AGOSTO 2018 PAG 40 - Nuovi modelli di sviluppo per valorizzare il Sud Italia
Mettere a sistema tutte le opportunità economiche presenti su un territorio per promuoverlo al di là delle tradizionali attività turistiche. Il rilancio del Meridione passa anche da modelli di sviluppo inediti, capaci di valorizzare, anche attraverso le nuove tecnologie, attrazioni paesaggistiche, cultura, tradizioni enogastronomiche e artigianato. Una maggiore consapevolezza delle potenzialità esistenti nella cui direzione va la recente firma con cui la holding Lauro e Rete Destinazione Sud hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per dare vita a “Destinazione Ischia”, strumento di promozione e aggregazione imprenditoriale che intende sviluppare una nuova visione a tutto tondo dell’isola.
Alla base dell’accordo, l’attività di Rete Destinazione Sud, network imprenditoriale patrocinato dall’Unesco, costituito nel 2007 su un progetto nazionale di Confindustria, Federmanager e Fondirigenti nazionale e via via strutturato attorno a una serie di iniziative incentrate su formazione e un capillare marketing territoriale.
“L’iniziativa – ha spiegato Michelangelo Lurgi, fondatore della Rete – nasce dalla consapevolezza che le capacità di attrazione e competizione dei territori aumentino al crescere del livello d’integrazione e coordinamento tra i diversi operatori coinvolti. Da qui la scelta di un modello di sviluppo, definito ‘Turismo e Destinazioni’, basato su 14 aree che una volta costituite andranno a confluire nell’unico brand South Italy”.
Frutto di un percorso durato quasi due anni l’intesa su Destinazione Ischia si affianca a quella Sele/Tanagro/Vallo di Diano che mette insieme 32 comuni, in attesa della creazione delle destinazioni Salerno (20 comuni), Cilento (80 comuni) e Matera (31). Dal punto di vista operativo l’accordo si sviluppa, potenziandolo, attorno al consorzio operativo costituito da 40 operatori isolani messi insieme da Salvatore Lauro con l’iniziativa “Ischia 4.0”.
“La nostra holding – ha sottolineato Lauro – collega l’isola con tutti i territori della Campania ma bisogna fare di più mettendo in sinergia tutte le sue risorse, a partire dai giovani. L’obiettivo è creare una visione di futuro a lungo termine, capace di mettere in prima fila anche quelle microimprese che altrimenti non avrebbero le risorse per emergere”.
Per ottenere questo risultato si farà largo uso, oltre all’organizzazione dei tradizionali focus territoriali, delle piattaforme informative già messe a punto da Rete Destinazione Sud. Da un lato garantendo condizioni favorevoli di accesso per tutti i soggetti già presenti sul territorio, riducendo al minimo i costi di intermediazione, dall’altro condividendo tutte le informazioni di tipo tecnico e amministrativo per permettere la nascita e lo sviluppo di nuove attività .
“Essenziale, oltre alla comunicazione, è la formazione verso cui abbiamo indirizzato molte delle nostre iniziative - ha evidenziato Lurgi - Tra queste, ad esempio, c’è il progetto portato avanti con 18 istituti superiori per un periodo di soggiorno all’estero di sei mesi, completamente finanziato: dei primi 70 ragazzi cha hanno partecipato a questa sorta di Erasmus plus ben 42 già lavorano”. Senza dimenticare il nuovo progetto “South Italy” che prevede ben 200 borse di studio (il 25% delle quali destinate a studenti della Campania) per la specializzazione in marketing territoriale.
“Il traguardo finale è riuscire a conquistare i mercati emergenti come la Polonia che, in forte crescita, sono attratte solo da poche realtà di nicchia. Per allargare l’orizzonte a tutto il Sud Italia bisognerà sempre più puntare su marketing strutturato e condivisione con gli attori sul territorio”.
Alla base dell’accordo, l’attività di Rete Destinazione Sud, network imprenditoriale patrocinato dall’Unesco, costituito nel 2007 su un progetto nazionale di Confindustria, Federmanager e Fondirigenti nazionale e via via strutturato attorno a una serie di iniziative incentrate su formazione e un capillare marketing territoriale.
“L’iniziativa – ha spiegato Michelangelo Lurgi, fondatore della Rete – nasce dalla consapevolezza che le capacità di attrazione e competizione dei territori aumentino al crescere del livello d’integrazione e coordinamento tra i diversi operatori coinvolti. Da qui la scelta di un modello di sviluppo, definito ‘Turismo e Destinazioni’, basato su 14 aree che una volta costituite andranno a confluire nell’unico brand South Italy”.
Frutto di un percorso durato quasi due anni l’intesa su Destinazione Ischia si affianca a quella Sele/Tanagro/Vallo di Diano che mette insieme 32 comuni, in attesa della creazione delle destinazioni Salerno (20 comuni), Cilento (80 comuni) e Matera (31). Dal punto di vista operativo l’accordo si sviluppa, potenziandolo, attorno al consorzio operativo costituito da 40 operatori isolani messi insieme da Salvatore Lauro con l’iniziativa “Ischia 4.0”.
“La nostra holding – ha sottolineato Lauro – collega l’isola con tutti i territori della Campania ma bisogna fare di più mettendo in sinergia tutte le sue risorse, a partire dai giovani. L’obiettivo è creare una visione di futuro a lungo termine, capace di mettere in prima fila anche quelle microimprese che altrimenti non avrebbero le risorse per emergere”.
Per ottenere questo risultato si farà largo uso, oltre all’organizzazione dei tradizionali focus territoriali, delle piattaforme informative già messe a punto da Rete Destinazione Sud. Da un lato garantendo condizioni favorevoli di accesso per tutti i soggetti già presenti sul territorio, riducendo al minimo i costi di intermediazione, dall’altro condividendo tutte le informazioni di tipo tecnico e amministrativo per permettere la nascita e lo sviluppo di nuove attività .
“Essenziale, oltre alla comunicazione, è la formazione verso cui abbiamo indirizzato molte delle nostre iniziative - ha evidenziato Lurgi - Tra queste, ad esempio, c’è il progetto portato avanti con 18 istituti superiori per un periodo di soggiorno all’estero di sei mesi, completamente finanziato: dei primi 70 ragazzi cha hanno partecipato a questa sorta di Erasmus plus ben 42 già lavorano”. Senza dimenticare il nuovo progetto “South Italy” che prevede ben 200 borse di studio (il 25% delle quali destinate a studenti della Campania) per la specializzazione in marketing territoriale.
“Il traguardo finale è riuscire a conquistare i mercati emergenti come la Polonia che, in forte crescita, sono attratte solo da poche realtà di nicchia. Per allargare l’orizzonte a tutto il Sud Italia bisognerà sempre più puntare su marketing strutturato e condivisione con gli attori sul territorio”.
Giovanni Grande