AGOSTO 2018 PAG 33 - Non solo corridoi terrestri e rotte marittime
La Nuova Via della Seta guarda anche allo sviluppo dei collegamenti aerei. Sotto questo aspetto è la città di Zhengzhou, capitale della regione centrale dell’Henan, che sta spingendo maggiormente, forte di una collocazione geografica strategica, a due ore di volo dalle tre principali aree industriali del paese (Bohai e delta dello Yangtze e del Fiume delle Perle producono il 95% del Pil cinese), e di un collegamento diretto con il Lussemburgo, nel cuore dell’Europa, che la candida a capolinea, insieme all’integrazione con la rete ferroviaria CR Express, dell’Air Silk Road.
Per raggiungere l’obiettivo la città gemellata con Napoli dal 2007 ha istituito dal 2013 la Zhengzhou Airport Comprehensive Economic Experimental Zone, strumento di semplificazione e coordinamento concepito come punto di riferimento per lo sviluppo dell’area in centro logistico per l’aviazione a livello internazionale. Collegato alla China Pilot Free Trade Zone (FTZ), contribuirà allo sviluppo di un’area da 415 chilometri quadrati che offrirà servizi avanzati, aree commerciali e poli produttivi dedicati al settore dell’aviotrasporto. Nel suo cuore l’attività della Xinzheng Comprehensive Bonded Zone, una delle 13 zone franche della Cina, la più importante nell’area centrale del paese, che a partire dal 2016 ha intergrato le procedure di sdoganamento con l’aeroporto di Zhengzhou attraverso un Port Operation Centre. Una soluzione che, evitando doppi controlli e abbattendo i tempi delle procedure, opera giornalmente su circa 3.500 tir in entrata e in uscita.
Non l’unica iniziativa per attrarre aziende manifatturiere. Attraverso un sistema semplificato e “tagliato su misura” che permette alle merci di entrare sul territorio prima dell’espletamento delle dichiarazioni doganali la “zona sperimentale aeroportuale” ha reso possibile l’insediamento di marchi leader come Zara (abbigliamento) e Foxcon (produzione di iPhone). Quest’ultima, con l’apertura di una fabbrica per la produzione e i servizi di riparazione nella Xinzheng Comprehensive Bonded Zone, ha prodotto nel 2017 quasi 300 milioni di smartphone, oltre un settimo dell’output globale. Successo ripetuto anche nel settore del commercio elettronico transfrontaliero dove grazie ad uno speciale “incubatore” e a misure favorevoli per l’acquisto diretto della merce più di 80 società del settore hanno scelto Zhengzhou come rampa di lancio per la conquista dei mercati esteri.
Tra gli otto principali hub di trasporto aereo della Cina, con un flusso merci di circa 500mila tonnellate nel 2017, Zhengzhou punta a diventare così il punto di partenza di una inedita Air Silk Road; soprattutto grazie all’introduzione dei collegamenti con il Lussemburgo, il cui aeroporto, sesto terminal merci europeo, ha registrato l’anno scorso un traffico di oltre 930mila tonnellate di merci.
Nell’ambito della strategia “dual hub” la Henan Civil Aviation and Investment Co ha già acquisito nel 2014 una partecipazione del 35% in Cargolux Airlines che gestisce la più grande compagnia aerea all-cargo del piccolo principato. Mentre si lavora allo sviluppo di una rete internazionale con Zhengzhou come centro logistico dell’Asia-Pacifico e il Lussemburgo come riferimento per l’Europa e l’America.
Tra le prime conseguenze l’aumento della frequenza dei voli tra i due paesi, passati dalla singola tratta settimanale del 2014 alle 16 del 2017, con un volume di traffici salito da 14.700 tonnellate alle 147mila dell’anno scorso. E l’annuncio nel 2018, quando partirà la terza fase di espansione dell’infrastruttura aeroportuale, di una sezione speciale dedicata a Cargolux e alle sue associate, oltre all’apertura di un servizio passeggeri.
Nel frattempo, procede l’espansione anche sulle altre rotte commerciali. L’anno scorso Zhengzhou ha lanciato 57 nuove tratte aeree, 10 delle quali cargo, che ne portano il totale a 34, di cui 29 internazionali. Il traguardo fissato per il 2020: 1 milione di tonnellate movimentate.
Per raggiungere l’obiettivo la città gemellata con Napoli dal 2007 ha istituito dal 2013 la Zhengzhou Airport Comprehensive Economic Experimental Zone, strumento di semplificazione e coordinamento concepito come punto di riferimento per lo sviluppo dell’area in centro logistico per l’aviazione a livello internazionale. Collegato alla China Pilot Free Trade Zone (FTZ), contribuirà allo sviluppo di un’area da 415 chilometri quadrati che offrirà servizi avanzati, aree commerciali e poli produttivi dedicati al settore dell’aviotrasporto. Nel suo cuore l’attività della Xinzheng Comprehensive Bonded Zone, una delle 13 zone franche della Cina, la più importante nell’area centrale del paese, che a partire dal 2016 ha intergrato le procedure di sdoganamento con l’aeroporto di Zhengzhou attraverso un Port Operation Centre. Una soluzione che, evitando doppi controlli e abbattendo i tempi delle procedure, opera giornalmente su circa 3.500 tir in entrata e in uscita.
Non l’unica iniziativa per attrarre aziende manifatturiere. Attraverso un sistema semplificato e “tagliato su misura” che permette alle merci di entrare sul territorio prima dell’espletamento delle dichiarazioni doganali la “zona sperimentale aeroportuale” ha reso possibile l’insediamento di marchi leader come Zara (abbigliamento) e Foxcon (produzione di iPhone). Quest’ultima, con l’apertura di una fabbrica per la produzione e i servizi di riparazione nella Xinzheng Comprehensive Bonded Zone, ha prodotto nel 2017 quasi 300 milioni di smartphone, oltre un settimo dell’output globale. Successo ripetuto anche nel settore del commercio elettronico transfrontaliero dove grazie ad uno speciale “incubatore” e a misure favorevoli per l’acquisto diretto della merce più di 80 società del settore hanno scelto Zhengzhou come rampa di lancio per la conquista dei mercati esteri.
Tra gli otto principali hub di trasporto aereo della Cina, con un flusso merci di circa 500mila tonnellate nel 2017, Zhengzhou punta a diventare così il punto di partenza di una inedita Air Silk Road; soprattutto grazie all’introduzione dei collegamenti con il Lussemburgo, il cui aeroporto, sesto terminal merci europeo, ha registrato l’anno scorso un traffico di oltre 930mila tonnellate di merci.
Nell’ambito della strategia “dual hub” la Henan Civil Aviation and Investment Co ha già acquisito nel 2014 una partecipazione del 35% in Cargolux Airlines che gestisce la più grande compagnia aerea all-cargo del piccolo principato. Mentre si lavora allo sviluppo di una rete internazionale con Zhengzhou come centro logistico dell’Asia-Pacifico e il Lussemburgo come riferimento per l’Europa e l’America.
Tra le prime conseguenze l’aumento della frequenza dei voli tra i due paesi, passati dalla singola tratta settimanale del 2014 alle 16 del 2017, con un volume di traffici salito da 14.700 tonnellate alle 147mila dell’anno scorso. E l’annuncio nel 2018, quando partirà la terza fase di espansione dell’infrastruttura aeroportuale, di una sezione speciale dedicata a Cargolux e alle sue associate, oltre all’apertura di un servizio passeggeri.
Nel frattempo, procede l’espansione anche sulle altre rotte commerciali. L’anno scorso Zhengzhou ha lanciato 57 nuove tratte aeree, 10 delle quali cargo, che ne portano il totale a 34, di cui 29 internazionali. Il traguardo fissato per il 2020: 1 milione di tonnellate movimentate.
Giovanni Grande