DICEMBRE 2018 PAG. 32 - News obor
Delegazione cinese visita Interporto di Padova
Una delegazione di manager e imprenditori cinesi, guidata dal Console Economico e Commerciale a Milano Li Shaofeng ha visitato l’Interporto di Padova. Tra gli oltre 50 partecipanti esponenti di imprese cinesi di primissimo piano (Cosco, Huawei, Bank of China, China Construction Bank) che hanno espresso il loro interesse per il Terminal Intermodale possibile destinazione per le nuove relazioni di trasporto con la Cina. Nel corso della giornata è stato firmato anche un Mou di collaborazione tra Ccpit (il Consiglio cinese per la promozione del commercio internazionale), Camera di Commercio di Padova e Promex. “Molte delle aziende rappresentante – ha spiegato Li Shaofeng, Console Economico e Commerciale della Repubblica Popolare – hanno come parte importante del loro business la distribuzione. Molte sono imprese del settore del commercio e dell’import-export, alcuni sono vettori logistici, altri grandi realtà dell’ecommerce e così via. Aziende per cui la supply chain, la gestione della catena della distribuzione, è un elemento strategico e la visita a questa infrastruttura ha fatto loro un’ottima impressione. Credo che questa prima visita sia un passo importante verso una collaborazione sempre più stretta a cui le nostre aziende sono interessate”.
Cina - Kazakistan crescono gli scambi economici
Crescono le relazioni economiche tra Kazakistan e Cina. L’interscambio commerciale tra i due paesi registra un valore di 8,2 miliari di dollari nei primi nove mesi del 2018 con un stock complessivo di investimenti di Pechino nel primo semestre che si attesta a 15,6 miliardi. I settori maggiormente attivi sono trasporti e logistica (4,9 miliardi), miniere (2,6 miliardi), finanza ed assicurazioni (2,2 miliardi), costruzioni (2,1 miliardi), manifattura (2,1 miliardi). In totale sono previsti 51 progetti per un totale di investimenti pari a 27 miliardi, di cui undici (4,4 miliardi) in corso di realizzazione nel prossimo biennio. Diversi i piani infrastrutturali targati BRI realizzati nell’ultimo lustro: il porto secco di Khorgos-Eastern Gate, il porto of Aktau nel Mar Caspio, il nuovo corridoio ferroviario Kazakistan – Turcmenistan - Iran.
A Roma la OBOR Exhibition 2019
È stata presentata a Shanghai la “OBOR Exhibition” 2019, grande evento internazionale b2b organizzato da Fiera Roma in collaborazione con HUB e la società cinese UGI in programma dal 4 al 7 maggio 2019. “Per il nostro paese, Roma rappresenta un polo assolutamente strategico nell’ambito di OBOR”, ha dichiarato Feng Hua, general manager di UGI. “Essa è infatti la capitale della nazione terminale marittimo dell’intero programma One Belt One Road, ed è collocata geograficamente tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente, tre continenti di grande interesse per la Cina”. La presentazione si è svolta presso lo stand italiano all’interno della “China International Import Expo” (CIIE). “Il ritorno del ruolo di ‘centralità del Mediterraneo’ nei commerci internazionali della Cina e la prospettiva di svolgervi l’importante funzione di hub commerciale è un’occasione imperdibile per l’Italia per rilanciare la sua economia, e ogni tassello del nostro Paese dovrà fare la sua parte per sviluppare una sinergia vincente,” ha sottolineato l’amministratore di Fiera di Roma in occasione dell’accordo che ha portato all’organizzazione dell’evento. “Le Fiere devono intensificare i legami tra Stati, svolgendo così il loro ruolo di motori di crescita e portatori di benessere socio-economico per i territori”.
Doing Business 2019, anche le riforme trascinano gli investimenti BRI
A dispetto delle crescenti perplessità mosse nei confronti degli obiettivi “egemonici”– dall’irrigidimento europeo nei confronti della penetrazione economica di Pechino alle frizioni geopolitiche Cina-USA, al rischio della “trappola del debito” per i partner meno sviluppati dell’iniziativa, quali Sri Lanka, Pakistan, Malaysia – crescono gli investimenti nella BRI anche nel 2018. Dall’inizio di quest’anno, infatti, il dragone ha investito 12 miliardi di dollari (6,4% più 2017) in 55 paesi e firmato progetti infrastrutturali per un valore contrattuale di 80 miliardi (+48%). Risultati positivi che indirettamente riflettono la posizione conquistata dalla Cina nell’ultimo rapporto “Doing Business 2019” della Banca Mondiale. Secondo il report, che misura la facilità di fare affari in un determinato Paese, la Repubblica popolare si conferma, con il raggiungimento della 46° posizione, come lo stato sta scalando più velocemente la classifica. Pur evidenziando l’assenza di riforme in merito all’esecuzione dei contratti e alla risoluzione delle insolvenze la Banca Mondiale riconosce i progressi in diversi settori come l’avvio delle attività economiche, le gestioni dei permessi di costruzione e l’acquisizione dell’elettricità eccetera. Segnali positivi arriverebbero anche dal settore della logistica con la “single window” che razionalizza e velocizza gli scambi di informazione tra governo centrale, regioni e autorità portuali.