NOVEMBRE 2018 PAG. 42 - Porti dell’Alto Tirreno in arrivo investimenti di RFI
Oltre sei milioni di euro per finanziare due importanti interventi a Livorno e a Piombino. L’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Settentrionale fa il pieno di finanziamenti RFI. I suoi scali portuali si sono infatti intestati una quota parte rilevante delle risorse che la legge di stabilità del 2015 aveva previsto di destinare alle imprese ferroviarie ma che ad oggi non sono ancora state interamente attribuite. A sbloccare i fondi residuali rimasti nel cassetto la legge n.96 del 2017 (art.47 bis, comma 6) che ha consentito a Rete Ferroviaria Italiana di investire 48 milioni di euro per il miglioramento delle connessioni dell’infrastruttura ferroviaria nazionale in corrispondenza dei poli di generazione e attrazione del traffico.
Livorno ha ottenuto 1,4 milioni di euro per creare un nuovo raccordo alla Stazione Livorno-Calambrone, mentre altri 5,2 milioni di euro sono stati impegnati per potenziare la stazione Fiorentina di Piombino per la ricezione di merce pericolosa.
Porti, interporti, scali merci e piattaforme logistiche: sono in tanti ad aver partecipato al progetto “Ultimo/Penultimo miglio” di RFI. Su 116 interventi, ne sono stati accolti 28 e un altro è stato messo in stand by in attesa di maggiori approfondimenti. In totale, sono stati impegnati 39 milioni dei 48 disponibili. Oltre al sistema portuale dell’Alto Tirreno, hanno beneficiato dei finanziamenti sia l’Autorità di Sistema del Mar Adriatico Occidentale (Trieste) che l’Autorità di Sistema del Mar Ligure Orientale (La Spezia-Marina di Carrara), cui sono stati destinati rispettivamente 5,8 e 5,7 milioni di euro per una serie di progetti cantierabili. Infine, 1,2 milioni di euro verranno investiti da Rete Ferroviaria Italiana per il ripristino delle piene funzionalità di Savona Parco Doria, sulla base di un intervento richiesto dall’Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale.
Rafforzare i rapporti commerciali con la Svizzera, anche nell’ottica di una piena complementarità con Genova. Questo l’obiettivo della missione a Roma del presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini, che ha incontrato l’ambasciatore svizzero in Italia, Malta e San Marino, Giorgio Kessler.
Sul tavolo la prospettiva di un patto di collaborazione con Berna che sfruttando le reti di collegamento già esistenti consenta allo scalo labronico di diventare, assieme al porto della Lanterna (che è lo scalo portuale di eccellenza della Confederazione Elvetica), un punto di riferimento per il flusso di traffico merci transalpino.
La Svizzera è prima di tutto la patria di MSC, big company che da tempo scommette sullo sviluppo di Livorno come porto base per il traffico crocieristico. Per il 2019 il gruppo ginevrino ha infatti annunciato che potenzierà la propria presenza a Livorno con 34 scali in home port, parziale e non. Si tratta di un importante riconoscimento su cui puntare per assicurare al porto della Città dei Quattro Mori un flusso pressoché costante di crocieristi svizzeri, che potrebbero così imbarcarsi da Livorno dopo aver raggiunto Pisa via aereo da Zurigo.
Ma di sole crociere non si vive. Livorno, che in Italia mantiene un importante primato nel traffico di auto-nuove, punta molto sulle potenzialità offerte dal trasporto elettrico (e dal car sharing) per aprirsi un varco verso i floridi mercati della Cina. Anche la Svizzera, che nel maggio del 2013 ha sottoscritto un trattato di libero scambio con Pechino, intravede in questo particolare settore un futuro pieno di opportunità per implementare il proprio business. Non è un caso che all’incontro fosse presente uno dei maggiori esperti nel campo, Salvatore Pinto, Chairman di Green Energy Storage Srl, la società che assieme a Sharengo e Materials Mates Italia, ha fondato il consorzio Nuova Energia Mobile – N.E.Mo. il cui progetto di dare una seconda vita alle batterie delle auto elettriche vede nell’Interporto Vespucci uno dei centri di eccellenza per la ricerca applicata nell’ambito dell’integrazione tra il settore dell’energia e quello della mobilità elettrica e sostenibile.
Infine, la terza gamba su cui poggerebbe questa collaborazione è il traffico container.
“La Svizzera – ha dichiarato il numero uno dei porti dell’Alto Tirreno – si trova in una posizione strategica rispetto agli assi di trasporto internazionali: la realizzazione in tempi sostenibili di una cooperazione commerciale fattiva è sicuramente un obiettivo alla nostra portata. Lavoreremo per avvicinare le due realtà e per sviluppare azioni che possano essere di interesse strategico per lo sviluppo economico dei porti dell’Alto Tirreno”.
Livorno ha ottenuto 1,4 milioni di euro per creare un nuovo raccordo alla Stazione Livorno-Calambrone, mentre altri 5,2 milioni di euro sono stati impegnati per potenziare la stazione Fiorentina di Piombino per la ricezione di merce pericolosa.
Porti, interporti, scali merci e piattaforme logistiche: sono in tanti ad aver partecipato al progetto “Ultimo/Penultimo miglio” di RFI. Su 116 interventi, ne sono stati accolti 28 e un altro è stato messo in stand by in attesa di maggiori approfondimenti. In totale, sono stati impegnati 39 milioni dei 48 disponibili. Oltre al sistema portuale dell’Alto Tirreno, hanno beneficiato dei finanziamenti sia l’Autorità di Sistema del Mar Adriatico Occidentale (Trieste) che l’Autorità di Sistema del Mar Ligure Orientale (La Spezia-Marina di Carrara), cui sono stati destinati rispettivamente 5,8 e 5,7 milioni di euro per una serie di progetti cantierabili. Infine, 1,2 milioni di euro verranno investiti da Rete Ferroviaria Italiana per il ripristino delle piene funzionalità di Savona Parco Doria, sulla base di un intervento richiesto dall’Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale.
Rafforzare i rapporti commerciali con la Svizzera, anche nell’ottica di una piena complementarità con Genova. Questo l’obiettivo della missione a Roma del presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini, che ha incontrato l’ambasciatore svizzero in Italia, Malta e San Marino, Giorgio Kessler.
Sul tavolo la prospettiva di un patto di collaborazione con Berna che sfruttando le reti di collegamento già esistenti consenta allo scalo labronico di diventare, assieme al porto della Lanterna (che è lo scalo portuale di eccellenza della Confederazione Elvetica), un punto di riferimento per il flusso di traffico merci transalpino.
La Svizzera è prima di tutto la patria di MSC, big company che da tempo scommette sullo sviluppo di Livorno come porto base per il traffico crocieristico. Per il 2019 il gruppo ginevrino ha infatti annunciato che potenzierà la propria presenza a Livorno con 34 scali in home port, parziale e non. Si tratta di un importante riconoscimento su cui puntare per assicurare al porto della Città dei Quattro Mori un flusso pressoché costante di crocieristi svizzeri, che potrebbero così imbarcarsi da Livorno dopo aver raggiunto Pisa via aereo da Zurigo.
Ma di sole crociere non si vive. Livorno, che in Italia mantiene un importante primato nel traffico di auto-nuove, punta molto sulle potenzialità offerte dal trasporto elettrico (e dal car sharing) per aprirsi un varco verso i floridi mercati della Cina. Anche la Svizzera, che nel maggio del 2013 ha sottoscritto un trattato di libero scambio con Pechino, intravede in questo particolare settore un futuro pieno di opportunità per implementare il proprio business. Non è un caso che all’incontro fosse presente uno dei maggiori esperti nel campo, Salvatore Pinto, Chairman di Green Energy Storage Srl, la società che assieme a Sharengo e Materials Mates Italia, ha fondato il consorzio Nuova Energia Mobile – N.E.Mo. il cui progetto di dare una seconda vita alle batterie delle auto elettriche vede nell’Interporto Vespucci uno dei centri di eccellenza per la ricerca applicata nell’ambito dell’integrazione tra il settore dell’energia e quello della mobilità elettrica e sostenibile.
Infine, la terza gamba su cui poggerebbe questa collaborazione è il traffico container.
“La Svizzera – ha dichiarato il numero uno dei porti dell’Alto Tirreno – si trova in una posizione strategica rispetto agli assi di trasporto internazionali: la realizzazione in tempi sostenibili di una cooperazione commerciale fattiva è sicuramente un obiettivo alla nostra portata. Lavoreremo per avvicinare le due realtà e per sviluppare azioni che possano essere di interesse strategico per lo sviluppo economico dei porti dell’Alto Tirreno”.
Eugenia De Cesare