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OTTOBRE 2018 PAG.30 - Alis: i macro-obiettivi per la mobilità sostenibile

Guido Grimaldi fa il punto sull’Associazione all’Euromed Convention: “Le nostre imprese associate crescono insieme con il nostro ruolo in Europa”

“A LIS è un’associazione in forte crescita, in termini economici e di politica dei trasporti. Le 1300 aziende nostre associate, che danno occupazione a oltre 140.500 lavoratori, hanno visto nell’ultimo anno crescere in modo rilevante i propri fatturati. I 16 porti che aderiscono ad ALIS, in Italia e in Europa, stanno crescendo a due cifre grazie anche e soprattutto alle aziende che rappresentiamo. E non solo. Siamo la più grande organizzazione associativa italiana del settore che interloquisce costantemente e con metodo con l’Europa e le sue istituzioni, come testimonia il nostro incontro di settembre con la Commissaria UE alla mobilità e ai trasporti Violeta Bulc. In sinergia si lavora sui tre macro obiettivi per lo sviluppo dell’intermodalità sostenibile: la digitalizzazione, la decarbonizzazione ed una rinnovata politica sulle risorse umane”.

Questa la fotografia di ALIS (Associazione Logistica Intermodale Sostenibile) che il suo presidente Guido Grimaldi ha presentato alla XXII Euromed Convention From Land to Sea, il summit internazionale organizzato ogni anno dal Gruppo Grimaldi, che si è tenuto a Lagonissi, vicino Atene. L’analisi prospettata si è accentrata sugli obiettivi della futura politica europea sull’intermodalità dei trasporti, che dovrà vedere entro il 2030, il 30% delle merci che percorrono più di 300 km viaggiare per ferrovia o per vie navigabili interne ed entro il 2050 raggiungere la quota del 50%.

“Il trasporto sostenibile – ha detto Guido Grimaldi - è oggi una condizione preliminare per il mantenimento della prosperità dell’UE: abbiamo bisogno di meno congestione, meno emissioni, più occupazione e più crescita. In tempi difficili, come quelli che l’Europa ha vissuto, la nostra missione è superare gli ostacoli presenti combinando soluzioni di trasporto coerenti con i principi di efficienza, riduzione dei costi, sicurezza e rispetto dell’ambiente”.

Nella sua analisi presentata agli operatori presenti al XXII Euromed, il presidente di Alis ha focalizzato in particolar modo i risultati ottenuti in tema di sostenibilità ambientale grazie all’utilizzo delle Autostrade del Mare sulla dorsale adriatica.

“La Grecia, con la sua posizione nel Mediterraneo, rappresenta un gateway di flussi di merci tra l’area balcanica, la Turchia e la penisola iberica attraverso una rete di servizi di trasporto intermodale che creano un vero ponte tra l’est e l’ovest dell’Europa. I camion imbarcati ad Igoumenitsa o Patrasso verso Brindisi, che raggiungono via strada Civitavecchia o Salerno, per poi rimbarcarsi verso Barcellona o Valencia, raggiungendole in meno di tre giorni, nel corso del 2017 – ha aggiunto infine Guido Grimaldi - hanno fatto risparmiare 230.005 tonnellate di Co2 dal momento che 167.031 rimorchi hanno scelto il trasporto marittimo anziché quello stradale. E per i primi otto mesi del 2018, i dati parlano di ulteriori 197.087 tonnellate di Co2 non immesse nell’aria da 129.616 rimorchi. Attraverso la connessione Patrasso - Venezia abbiamo poi creato un corridoio intermodale dalla Grecia al Nord Europa combinando le Autostrade del Mare con il collegamento ferroviario Venezia – Francoforte. Un progetto di successo che speriamo possa essere replicato anche nei porti greci verso l’Europa dell’Est - afferma il presidente di ALIS Guido Grimaldi - al fine di ridurre qualsiasi svantaggio strutturale e favorire le condizioni essenziali per il raggiungimento di crescita, economia sostenibile, coesione sociale e territoriale, garantendo livelli di efficienza, efficacia, sicurezza, sostenibilità ambientale e accessibilità economica”.
ZES in Campania misura strategica per il Paese

“La partenza a breve della ZES in Campania, siglato l’ultimo atto di Governo, ovvero la costituzione del comitato di indirizzo e della governance così come annunciato dal vicepremier Luigi Di Maio, è il segno di un buon dinamismo verso il Mezzogiorno. E’ un’ottima occasione che il mondo dell’impresa deve saper raccogliere e capitalizzare in nuovi investimenti propedeutici alla crescita della logistica e dell’intermodalità in una delle regioni faro per l’economia del mare”.
Così Guido Grimaldi presidente dell’ALIS (Associazione Logistica intermodalità Sostenibile) sulla partenza delle misure previste dall’istituzione della ZES in Campania, grazie alle quali le imprese potranno utilizzare incentivi sui crediti d’imposta fino a 50 milioni.

“In fase di istruzione – ricorda il presidente Grimaldi – una forte collaborazione e spinta fu data anche dalla nostra associazione, perché crediamo che questo strumento sia particolarmente efficace ed utile non solo per erogare risorse attraverso agevolazioni nel credito d’imposta, ma anche perché comporta un’importante semplificazione burocratica, tema molto sentito per tutto il mondo imprenditoriale. ALIS sostiene da sempre che il “sistema” Paese non possa prescindere dal rilancio delle infrastrutture e delle imprese nel Mezzogiorno. Misure come questa e come quelle studiate ad esempio a Bari dall’AdSP MAM, con la sottoscrizione di un accordo tra il mondo bancario e quello universitario per fornire un supporto operativo alle società aggiudicatarie di opere appaltate dalla stessa Autorità, sono vitali per tutta l’economia italiana.

Un asse virtuoso Est Ovest – ha continuato Guido Grimaldi – che vede i presidenti dell’AdSP MAM Ugo Patroni Griffi ed il presidente dell’AdSP MTC Pietro Spirito impegnati sullo stesso fronte in una partita complessa ma sicuramente foriera di successi.

“E’ quindi  l’ora dell’azione e delle sinergie – ha concluso il presidente di ALIS – e le strade intraprese fanno ben sperare. Con l’istituzione della ZES  finalmente riusciremo ad aumentare la nostra competitività, mettendoci in linea con quanto di analogo vediamo essere già presente in diverse aree portuali del Mediterraneo. Posso già assicurare che molte aziende nostre associate utilizzeranno questo strumento per investire sul territorio, cosa che probabilmente non sarebbe accaduta se questa norma non fosse stata varata”.

ALIS e Marevivo impegnati sullo stesso fronte
“L’azione di ALIS e dei suoi associati ha contribuito sensibilmente a far crescere nel 2017 l’intermodalità in Italia di ben il 13%. Questo dato, da solo, ha comportato lo scorso anno la riduzione dell’emissione di quasi un milione di tonnellate di Co2. La sostenibilità ambientale è certamente uno dei nostri macro-obiettivi, e mi sembra doveroso e opportuno cercare di fare “sistema” con chi opera, come Marevivo, da tanti anni,  in maniera concreta, lungimirante e persuasiva, sul fronte dell’ecosostenibilità. Sono molti gli scopi condivisi dalle nostre due realtà associative e sono sicuro che riusciremo insieme a mettere in piedi progettualità importanti per la salvaguardia dell’ambiente”.

E’ quanto ha detto Marcello Di Caterina, direttore generale di ALIS che ha preso parte nel corso della “Naples Shipping Week” ad un convegno a bordo della Nave della Marina Militare Amerigo Vespucci, intitolato “Blu Jobs – dall’archeologia subacquea alla tutela ambientale”.
“Nel solo 2017 – ha continuato Di Caterina - insieme ai nostri associati abbiamo sottratto dalle nostre strade, spostando su direttrici intermodali superiori ai 600km, oltre 1.300.000 camion, pari a 35 milioni di tonnellate di merci in meno trasportate sull’intera rete stradale nazionale. Siamo anche certi che in particolare l’implementazione dell’intermodalità marittima, porti per le nuove generazioni alla creazione di nuovi modelli di lavoro. In questo contesto dobbiamo puntare fortemente sulle sinergie. Marevivo da tantissimi anni si sta impegnando in un fondamentale lavoro strategico di educazione sociale e noi di ALIS siamo fortemente focalizzati nello sviluppo delle imprese che operano nella cosiddetta Economia blu. Auspico quindi – ha concluso Marcello Di Caterina – di poter creare una partnership tra le nostre associazioni per concertare le tematiche su cui far convergere le forze propulsive del Paese”.
                                                                                                                              Francesco S. Salieri
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