AGOSTO 2018 PAG 22 - Intensa attività dell’Adsp Mare Tirreno Centro Settentrionale
A nche nel primo semestre del 2018 si confermano in crescita i traffici dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centro Settentrionale, in particolare nel settore passeggeri (sia di linea che crociere), RO-RO, container e delle rinfuse solide, con l’eccezione dei traffici legati al ciclo produttivo della centrale dell’Enel, così come riscontrato nel 2017.
Come emerge dai dati raccolti ed elaborati dagli uffici dell’Ente i passeggeri di linea crescono di oltre il 2%, mentre i crocieristi del 17%, di cui un aumento in così detti “turn around” del 9% ed in transito del 21%.
Cresce in particolare il traffico complessivo nel porto di Civitavecchia (+3%), stabile nel porto di Fiumicino e in flessione dell’ 8% nel porto di Gaeta. Sulla base del dato complessivo dei tre porti dell’AdSP si registra una crescita dell’1,3% e segnatamente una crescita del tonnellaggio movimentato, con 8 milioni 200 mila tonnellate complessive (+105 mila tonnellate).
La crescita del porto di Civitavecchia risulta trainata principalmente dal traffico di merci in colli che, nel complesso, crescono di oltre il 14%, pari a 400 mila tonnellate in più rispetto al 2017, grazie ad un ulteriore incremento del traffico di merce in container (+4,3%) e soprattutto delle merci trasportate in modalità RO-RO, di cui risulta un incremento del 17%, con oltre 53 mila T.E.U. e oltre 120 mila mezzi pesanti movimentati al 30 giugno 2018.
La crescita del traffico di merci in colli, e delle restanti rinfuse solide, compensa ampiamente l’ulteriore calo, dovuto a fattori esogeni, dei traffici legati al ciclo produttivo dell’Enel, in particolare carbone e cenere, che fanno registrare una perdita pari ad oltre 270 mila tonnellate nel primo semestre del corrente anno.
Tale dato è in controtendenza rispetto alle restanti rinfuse solide che, nel complesso, registrano un incremento del 10%. In particolare si conferma, come già riscontrato nel corso del 2017, un’ulteriore crescita del 13% del traffico in importazione di ferrocromo, e del 20% del traffico in esportazione di coils in acciaio, ciò ad ulteriore conferma della ritrovata dinamicità delle acciaierie di Terni. Ulteriore sensibile crescita si registra anche per il traffico di fluorite (+41%); per l’argilla (+39%) mentre in flessione del 19% risulta il traffico di cippato di legno.
Per quanto concerne il traffico di autovetture nuove, le importazioni mantengono pressoché lo stesso dato registrato nel primo semestre del 2017 (segnatamente 83.290 autovetture rispetto alle 85.840 del primo semestre 2017), mentre si registra una sensibile flessione del traffico di autovetture in esportazione (da 85.285 a 31.168). Tale ultimo dato risente in particolare dell’andamento del traffico auto FCA prodotte dallo stabilimento di Cassino.
Infine, per quanto concerne il traffico di prodotti petroliferi nel porto di Civitavecchia si registra, in controtendenza con l’andamento negativo degli ultimi anni, una crescita di oltre il 12%.
Destinazione d’uso
L’ordinanza n. 28 del 13 luglio 2018 con la quale l’AdSP ha precisato la destinazione d’uso di alcune delle diverse zone di cui è composta l’area commerciale del Porto di Civitavecchia, è un provvedimento che è stato assunto a seguito di una lunga e complessa istruttoria, comprensiva di un parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (n.44/2017) e di un parere di una Commissione Interistituzionale, prevedendo, altresì, un regime transitorio volto a contenere le possibili ripercussioni su un traffico importante di prodotti ortofrutticoli (tenuto conto delle positive ricadute di tale traffico per il porto sia in termini economici che occupazionali).
In particolare, con tale ordinanza l’amministrazione ha precisato in che misura la specifica destinazione d’uso che è stata data dal PRP del 2004 (approvato nel 2012) alla banchina n.25 e all’area retrostante (avente ad oggetto le operazioni portuali relative alla movimentazione e stoccaggio di contenitori e data in concessione) possa rappresentare un ostacolo allo sbarco/imbarco, diventato oramai consistente ed in crescita, di container reefer (contenenti prodotti ortofrutticoli) in un’altra banchina pubblica, la n.24, destinata alla movimentazione e stoccaggio di merci convenzionali. Ebbene, sulla scorta di quanto indicato nel citato parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, è stato necessario precisare, in relazione a tali sbarchi/imbarchi sulla banchina n.24, con lunghi periodi di sosta temporanea di container sulla banchina pubblica, che essi possono aver luogo su tale banchina solo se rivestono carattere di occasionalità, “pena una eccessiva genericità della destinazione d’uso “commerciale”, che appare in contrasto con i correnti indirizzi metodologici in tema di pianificazione portuale”. Come ulteriormente sottolineato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici “ ove ciò non fosse rispettato, in nome di una inopinata “deregolamentazione” rispetto alle originarie destinazioni d’uso previste dal PRP, ne deriverebbe un quadro di aleatorietà ed incertezza per l’investitore privato, a detrimento dell’efficienza complessiva del sistema portuale” .
Tale limitazione non determina tuttavia l’impossibilità dell’imbarco e sbarco dei container reefer (contenenti prodotti ortofrutticoli) nel Porto di Civitavecchia e il loro trasferimento al magazzino della Frutta (situato in prossimità dell’area destinata ai container), stante la possibilità di utilizzare a tal fine (come peraltro ancora avviene seppur in misura ridotta) la banchina n.25, destinata ai container che risulta sottoutilizzata rispetto alle proprie capacità complessive. In ogni caso l’amministrazione, nella medesima ordinanza, si è impegnata a rendere più efficace e a meglio regolamentare tale trasferimento.
Sviluppo del territorio
Continua la collaborazione per lo sviluppo commerciale cittadino e del territorio legato al traffico crocieristico. Si è, infatti, riunito per la terza volta il gruppo di lavoro, voluto dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo, sul “Codice di buona pratica per lo sviluppo turistico-commerciale cittadino legato al traffico crocieristico”. Attorno allo stesso tavolo si sono seduti Comune di Civitavecchia, RCT, rappresentanti degli armatori e dei commercianti, tour operator, guide e accompagnatrici turistiche con il comune obiettivo di migliorare e favorire l’offerta turistica della città. Dopo aver ribadito come il porto di Civitavecchia, nel comparto crocieristico, sia ormai un punto di riferimento a livello europeo, si è sottolineata l’importanza di creare sinergia tra istituzioni ed operatori per soddisfare le attese dei crocieristi che scalano il nostro porto, migliorando i servizi e offrendo, ai turisti che si fermano in città, attività alternative, che vanno dalla cultura alla gastronomia, dal commercio all’arte, valorizzando così il patrimonio storico – artistico presente nel porto e nella città.
Sviluppo industriale Sud pontino
Dando seguito agli impegni assunti lo scorso 4 luglio nel corso dei lavori del convegno tenutosi nell’ambito della manifestazione Fashion e Yacht organizzata dalla Confcommercio di Latina e sostenuta da questa AdSP, i Presidenti dei due Enti pubblici hanno sottoscritto, venerdì 27 luglio un Accordo Quadro finalizzato a promuovere lo sviluppo delle attività produttive nel settore della cantieristica navale del comprensorio. Nel Protocollo i due enti riconoscono la necessità di avviare azioni ed interventi congiunti che possano favorire il rilancio del comparto della cantieristica navale, settore un tempo trainante dell’economia del territorio ma che, ancora oggi, annovera qualificate maestranze in grado di attirare importanti commesse in questa fase di primi segnali di ripresa del settore.
I due enti riconoscono, altresì, che il rilancio di tale comparto passa attraverso l’attuazione del Piano di recupero della cantieristica Peschiera - Piaja, così detto Piano Frattasi, la cui implementazione, attesa da anni, potrà essere facilitata dalla delocalizzazione di alcune attività della cantieristica navale, (ubicate oggi a ridosso del quartiere cittadino Peschiera-Porto Salvo), in un’area demaniale, con destinazione urbanistica attività di cantieristica navale, a cavallo del Fossato di Conca tra lo stabilimento Italcraft e il porto commerciale.
In tale modo l’AdSP riuscirà a raggiungere il triplice obiettivo di dare attuazione al PRP, con il completamento della banchina di riva, e del Piano Frattasi nonché di dare l’avvio al rilancio della cantieristica navale come previsto nel Piano Operativo Triennale (POT) del 2018-2020 dell’AdSP.
Come emerge dai dati raccolti ed elaborati dagli uffici dell’Ente i passeggeri di linea crescono di oltre il 2%, mentre i crocieristi del 17%, di cui un aumento in così detti “turn around” del 9% ed in transito del 21%.
Cresce in particolare il traffico complessivo nel porto di Civitavecchia (+3%), stabile nel porto di Fiumicino e in flessione dell’ 8% nel porto di Gaeta. Sulla base del dato complessivo dei tre porti dell’AdSP si registra una crescita dell’1,3% e segnatamente una crescita del tonnellaggio movimentato, con 8 milioni 200 mila tonnellate complessive (+105 mila tonnellate).
La crescita del porto di Civitavecchia risulta trainata principalmente dal traffico di merci in colli che, nel complesso, crescono di oltre il 14%, pari a 400 mila tonnellate in più rispetto al 2017, grazie ad un ulteriore incremento del traffico di merce in container (+4,3%) e soprattutto delle merci trasportate in modalità RO-RO, di cui risulta un incremento del 17%, con oltre 53 mila T.E.U. e oltre 120 mila mezzi pesanti movimentati al 30 giugno 2018.
La crescita del traffico di merci in colli, e delle restanti rinfuse solide, compensa ampiamente l’ulteriore calo, dovuto a fattori esogeni, dei traffici legati al ciclo produttivo dell’Enel, in particolare carbone e cenere, che fanno registrare una perdita pari ad oltre 270 mila tonnellate nel primo semestre del corrente anno.
Tale dato è in controtendenza rispetto alle restanti rinfuse solide che, nel complesso, registrano un incremento del 10%. In particolare si conferma, come già riscontrato nel corso del 2017, un’ulteriore crescita del 13% del traffico in importazione di ferrocromo, e del 20% del traffico in esportazione di coils in acciaio, ciò ad ulteriore conferma della ritrovata dinamicità delle acciaierie di Terni. Ulteriore sensibile crescita si registra anche per il traffico di fluorite (+41%); per l’argilla (+39%) mentre in flessione del 19% risulta il traffico di cippato di legno.
Per quanto concerne il traffico di autovetture nuove, le importazioni mantengono pressoché lo stesso dato registrato nel primo semestre del 2017 (segnatamente 83.290 autovetture rispetto alle 85.840 del primo semestre 2017), mentre si registra una sensibile flessione del traffico di autovetture in esportazione (da 85.285 a 31.168). Tale ultimo dato risente in particolare dell’andamento del traffico auto FCA prodotte dallo stabilimento di Cassino.
Infine, per quanto concerne il traffico di prodotti petroliferi nel porto di Civitavecchia si registra, in controtendenza con l’andamento negativo degli ultimi anni, una crescita di oltre il 12%.
Destinazione d’uso
L’ordinanza n. 28 del 13 luglio 2018 con la quale l’AdSP ha precisato la destinazione d’uso di alcune delle diverse zone di cui è composta l’area commerciale del Porto di Civitavecchia, è un provvedimento che è stato assunto a seguito di una lunga e complessa istruttoria, comprensiva di un parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (n.44/2017) e di un parere di una Commissione Interistituzionale, prevedendo, altresì, un regime transitorio volto a contenere le possibili ripercussioni su un traffico importante di prodotti ortofrutticoli (tenuto conto delle positive ricadute di tale traffico per il porto sia in termini economici che occupazionali).
In particolare, con tale ordinanza l’amministrazione ha precisato in che misura la specifica destinazione d’uso che è stata data dal PRP del 2004 (approvato nel 2012) alla banchina n.25 e all’area retrostante (avente ad oggetto le operazioni portuali relative alla movimentazione e stoccaggio di contenitori e data in concessione) possa rappresentare un ostacolo allo sbarco/imbarco, diventato oramai consistente ed in crescita, di container reefer (contenenti prodotti ortofrutticoli) in un’altra banchina pubblica, la n.24, destinata alla movimentazione e stoccaggio di merci convenzionali. Ebbene, sulla scorta di quanto indicato nel citato parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, è stato necessario precisare, in relazione a tali sbarchi/imbarchi sulla banchina n.24, con lunghi periodi di sosta temporanea di container sulla banchina pubblica, che essi possono aver luogo su tale banchina solo se rivestono carattere di occasionalità, “pena una eccessiva genericità della destinazione d’uso “commerciale”, che appare in contrasto con i correnti indirizzi metodologici in tema di pianificazione portuale”. Come ulteriormente sottolineato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici “ ove ciò non fosse rispettato, in nome di una inopinata “deregolamentazione” rispetto alle originarie destinazioni d’uso previste dal PRP, ne deriverebbe un quadro di aleatorietà ed incertezza per l’investitore privato, a detrimento dell’efficienza complessiva del sistema portuale” .
Tale limitazione non determina tuttavia l’impossibilità dell’imbarco e sbarco dei container reefer (contenenti prodotti ortofrutticoli) nel Porto di Civitavecchia e il loro trasferimento al magazzino della Frutta (situato in prossimità dell’area destinata ai container), stante la possibilità di utilizzare a tal fine (come peraltro ancora avviene seppur in misura ridotta) la banchina n.25, destinata ai container che risulta sottoutilizzata rispetto alle proprie capacità complessive. In ogni caso l’amministrazione, nella medesima ordinanza, si è impegnata a rendere più efficace e a meglio regolamentare tale trasferimento.
Sviluppo del territorio
Continua la collaborazione per lo sviluppo commerciale cittadino e del territorio legato al traffico crocieristico. Si è, infatti, riunito per la terza volta il gruppo di lavoro, voluto dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo, sul “Codice di buona pratica per lo sviluppo turistico-commerciale cittadino legato al traffico crocieristico”. Attorno allo stesso tavolo si sono seduti Comune di Civitavecchia, RCT, rappresentanti degli armatori e dei commercianti, tour operator, guide e accompagnatrici turistiche con il comune obiettivo di migliorare e favorire l’offerta turistica della città. Dopo aver ribadito come il porto di Civitavecchia, nel comparto crocieristico, sia ormai un punto di riferimento a livello europeo, si è sottolineata l’importanza di creare sinergia tra istituzioni ed operatori per soddisfare le attese dei crocieristi che scalano il nostro porto, migliorando i servizi e offrendo, ai turisti che si fermano in città, attività alternative, che vanno dalla cultura alla gastronomia, dal commercio all’arte, valorizzando così il patrimonio storico – artistico presente nel porto e nella città.
Sviluppo industriale Sud pontino
Dando seguito agli impegni assunti lo scorso 4 luglio nel corso dei lavori del convegno tenutosi nell’ambito della manifestazione Fashion e Yacht organizzata dalla Confcommercio di Latina e sostenuta da questa AdSP, i Presidenti dei due Enti pubblici hanno sottoscritto, venerdì 27 luglio un Accordo Quadro finalizzato a promuovere lo sviluppo delle attività produttive nel settore della cantieristica navale del comprensorio. Nel Protocollo i due enti riconoscono la necessità di avviare azioni ed interventi congiunti che possano favorire il rilancio del comparto della cantieristica navale, settore un tempo trainante dell’economia del territorio ma che, ancora oggi, annovera qualificate maestranze in grado di attirare importanti commesse in questa fase di primi segnali di ripresa del settore.
I due enti riconoscono, altresì, che il rilancio di tale comparto passa attraverso l’attuazione del Piano di recupero della cantieristica Peschiera - Piaja, così detto Piano Frattasi, la cui implementazione, attesa da anni, potrà essere facilitata dalla delocalizzazione di alcune attività della cantieristica navale, (ubicate oggi a ridosso del quartiere cittadino Peschiera-Porto Salvo), in un’area demaniale, con destinazione urbanistica attività di cantieristica navale, a cavallo del Fossato di Conca tra lo stabilimento Italcraft e il porto commerciale.
In tale modo l’AdSP riuscirà a raggiungere il triplice obiettivo di dare attuazione al PRP, con il completamento della banchina di riva, e del Piano Frattasi nonché di dare l’avvio al rilancio della cantieristica navale come previsto nel Piano Operativo Triennale (POT) del 2018-2020 dell’AdSP.
Stefano Meroggi