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DICEMBRE 2018 PAG. 33 - Successo per il test del primo Tir tra la Cina e l’Europa


Tredici giorni per coprire un tragitto di 7mila chilometri partendo da Korghos, attraverso Kazakhstan, Russia, Bielorussia e Polonia. Pieno successo per il primo Tir diretto dalla Cina all’Europa, con costi di consegna door-to door risultati competitivi sia rispetto al trasporto aereo sia a quello ferroviario.
L’iniziativa è nata dallo sforzo congiunto tra IRU – organizzazione internazionale del trasporto su strada – e aziende come CEVA Logistic, Shanghai Jet-rail International Transportation e l’operatore Alblas International Logistics per testare la possibilità di sfruttare anche il trasporto su gomma lungo i collegamenti della Nuova via della seta. Il camion, in particolare, ha lasciato la Cina il 13 novembre 2018, arrivando a destinazione in Polonia, senza problemi doganali e senza interruzioni, il 26 novembre segnando secondo il segretario generale dell’IRU Umberto de Pretto “una pietra miliare nei trasporti transfrontalieri da e per la Cina”.

“La dimostrazione che il sistema è sicuro e anche altamente competitivo in termini di costi e tempi rispetto ad altre modalità di trasporto su rotte simili”. Un ulteriore strumento che stimolerà gli scambi commerciali e uno stimolo anche per i trasportatori europei, che potranno cogliere l’opportunità di beneficiare delle operazioni di andata e ritorno”.

Frutto di anni di preparazione, anche a livello politico, il viaggio apre interessanti prospettive di sviluppo commerciale anche per il management di CEVA. “Il test – commenta Torben Bengtsson, responsabile della filiale cinese dell’azienda logistica con sede in Olanda e attiva in 170 paesi – ha registrato risparmi nei costi nella distribuzione door to door fino al 50% rispetto alle rotte aeree e un taglio di dieci giorni di consegna rispetto alla ferrovia”. Una ulteriore soluzione da immettere sul mercato, tanto da annunciare per il 2019 l’avvio di collegamenti regolari e una serie di ottimizzazioni del servizio che nelle intenzioni di Alblas International Logistic – unica azienda di trasporti europea in Cina con licenza di trasporto internazionale – dovrebbero ridurre i tempi di percorrenza a dieci giorni.

A rendere possibile il collegamento uno dei primi interventi infrastrutturali previsti dalla BRI e finalizzato lo scorso settembre con l’apertura tra Cina e Kazakhstan di un nuovo valico di frontiera a Khorgos, con l’obiettivo di attivare i collegamenti tra i territori occidentali cinesi e l’Europa. Una superstrada lunga 8.445 chilometri (2.233 km in territorio russo, 2.787 km in Kazakistan e 3.425 km in Cina) lungo un corridoio che si estende da Lianyungang, sulla costa del Mar Giallo, fino a San Pietroburgo; vera e propria  rotta commerciale, pienamente operativa con valichi di frontiera pronti per i Tir e la presenza di corsie veloci per accelerarne il transito, che secondo le stime della Banca Mondiale raddoppierà in breve il volume delle merci nei territori attraversati.

Nella fase preparatoria del progetto essenziale è risultato l’accordo sottoscritto tra Cina e paesi centro asiatici nell’ambito dell’ultimo congresso mondiale dell’IRU tenutosi a Muscat, in Oman. Un’intesa per il miglioramento della connettività, la promozione della cooperazione tra enti governativi di controllo e la creazione di meccanismi di tutela per gli operatori dei paesi interessati dai nuovi corridoi autostradali, firmata da 30 delegati in rappresentanza delle associazione dell’autotrasporto di Cina, Tagikistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Moldova, Russia, Bielorussia, Georgia, Kazakistan e Turkmenistan.
Giovanni Grande
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