DICEMBRE 2018 PAG. 8 - News dall'Europa
Porti e logistica, seminario tecnico Iran - Ue
Iniziative, sviluppi e sfide nel settore dei trasporti marittimi, dei porti e della logistica in un seminario tecnico tra rappresentanti del PMO, l’organizzazione iraniana dei porti e della marina, e della Commissione europea. Le delegazioni hanno discusso di carburanti alternativi, esprimendo favore nei confronti delle iniziative in materia promosse dall’IMO, e degli aspetti normativi relativi alle operazioni portuali e all’efficienza con la necessità di introdurre le tecnologie digitali, integrare il trasporto marittimo nella catena di approvvigionamento, nonché di garantire le competenze e la formazione adeguate per la professione marittima. Per quanto riguarda la sicurezza, è stata riconosciuta l’importanza dell’assistenza tecnica fornita dall’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) nell’ambito del progetto del Mar Nero e del Mar Caspio, volta a migliorare le norme di sicurezza e di protezione ambientale. Le due parti hanno riconosciuto la disponibilità a sviluppare ulteriormente le opportunità commerciali in questo settore, nonché il potenziale di cooperazione tra i rispettivi cluster.
Brexit, cambiano le norme di valutazione degli organismi di ispezione navale
Modifica delle norme sulla valutazione degli organismi di ispezione delle navi in vista della Brexit. Se ne occuperà la presidenza del Consiglio europeo, cui gli ambasciatori degli stati membri hanno conferito il mandato per la negoziazione con il Parlamento di Strasburgo, al fine di garantire la certezza del diritto e la continuità delle attività commerciali quando il Regno Unito lascerà l’Unione. In base alle norme vigenti, gli organismi di ispezione navale riconosciuti a livello comunitario devono essere esaminati ogni due anni dalla Commissione, attraverso un meccanismo che prevede la partecipazione alla valutazione del paese “sponsor”, ovvero lo stato che ha inizialmente presentato la domanda di riconoscimento. Dopo Brexit il Regno Unito non sarà più in grado di partecipare alle valutazioni dei due organismi sponsorizzati. Il progetto di modifica punta a sostituire l’obbligo di partecipazione alla valutazione solo del paese sponsor, con una disposizione che consente la partecipazione di qualsiasi paese dell’Ue che abbia autorizzato uno degli organismi riconosciuti. Ciò consentirebbe agli organismi UK di continuare ad effettuare ispezioni, garantendo così la sicurezza ininterrotta delle navi europee.
Aiuti di Stato, Bruxelles non condanna Anversa
Le riduzioni delle compensazioni concesse dall’Autorità portuale di Anversa ai due terminalisti dell’area di Deurganckdok, PSA Antwerp NV e Antwerp Gateway NV, non costituiscono aiuti di Stato ai sensi delle norme comunitarie. È quanto deciso dalla Commissione europea a seguito dell’indagine aperta dopo la denuncia di un concorrente risalente al gennaio del 2016. Gli accordi di concessione stipulate nel 2004 dall’ente portuale, per un periodo di 42 anni, prevedono l’obbligo di gestire ogni anno un quantitativo minimo di container in ciascun terminal (“requisiti minimi di tonnellaggio”) che tra il 2009 e il 2012 i due concessionari non hanno raggiunto. Invece di riscuotere le compensazioni previste, nel marzo 2013 l’autorità belga ha ricalcolato retroattivamente al ribasso i requisiti minimi riducendo di circa l’80% l’importo dovuto. Secondo Bruxelles, nel contesto della crisi economica “era giustificabile un certo adeguamento del tonnellaggio minimo richiesto, poiché i volumi dei container e il traffico sono diminuiti in tutti i principali porti europei, compreso il porto di Anversa”. Inoltre, i due concessionari si trovavano ancora in una fase di avviamento quando è iniziata la crisi economica e l’ente portuale “temeva che costringere i due concessionari a pagare l’intero importo della compensazione avrebbe potuto avere effetti negativi sulla situazione economica delle compagnie e mettere a rischio il loro rapporto con il porto”. L’entità della riduzione dei requisiti minimi di tonnellaggio e la metodologia applicata infine “erano in linea con quanto un operatore privato del mercato avrebbe utilizzato e applicato”.
Bruxelles cofinanzia il progetto SkillSea
La Commissione europea cofinanzierà il progetto quadriennale “Futureproof Skills for the Maritime transport sector (SkillSea)” che mira a sviluppare strategie per identificare e soddisfare i futuri fabbisogni di competenze del settore marittimo. Il progetto, che partirà il prossimo gennaio, è stato lanciato da un consorzio istituito da Ecsa e ETF (European Transport Workers’ Federation), guidato dal gruppo olandese STC, e composto da 27 membri (autorità marittime nazionali, compagnie di navigazione, associazioni armatoriali, sindacati e fornitori di servizi di educazione) provenienti da 16 paesi comunitari. Cofinanziato nell’ambito di Erasmus +, SkillSea ha l’obiettivo di produrre una strategia di competenze sostenibili per il settore marittimo e le attività connesse sia in mare che a terra allo scopo di: aumentare il numero di professionisti marittimi europei, tracciare gli sviluppi tecnologici nel funzionamento delle navi e il loro effetto sui requisiti delle competenze del settore; superare gli ostacoli alla mobilità del lavoro marittimo; migliorare la cooperazione tra i fornitori di istruzione, le autorità competenti e l’industria.