OTTOBRE 2018 PAG.54 - Integrazione del porto nel contesto urbano
L’AdSP del Mar Tirreno Centrale gioca la carta della potenzialità delle relazioni di network e firma con RETE, l’associazione internazionale per la collaborazione tra porti e città con sede a Venezia, un accordo per la costituzione e lo sviluppo di un “nodo avanzato” per i porti del sistema campano. Un’intesa inedita in Italia ma che sulla base delle esperienze già maturate in Europa e Sud America punta a costruire un modello operativo basato su centri operativi, promossi da uno o più soggetti del comparto allargato, nei quali si sviluppano attività di carattere formativo, di studio, di ricerca e divulgazione.
“Si fa ancora fatica a capire la complessità delle relazioni tra le città e i propri scali,” sottolinea il presidente di RETE, Rinio Bruttirosso. “Non bisogna mai dimenticare la dimensione di competitività internazionale che caratterizza un porto e il processo di pratiche peculiari che ne caratterizzano l’identità . È partendo da questo presupposto che si deve colmare lo scollamento che si registra oggi nella comprensione di che cosa è realmente un porto”.
Merci/economia, intermodalità logistica, waterfront/comunità e flussi/urbanistica le tematiche di cui si occuperà il “nodo avanzato” che “non si limiterà all’analisi, per quanto approfondita”, spiega il Presidente dell’AdSP Pietro Spirito, “ma concorrerà alla determinazione delle azioni da mettere in campo per il miglioramento dei servizi”.
“Per il tavolo di nostra competenza – sottolinea Alessandro Panaro di SRM – monitoreremo quattro filoni economici principali: infrastrutture; shipping, con una sguardo anche agli aspetti di terra; finanza e flussi energetici”. Della partita anche Alis che con il Direttore Generale, Marcello di Caterina che evidenzia “la strategicità delle autostrade del mare nello sviluppo di un porto come Salerno”, giudicando l’iniziativa “un’opportunità unica per alimentare la conoscenza e l’interesse verso tutti gli aspetti dell’intermodalità ”. Ad un nuovo rapporto con il waterfront (“da considerare in una prospettiva marittima, in collaborazione con gli armatori e tutti i protagonisti del cluster in una logica che mette al centro contenuto, metodo e merito delle proposte”, evidenzia Massimo Clemente) e all’analisi dei flussi turistici penseranno rispettivamente CNR e Università Parthenope. “Effettueremo – annuncia la professoressa Assunta di Vaio – una valutazione delle ricadute delle crociere sul territorio analizzando le principali variabili che influenzano le scelte del passeggero: innovazione e servizi offerti in città ; digital platform nella gestione dei flussi; misurazione della connettività ”.
Il traguardo finale è indicato dal presidente Spirito. “C’è necessità di interconnettere i tre hub trasportistici della città e il nodo avanzato è il punto di partenza per la costruzione di una squadra che porterà a sintesi le proposte che emergeranno. Porto, aeroporto e stazione ferroviaria sono tre finestre che devono essere collegate. Con lo sviluppo dell’alta velocità l’offerta turistica ha subito una rivoluzione. Vanno elaborati nuovi modelli di integrazione per essere al passo con i tempi”.
Sandro Minardo
“Si fa ancora fatica a capire la complessità delle relazioni tra le città e i propri scali,” sottolinea il presidente di RETE, Rinio Bruttirosso. “Non bisogna mai dimenticare la dimensione di competitività internazionale che caratterizza un porto e il processo di pratiche peculiari che ne caratterizzano l’identità . È partendo da questo presupposto che si deve colmare lo scollamento che si registra oggi nella comprensione di che cosa è realmente un porto”.
Merci/economia, intermodalità logistica, waterfront/comunità e flussi/urbanistica le tematiche di cui si occuperà il “nodo avanzato” che “non si limiterà all’analisi, per quanto approfondita”, spiega il Presidente dell’AdSP Pietro Spirito, “ma concorrerà alla determinazione delle azioni da mettere in campo per il miglioramento dei servizi”.
“Per il tavolo di nostra competenza – sottolinea Alessandro Panaro di SRM – monitoreremo quattro filoni economici principali: infrastrutture; shipping, con una sguardo anche agli aspetti di terra; finanza e flussi energetici”. Della partita anche Alis che con il Direttore Generale, Marcello di Caterina che evidenzia “la strategicità delle autostrade del mare nello sviluppo di un porto come Salerno”, giudicando l’iniziativa “un’opportunità unica per alimentare la conoscenza e l’interesse verso tutti gli aspetti dell’intermodalità ”. Ad un nuovo rapporto con il waterfront (“da considerare in una prospettiva marittima, in collaborazione con gli armatori e tutti i protagonisti del cluster in una logica che mette al centro contenuto, metodo e merito delle proposte”, evidenzia Massimo Clemente) e all’analisi dei flussi turistici penseranno rispettivamente CNR e Università Parthenope. “Effettueremo – annuncia la professoressa Assunta di Vaio – una valutazione delle ricadute delle crociere sul territorio analizzando le principali variabili che influenzano le scelte del passeggero: innovazione e servizi offerti in città ; digital platform nella gestione dei flussi; misurazione della connettività ”.
Il traguardo finale è indicato dal presidente Spirito. “C’è necessità di interconnettere i tre hub trasportistici della città e il nodo avanzato è il punto di partenza per la costruzione di una squadra che porterà a sintesi le proposte che emergeranno. Porto, aeroporto e stazione ferroviaria sono tre finestre che devono essere collegate. Con lo sviluppo dell’alta velocità l’offerta turistica ha subito una rivoluzione. Vanno elaborati nuovi modelli di integrazione per essere al passo con i tempi”.
Sandro Minardo