MAGGIO 2018 PAG.39 - Dogane, la Tributaria cancella sanzioni sproporzionate
La commissione tributaria della Lombardia con la sentenza di appello n. 2129 del 15/03/2018 ha dichiarato sproporzionate e da disapplicare, nel quantum, le sanzioni irrogate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sulla base dell’art 303 del Testo unico della Legislazione doganale ribadendo come la violazione di un principio generale dell’ordinamento europeo consenta al giudice nazionale di disapplicare la norma eventualmente ritenuta incompatibile con quella europea.
La sanzione applicata nel caso trattato, proporzionata alla violazione commessa, è stata determinata pari alla metà del minimo edittale e quindi ad Euro 51,50 (contro una sanzione richiesta di Euro 5.128,75).
“Siamo molto soddisfatti di questa pronuncia che ci conforta nelle ragioni che più volte abbiamo rappresentato all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli fin da quando venne introdotta, nel 2012, l’attuale versione dell’art. 303 del TULD che detta, appunto, le sanzioni in Dogana – dice Betty Schiavone Presidente di ALSEA - Quanto dispone quell’articolo è, a nostro avviso, chiaramente vessatorio perché prevede sanzioni sproporzionate e non contempla gli errori casuali penalizzando le aziende oneste, soggette come tutti ad errori spesso marginali, danneggiando il nostro commercio con l’estero”.
“Insieme alla Presidente Schiavoni esprimo un forte apprezzamento per la pronuncia della Commissione, pronuncia alla quale ambedue diamo valenza generale e nazionale - dice Nereo Marcucci Presidente di Confetra - tanto che ritengo che l’Agenzia delle Dogane debba riaprire la discussione sulle modifiche all’impianto normativo”.
“In tutti i Paesi comunitari vi sono sanzioni anche per piccoli errori – conclude Betty Schiavoni – ma solo in Italia si colpiscono così pesantemente, come in questo caso pilota, minimi errori con tutta evidenza involontari”.
“L’evidente sproporzione tra la sanzione irrogata dall’Agenzia delle Dogane e il comportamento adottato dal contribuente è stata correttamente evidenziata dalla Commissione Tributaria Regionale di Milano – afferma il Prof. Avv. Maurizio Leo, titolare dello studio “Leo Associati”, che ha assistito l’Operatore nel giudizio dinanzi alla CTR Mi – Può rappresentare un importante precedente con riferimento ad altre controversie che sono state o potrebbero incardinarsi con riferimento alla medesima questione. Nel contempo, ci si auspica che il futuro Governo si dia carico di questo problema, per evitare ingiustificate vessazioni nei confronti dei contribuenti”.
Intanto, a margine dell’Assemblea di Confindustria tenuta presso l’Auditorium Parco della Musica a Roma, Nereo Marcucci, Presidente Confetra ha dichiarato: “Molti degli argomenti e delle riflessioni presentate dal Presidente Boccia, sono anche nostri. L’esigenza di alleggerire il carico amministrativo e burocratico che grava sulle nostre imprese rappresenta oggi una priorità assoluta per chi opera sui mercati internazionali cercando di affermare la capacità e la qualità del sistema produttivo Made in Italy. Sia il livello istituzionale che quello amministrativo presentano elementi di frammentazione esasperati, che rendono il processo decisionale poco lineare, e che producono un insopportabile sciupio di tempo, risorse, talento, intelligenze. Il tema della semplificazione e della costruzione di un sistema pubblico business friendly rappresenta un terreno sul quale, al pari di tanti altri, le grandi Confederazioni rappresentative delle categorie produttive possono coerentemente presentare al nuovo Governo un punto di vista unitario. Dobbiamo rafforzare la coesione, i momenti comuni di analisi e proposta, ed auspicabilmente giungere ad una Agenda unitaria. Nei prossimi giorni si terrà anche l’Assemblea Generale di Confcommercio, ed il prossimo ottobre quella di Confetra. Vanno costruite tutte le condizioni affinché le tre Confederazioni, e le rispettive articolazioni trasportistiche e logistiche, lavorino insieme. La manifattura non può non concepirsi essa stessa come il vero innesco di una moderna ed innovativa supply chain logistica, e la logistica rappresenta oggi il vero valore aggiunto per rendere le nostre produzioni competitive nel mondo. Dobbiamo eccellere nella qualità della proposta, da sottoporre ai decisori istituzionali, ma anche nella autorevolezza della rappresentanza e nella capacità di “fare sistema”. Quest’ultimo aspetto, che tanto invochiamo quando i destinatari sono i nostri interlocutori istituzionali, deve anzitutto valere per le principali rappresentanze associative. Ne va della nostra stessa credibilità ” conclude Marcucci.
Francesco S. Salieri