quale il sistema di incentivi sarà in vigore.

Più specificatamente, possono presentare richiesta di accesso al primo bando dello schema di incentivo tutti gli armatori che nel precedente periodo (da definire) hanno operato su rotte internazionale tra gli Stati Membri coinvolti nel progetto e che hanno sede legale in uno qualsiasi degli Stati Membri dell’Unione Europea o nello spazio economico Europeo. La valutazione delle migliorie nelle performance ambientali presentate sarà effettuata attraverso lo strumento ECOBONUS CALCULATOR, elaborato nel corso del progetto sulla base del ”Update of the Handbook on External Costs of Transport” della DG Move, il quale definirà l’impatto dell’incentivo in termini di riduzione delle esternalità negative. I trasportatori su gomma potranno effettuare la propria registrazione on line, a seguito dell’apertura della seconda Call for Proposals, entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento per l’effettuazione del viaggio. Possono presentare la propria candidatura tutti i trasportatori su gomma aventi sede legale all’interno di uno Stato Membro dell’Unione Europea. Entro la fine dell’anno successivo a quello in cui sono stati effettuati i viaggi le pratiche saranno lavorate e gli autotrasportatori riceveranno un rimborso/sconto parziale del prezzo del biglietto, entro i limiti fissati dalle normative europee sugli Aiuti di Stato.

Il meccanismo così strutturato permette da un lato di incentivare direttamente la domanda di Autostrade del Mare attraverso il riconoscimento del beneficio economico agli utenti finali, agendo sulla leva del modal shift. Dall’altro lato, incentiva indirettamente le imprese armatoriali che avranno effettuato investimenti di greening delle flotte, sostenendo i ricavi delle compagnie, in quanto rotte più attraenti per gli autotrasportatori perché potenzialmente soggetti a ricevere incentivi economici più elevati grazie alle più efficienti performances ambientali garantite dal servizio marittimo prescelto.

Il progetto ha una ricaduta indiretta, e probabilmente più a lungo termine, sull’impianto normativo europeo in materia di Aiuti di Stato per le Autostrade del Mare, in quanto le attuali Guidelines, varate nel 2008, fanno riferimento ad obiettivi di start-up e di avvio di servizi di Autostrade del Mare, nonostante i fabbisogni, le aspettative e gli obiettivi di policy nel settore siano mutati profondamente.

Di maggiore rilevanza, tuttavia, appare l’impatto del progetto sulle potenziali fonti di finanziamento del suddetto incentivo. Nel contesto delle discussioni preliminari relative al nuovo budget europeo 2021-2027, il programma di finanziamento più consono sembra essere il Connecting Europe Facility–Transport che già prevede nella priorità “Freight Transport Services” la possibilità di cofinanziare progetti per servizi di trasporto intermodali e sostenibili. Senza alcun stravolgimento dell’attuale impianto e con leggere modifiche agli obiettivi specifici della priorità sopra ricordata, l’incentivo europeo per le Autostrade del Mare potrebbe trovare copertura economica nell’ambito del CEF-Transport 2021-2027 (CEF 2), come confermato dalla DG Move durante la presentazione del progetto lo scorso 4 Dicembre presso il Parlamento Europeo. Tale apertura, sebbene preliminare e che necessita di uno sforzo di advocacy da parte di tutti gli addetti ai lavori nelle opportune sedi europee, offrirebbe un significativo passo in avanti nel considerare e nell’affrontare in una dimensione sovranazionale la tematica della decarbonizzazione nello shipping, proseguendo senza ostacoli aggiuntivi verso l’obiettivo della mobilità sostenibile e dello shift modale dal tutto strada, così come previsto nel Libro Bianco del 2011.
Ennio Cascetta
 Amministratore Unico RAM SpA
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